lunedì, marzo 18, 2024

Mostra RISSO “Palestina nel cuore” 1: GENOCIDIO sì, GENOCIDIO no…

 


Con 72 manifesti raccolti a partire dal 1969 al 2004, la mostra dà un contributo diretto nel ricostruire gli eventi che hanno portato alla situazione attuale del conflitto israelo-palestinese, rievocando momenti di vita e di lotta giovanile di molti padernesi.

I manifesti sono firmati da un’ampia varietà di partiti e organizzazioni della sinistra istituzionale, formazioni politiche extraparlamentari, associazioni di diverso orientamento ideologiche religioso, universitari palestinesi in Italia, Al Fatah e OLP.

La mostra resterà aperta sino al 21 marzo dalle ore 10.00 alle 12.00

Questo articolo è il primo di una serie che vuole modestamente cercare di raggruppare i manifesti secondo filoni omogenei.

Il primo gruppo, verte sulla polemica nata dall’uso del termine GENOCIDIO e che ha visto coinvolto anche ANPI, con la dimissione il 3 Marzo scorso del suo Presidente Roberto Cenati sostituito da Primo Minelli.

Nel manifesto del 1982 la parola GENOCIDIO compare nel titolo, per passare a quello successivo dove la distruzione di interi quartieri ridotti a deserti viene chiamata ‘pace’.

E per finire con la rappresentazione grafica dei 3.000 morti del massacro nel campo di Tell al-Za’Tar che conteneva circa 30.000 profughi, il 10%!

E oggi? Dal 7 ottobre 2023, a fronte di circa 1200 vittime Israeliane, i Palestinesi morti sono circa 30.000 Palestinesi (di cui il 60% donne e bambini) su una popolazione di Gaza di circa 2.000.000 di abitanti. Siamo arrivati all’1,5 %. Con la stessa proporzione, in Italia, con una popolazione di circa 60 milioni, ci sarebbero circa 400.000 vittime … 9 città della dimensione di Paderno…


E per finire… uno video sconvolgente: "La soluzione giusta" di Giulia Bosetti - RaiNews24 del 16 marzo 2024

 

Da Enciclopedia Treccani: Significato di GENOCIDIO www.treccani.it/enciclopedia/genocidio/

Termine usato per la prima volta nel 1915-16 in seguito allo sterminio degli Armeni da parte dell’Impero Ottomano.

Entrato a far parte del linguaggio giuridico internazionale dopo lo sterminio degli Ebrei da parte dei nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale

Il 9 dicembre 1948 l’Assemblea generale dell’ONU ha poi adottato una convenzione che stabilisce la punizione del genocidio commesso sia in tempo di guerra sia nei periodi di pace e qualifica come genocidio come: l’uccisione di membri di un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso; le lesioni gravi all’integrità fisica o mentale di membri del gruppo; la sottomissione del gruppo a condizioni di esistenza che ne comportino la distruzione fisica, totale o parziale; le misure tese a impedire nuove nascite in seno al gruppo, quali l’aborto obbligatorio, la sterilizzazione, gli impedimenti al matrimonio ecc.; il trasferimento forzato di minori da un gruppo all’altro.

Tale definizione è stata accolta nell’art. 6 dello Statuto della Corte Penale Internazionale firmato a Roma il 17 luglio 1998.


Nessun commento:

Posta un commento