venerdì, dicembre 30, 2011

Restare Umani



Eccoci giunti al termine dell'anno 2011 che ha visto nascere il nostro circolo culturale. Speranzosi in un 2012 ricco di eventi e novità auguriamo a tutti un finale sereno ed un'inizio indimenticabile con una bella poesia


IL PRIMO GIORNO DELL'ANNO
(Pablo Neruda)
Lo distinguiamo dagli altri
come se fosse un cavallino
diverso da tutti i cavalli.
Gli adorniamo la fronte
con un nastro,
gli posiamo sul collo sonagli colorati,
e a mezzanotte
lo andiamo a ricevere
come se fosse
un esploratore che scende da una stella.
Come il pane assomiglia
al pane di ieri,
come un anello a tutti gli anelli..
La terra accoglierà questo giorno
dorato, grigio, celeste,
lo dispiegherà in colline
lo bagnerà con frecce
di trasparente pioggia
e poi lo avvolgerà
nell'ombra.
Eppure
piccola porta della speranza,
nuovo giorno dell'anno,
sebbene tu sia uguale agli altri
come i pani
a ogni altro pane,
ci prepariamo a viverti in altro modo,
ci prepariamo a mangiare, a fiorire,
a sperare.

martedì, dicembre 27, 2011

Genova: no alla guerra da 500 settimane


Non tutti sanno che ogni mercoledì, dopo quel fatidico 11 settembre, dalle ore 18 alle ore 19,00, i pacifisti storici genovesi si ritrovano silenziosamente, muniti di striscioni sugli scalini di Palazzo Ducale in piazza De Ferrari.
Da 500 mercoledì, queste persone alternano sia volantini che striscioni e domani 28 dicembre 2011 batteranno il record delle 5oo "volte" senza rinunciare al silenzio che li contraddistingue. Coadiuvati dalla presenza di Don Gallo, per ribadire ancora una volta l'assurdità di una spesa come 15 miliardi di euro per cacciabombardieri ed i 50 mila euro al minuto che lo Stato spende per mantenere l'esercito, parteciperanno numerosi attori e musicisti che porteranno il loro contributo leggendo poesie, cantando, suonando e recitando.(il programma completo su www.orainsilenzioperlapace.org)
Un messaggio di pace estremamente importante che sicuramente non balzerà sulle prime pagine ma che grazie alla costanza di persone come queste ,continuerà a mantenersi "vivo".
A questo proposito voglio ricordare le parole di Vittorio Arrigoni che ha impegnato e sacrificato la sua vita in nome dei suoi ideali pacifisti:
"Io che non credo alla guerra,
non voglio essere seppellito sotto nessuna bandiera.
Semmai voglio essere ricordato per i miei sogni.
Dovessi un giorno morire- fra cent'anni-
vorrei che sulla mia lapide fosse scritto quello che
diceva Nelson Mandela:
un vincitore è un sognatore che non ha mai smesso di
sognare "

mercoledì, dicembre 21, 2011

Sempre Nomadi


Ciao a tutti, visto che in questo Circolo sono colui che si occupa di musica pop,rock eccomi a raccontarvi del concerto che ho seguito ieri sera a Bergamo, il mio ultimo con Danilo Kakuen Sacco come cantante, infatti il 31 dicembre, o cesserà la sua lunga avventura durata 18 anni con i Nomadi, motivi di salute, due anni fa ha avuto un paio d’infarti ed è stato fermo alcuni mesi e come ha scritto in una lunghissima e commovente lettere sul suo sito (www.danilosacco.com - news - oggi) vi allego solo le ultime righe
******
Vorrei ringraziare tutti Voi per l'appoggio, l'amore, l'affetto che ho ricevuto per diciotto lunghi, stupendi, meravigliosi anni.. Sono stati gli anni migliori della mia vita, ricchissimi di episodi, avventure musicali, lotte, gioie, sogni, utopie e follie.....
Giacchè anche di follie si nutre l'intelletto umano..
Parimenti vorrei ringraziare tutti i miei meravigliosi compagni Nomadi, per ciò che abbiamo condiviso e realizzato in anni ed anni di musica.
Sono stati i migliori compagni che un uomo potesse sognare di avere.
Comincia una nuova vita.
Una nuova avventura.
Dovrò riflettere molto.
Passerà un pò di tempo prima che ci rivedremo ma il ricordo che avrò di tutti Voi mi accompagnerà per sempre.
Questa è una promessa.
Questo è un giuramento.
Miei Capitani , io vi saluto.
E mi inchino davanti a tutti voi.
Amici o nemici che siate.
Grazie.
*******
La consapevolezza di non essere più all’altezza di questo meraviglioso lavoro, la musica. Di non essere sicuro di poter dare sempre il massimo. Pertanto ha deciso di smettere, di riflettere, di stare vicino ai sui e al monastero, Danilo è buddista, per cui come diceva sempre alla fine dei concerti: lunga vita e prosperità a tutti. Ecco lunga vita e prosperità a te.
Ma tornando al concerto, è stato memorabile, perché iniziato con una bellissima Stagioni suonata alle tastiere da Beppe Carletti e cantata magistralmente da Danilo, al termine della quale c’è stato un gesto bellissimo l’ultimo saluto tra due amici. Poi è continuato con tante canzoni nuove e vecchie riarrangiate tra cui bellissima e attualissima Salutami le stelle che vi allego:
Salutami le stelle
(Carletti - Veroli - Milanesi - Daolio)
Gente come noi 1991
Tu non ci crederai ma dove vivo non respiro:
il posto è inumano, non stringo mai una mano.
Posso vedere quanto è diffidente
ogni giorno il sorriso di questa gente,
posso sentire la violenza di ogni sera
nelle parole di gente che non c’era.
Salutami le stelle della tua città,
le sole che io porto nel mio cuore.
Salutami le piazze della tua città,
riempile d’amore...
Tu non ci crederai ma dove vivo non respiro:
il posto è inumano, non stringo mai una mano.
Posso pensare quanto è indifferente
nei gesti questa folla che mente,
posso toccare la natura più vera
nello sguardo di gente che non spera.
Salutami le stelle della tua città,
piantaci bandiere d’allegria.
Salutami le piazze della tua città,
piene di fantasia...
Salutami le stelle della tua città,
le sole che io porto nel mio cuore.
Salutami le piazze della tua città,
riempile d’amore...
******
Leggere il testo, fa pensare a quanto è successo a Firenze o a Lampedusa o in qualsiasi altra città, dopo l’odio o l’intolleranza per il diverso, per il nero, per chiunque non sia come noi. Se pensiamo a come si trovano fuori dalla loro terra, a come si trovavano i nostri antenati quando emigravano, non ci vuole molto per sentirsi tutti fratelli.
Tornando al concerto di ieri sera, è stato come al solito bellissimo pieno di partecipazione, è bello vederli sul palco e divertirsi come ragazzini macinando ogni giorno chilometri e chilometri perché ancora oggi, quando ne fanno pochi sono sempre 150 concerti all’anno perche da sempre il loro motto è che non devono essere i fans ad attraversare l’Italia per andare ad un loro concerto ma sono loro che girano tutta l’Italia per portare la loro musica a tutti. Il loro tour inizia, come sempre a Novellara alla due giorni in ricordo di Augusto e finisce a fine settembre per riprendere col tour teatrale da novembre a fine anno . e questo più o meno da 48 anni, nel 2012 saranno 49 e come sempre prima di Io vagabondo, la canzone finale il rito della lettura di tutti gli striscioni e dei biglietti portati insieme ai vari regali sul palco, e come sempre ….. SEMPRE NOMADI.
Un consiglio: per chi non avesse mai assistito ad un loro concerto, ci vada è un evento sempre particolare

martedì, dicembre 20, 2011

Siamo tutti Senegalesi

Nella scuola media Allende-Croci di Paderno Dugnano alcuni ragazzi di provenienza non italiana e ragazzi italiani, si incontrano per riflettere sulla diversità e sulle tematiche legate ai fenomeni migratori. Si parla di integrazione, di incontri con l'altro. Insomma, ci si confronta. Questo luogo di idee si chiama "Laboratorio di Intercultura" . Tali tematiche vengono affrontate tramite la visione e l'analisi di film, la riflessione su fatti di cronaca, la collaborazione a iniziative che veicolino una visione positiva della società multiculturale.
Non è ignorando episodi di razzismo come quello recentemente accaduto a Firenze, che tuteliamo i nostri ragazzi (tutti!), nè mettiamo a tacere le nostre coscienze. I ragazzi del laboratorio questo lo sanno e hanno scritto una bellissima lettera che vi voglio far leggere. Poche righe di sensibilità e civiltà.
Daniela Camorali

Siamo tutti Senegalesi
Noi ragazzi del laboratorio di intercultura della scuola di Paderno Dugnano, Allende-Croci, vogliamo esprimere il nostro parere a proposito del fatto accaduto a Firenze il 13 dicembre 2011 quando sono state uccise due persone di origine senegalese, e altre sono state ferite. Infine l’uomo si è ucciso.
Si tratta di un episodio di razzismo, perché l’uomo ha agito contro queste persone a causa del colore della loro pelle. Secondo noi ha commesso un fatto molto grave perché tutte le persone sono uguali, il colore della pelle non è così importante. Le diversità sono belle da confrontare, il mondo ha bisogno di tutti noi. Vogliamo inoltre dire che il razzismo è crudele perché crea violenza, cancella i diritti di tutti, va contro la natura dell’uomo che è quella di vivere in armonia e in pace.
Vogliamo esprimere la nostra solidarietà nei confronti di chi potrebbe essere discriminato in base al colore della pelle, alla religione, alla cultura al paese di provenienza, alla lingua o a una disabilità.
I ragazzi e le ragazze del laboratorio di intercultura della scuola media Allende - Croci di Paderno Dugnano

mercoledì, dicembre 14, 2011

Il colorismo di Adelio

Vele al vento di A.Bonacina


Adelio Bonacina di Calolziocorte (Lc) classe 1950, pittore ha una predilezione particolare per i soggetti paesaggistici, anche se cio' che colpisce maggiormente è il suo "acceso" colorismo.
Lo sguardo viene catturato dai colori che "animano" ," trafiggono " e sprigionano energia dalle sue opere. Ho avuto modo di visitare una sua mostra e ne sono rimasta entusiasta, i dipinti di Adelio riflettono, attraverso l'intenso colorismo, anche la sua solare personalità.
A questo proposito riporto un piccolo riepilogo di un noto critico d'arte il Prof. Silvano Valentini che ha valutato il lavoro di Adelio.
"Partito come di norma da un figurativo di tipo classico-impressionista, per lo più realizzato a olio, Bonacina ha via via raffinato e personalizzato la sua tecnica sia per merito della sua prorompente passione e della sua non comune determinazione, sia per il contatto di grandi maestri, tra cui Fernando Massironi passando poi all'uso dell'acrilico, degli smalti e della tecnica mista. Importanti, sono anche l'espressività di sognanti ragazze, di intense madri, dai girasoli ai campi di lavanda e ancora vasti mari e desolate spiagge, cespugli e prati. Un'artista dotato di grande impatto emozionale che ha raggiunto traguardi di alto ed indiscusso valore nell'arduo e affascinate campo dell'arte"
Bonacina attualmente espone a Calolziocorte nelle sale comunali fino al 18.12.2011

martedì, dicembre 13, 2011

Chiudere gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari: un sogno possibile?

di Daniela Camorali
Voglio raccontarvi di 1.500 persone, in Italia, per le quali ogni diritto è nullo. Sono i ricoverati nei 6 Ospedali Psichiatrici Giudiziari italiani ( ex manicomi criminali).
Dimenticati” nella sporcizia, nel degrado, persone che galleggiano nella disperazione dove ogni umanità annullata, ogni speranza preclusa, improponibile persino ogni cura.
Alcuni di loro sono finiti in questi ospedali per aver commesso reati gravi, in condizione di riconosciuta infermità mentale, ma tra loro, molti sono quelli che per aver commesso un “reato bagatellare” (furti, atti osceni in pubblico, danneggiamenti, ecc), in assenza di capacità di intendere e volere, hanno rimediato un “ergastolo bianco” senza processo.
Più di 300 persone, ad oggi, sono dimissibili perché non costituiscono pericolo né per sé né per altri, e allora, perché non escono? Perché non vengono inviati sul territorio presso le strutture di salute mentale? E perché l’inferno degli ospedali psichiatrici giudiziari non trova la sua ragionevole soluzione? Perché per una manciata di cittadini italiani, 1.500, lo Stato dimentica che la Costituzione afferma che “la legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana”?
Queste istituzioni sono rimaste totalmente estranee e impermeabili alla cultura psichiatrica riformata . Già nel 1982 una sentenza della Corte Costituzionale stabiliva che la pericolosità sociale non può essere definita una volta per tutte, come una malattia congenita, ma contestualizzata e rivalutata nel corso del tempo e delle rinnovate condizioni di vita della persona.

Capo Vaticano

Mi è molto caro il ricordo dell'alto promontorio proteso nel mare profondo che separa la Calabria dalle Eolie.  L'ultima volta che ho sognato di volare, era dalle sue rocce che aprivo le braccia nel sole e nel vento. 
Il luogo è stato molto amato da poeti come Emilio Gay che vi ha scritto "Rivoluzione artificiale" e scrittori come Giuseppe Berto, che ha descritto la casa da lui costruita sulla sommità del Capo nel suo romanzo più famoso "Il male oscuro".

Alla fine della notte
Il vento scende
più forte
dalla gola
sbadigliante
della notte fonda

Luci congelate
biancheggiano
la schiuma
frangente
dell’ultima onda

La falce di luna
sbiadisce
mentre avanza 
 esitante
l’Aurora

Il reading continua...

Il reading non si ferma. Continua. Come potete vedere, è presente una sezione che raccoglie le poesie di coloro che hanno partecipato all'evento del 19 novembre, leggendo i loro testi e regalando al pubblico presente emozioni intense. Lacrime e sorrisi, riflessioni e pensieri. Proprio per questo non vogliamo fermarci, ma vogliamo continuare a condividere con voi lettori il piacere della lettura e della poesia.

lunedì, dicembre 12, 2011

Beppe Carletti

E’ appena uscito in edizione limitata e numerata (3000 copie) il primo cd musicale di Beppe Carletti, co-fondatore insieme all’indimenticato Augusto Daolio del gruppo più longevo italiano ed insieme ai Rolling Stones del mondo, i mitici Nomadi che dal 1963 hanno girato e continuano a farlo, in lungo e in largo la penisola, senza dimenticare un importante concerto a l’Avana davanti a 500.000 persone oltre che ai molteplici progetti di beneficenza che li rendono unici, come il loro pubblico che li segue da sempre in questi, oramai 49 anni di carriera. Se non siete mai andati ad un loro concerto, provateci è un momento unico, diverso dagli altri concerti, per una partecipazione talmente intensa da far dire a Beppe che il pubblico è a tutti gli effetti il settimo componente del gruppo. E’ molto bello vedere il palco che si riempie di regali, biglietti ma anche di materiale didattico per le scuole cubane, e medicinali che poi inviati in varie parti del Mondo. Ma torniamo a Beppe. A parte un lavoro fatto parecchi anni fa con lo pseudonimo di Capitano Nemo, questo è, come ha detto Beppe stesso “ un progetto che coltivavo da tempo. Un sogno maturato e cresciuto, durante questi lunghi anni di vita e di musica, lungo le strade del mondo. Sono tredici bravi strumentali inediti. Composizioni che rivelano una parte di me stesso, nascosta e sconosciuta. In questo lavoro infatti, escono allo scoperto emozioni, fragilità, sentimenti e pensieri, che appartengono all’altra metà della mia anima. Un album che fotografa i momenti importanti della mia esistenza: un incontro imprevisto, la nascita dei miei figli e dei miei nipoti, la morte di Augusto, un tramonto su una spiaggia, o semplicemente la consapevolezza e la gioia di essere vivo. Composizioni che sono fotografie di attimi rubati alla vita e che non potevo che riempire di note.” Ovviamente essendo un suo e loro fan, non potevo esimermi dall’acquisto di questo cd. È veramente un bellissimo ed intenso lavoro, fatto di tredici brani intensi, emozionanti e dolci, uno, il primo del cd scritto con la figlia Elena. Un disco in cui si sente tutta la bravura dell’artista, una molteplicità di suoni, potremmo dire che Beppe è un giocoliere delle tastiere,basta vederlo sul palco circondato da tastiere, pianoforti, Hammond. In poche parole un cd da ascoltare e assaporare, un mondo di suoni e di sogni.

Io libro, tu libri: Bookcrossing di beneficenza a Milano

Qualche giorno fa, aprendo la casella di posta elettronica, ho trovato un'e-mail di un amico scrittore, che mi invitava a un evento letterario.
Non si tratta della presentazione di un libro, o di un incontro con un autore, ma c'è qualcosa di più. Stiamo parlando di un incontro tra cultura e solidarietà.
Lo scopo del bookcrossing di beneficenza (ideato dalla scrittrice e giornalista Stefania Nascimbeni, con la collaborazione di Sobjective, la prima Associazione di Comunicazione Responsabile), che si terrà a Milano, venerdì 16 dicembre, è proprio questo. Unire due aspetti concretamente.
Agire e non soltanto limitarsi a guardare.

Il programma dell'evento è ricco:
  • ore 13.00: taglio del nastro in Accademia di Comunicazione, via Savona 112/a, con Carlo Adolfo Martigli
  • ore 13.30: Caffè Viola di via Buonarroti 15, “stop & go”!
  • ore 19.00: aperitivo letterario al Bar Atm, Bastioni di Porta Volta 15, con la partecipazione straordinaria di un gruppo di giovani autori riuniti (giovani e meno giovani, ma non certo esordienti!), come Micol Arianna Beltramini, Alessandro Q. Ferrari, Chiara Moscardelli, Rossella Farinotti, Ra aella Bedini, Cynthia Collu, Elena Mearini, di nuovo Carlo Adolfo Martigli e molti altri. E con Dj set per l’occasione! Più tanti ospiti a sorpresa…
  • 17 dicembre 2011, ore 15.30: letture e giochi al Club delle Mamme, Via Canonica 20
"Il BookCrossing - leggiamo nel comunicato stampa che illustra l'iniziativa - è uno degli eventi più importanti e conosciuti al mondo, e consiste nella liberazione dei propri libri, quindi testi usati, in giro per il mondo, anche per strade, panchine, cabine del telefono. In Germania, recentemente, lo hanno reso possibile addirittura sugli alberi! Lo “slogan” di questo evento, tuttavia, che nello specifico ha come fine ultimo la raccolta del maggior numero possibile di volumi da devolvere in beneficenza a ospedali, case di riposo, asili pubblici, consultori, ecc... (perché chi è solo, malato, anziano ha bisogno più di chiunque altro della compagnia di un buon libro per lenire il proprio dolore), è: "Porta due libri usati, uno lo scambi per il BookCrossing, l'altro lo dai in beneficenza". Be’, se poi sono più di uno (in donazione) nessuno si o offenderà!".

Per informazioni, visitare il sito www.sobjective.it



Storia di un bighellone italiano

Francesco Tullio Altan, in arte Altan, è un  famosissimo autore del fumetto italiano. Con il suo lavoro ha tracciato la via della satira per immagini e ha creato il più importante personaggio del fumetto per adulti, Cipputi, ma anche il top di quello per bambini: la cagnetta Pimpa. Negli anni 70, a partire dalle pagine di Linus, Altan ha dato vita a una serie di storie indimenticabili, ciniche e dissacranti, ma anche avventurose.
Colombo, storia  di un bighellone, è il fumetto dedicato  al viaggio del navigatore genovese alla scoperta dell'America e, in parallelo, all'infanzia e alla meschinità di un uomo che si trova a fare la storia del mondo senza nemmeno esserne consapevole. Un essere meschino e avido, che mette a rischio la vita di altri inseguendo una vaga idea, ma soprattutto esilarante suo malgrado, come tutti i personaggi che costellano questa avventura. Dietro e insieme a Colombo, ovviamente, ci siamo tutti noi.
Lo stile del disegno di Altan è molto curato, con sapiente utilizzo di neri e massima attenzione per la composizione e realizzazione delle tavole.
I personaggi sono uomini grassi e untuosi, dai grandi nasi ritorti e dall'aspetto sgradevole, spesso sporchi e circondati da mosche e insetti di vario genere; la situazione migliora quando ci spostiamo sugli indios, chiaramente preferiti dall'autore, l'aspetto è più sano e meno compromesso dagli agi e da una vita di dissolutezze. Anche la rappresentazione del sesso femminile è tipica di Altan: giovani ragazze, floride e formose con i due buchini delle narici a formare il piccolo naso, sagge, emancipate e che hanno capito tutto della vita.

venerdì, dicembre 09, 2011

Concerned Photography a Paderno Dugnano

Mi piacerebbe organizzare ne prossimi mesi a Paderno Dugnano una mostra di “concerned photgraphy ”, letteralmente "fotografia impegnata", sul modello di quelle che venivano organizzate negli anni 70 e con le quali si portavano in giro per un’Italia provinciale e ripiegata sui suoi soliti temi, le immagini della crisi internazionale che dimostravano come i nostri problemi in realtà erano problemi globali che venivano affrontati dalla gente in tutto il mondo.
Il titolo della mostra che vorrei realizzare è “Occupy Wall Street”, un movimento di contestazione pacifica, nato per denunciare gli abusi del capitalismo finanziario, che si è concretizzato in una serie di dimostrazioni nella città di New York presso Zuccotti Park.
I partecipanti alle dimostrazioni manifestano principalmente contro l'inequità economica e sociale sviluppatasi a seguito della crisi economica mondiale, ispirandosi alle Proteste nel Nordafrica e Medio Oriente del 2010-2011, in particolare alle proteste tunisine. Dimostrazioni simili si sono svolte in altre 70 città degli Stati Uniti, in Canada, Australia e a Londra.
Le prossime manifestazioni sono in calendario per il dieci e il dodici dicembre. Domani, “giorno globale dell'azione”, il movimento si unirà alle manifestazioni organizzate su scala mondiale a favore dei diritti dell'uomo, nel giorno del 63esimo anniversario della firma della Dichiarazione universale dei diritti umani. Lunedì 12 sarà invece la volta di una protesta a livello nazionale contro Goldman Sachs, la banca che, secondo il comunicato pubblicato dai manifestanti, guadagna sullo sfruttamento di migliaia di lavoratori del settore portuale americano. La protesta prevede l'occupazione ed il blocco dei porti delle città della costa Ovest, mentre a New York si svolgerà una marcia di solidarietà dal municipio a Zuccotti Park.
Chi è interessato ad aiutarmi a realizzarla? 

giovedì, dicembre 08, 2011

Pittura umana


"After Love" di Guseppe Longo
Generalmente si definisce pittore o pittrice chi esprime la sua percezione della realtà attraverso l'uso del pennello e dei colori dando vita ad un'immagine.
Giuseppe Longo, classe 1958, torinese è un artista contemporaneo che lascia il segno, graffia l'anima.
L'attento studio delle ombre, delle luci, dei soggetti sono un mix che difficilmente lascia indifferenti. Si è come magicamente coinvolti in un turbinio di emozioni dovute al pathos sprigionato dalle tele dell'artista.
Alcuni hanno descritto la sua arte come "una sofferta indagine escatologica, mediata da simbologie di stileni proteiformi e frammenti poetici". Pittore figurativo, cerca di uscire dal classico raffigurato non per testimoniare ma per esaltare la magnificenza di un attimo.
"Cerco di mostrare piccoli momenti che quotidianamente ruotano intorno alla nostra esistenza. Attimi intrisi di poesia, di amore e di tenerezza che viviamo e non vediamo"

lunedì, dicembre 05, 2011

Certi sguardi: l'immagine del volontariato


Dal 5 al 20 dicembre Via Dante, a Milano, è il palcoscenico della mostra fotografica “Certisguardi”: 40 scatti d’autore sul tema dell’impegno volontario per celebrare i 20 anni dall’approvazione della legge quadro sul volontariato, all’epoca una delle normative più avanzatein Europa sulla regolamentazione dei rapporti tra organizzazioni di volontariato e lo Stato.
La mostra, voluta e realizzata dal settimanale Vita, che dal 1994 è il punto di riferimento per ilTerzo Settore, presenta una selezione di immagini che nasce dalle partnership con Shoot4Changee PhotoAid, due reti no profit di fotografi che, come volontari, dedicano parte del loro tempo allarealizzazione di reportage su temi umanitari per organizzazioni non governative e altri organismi di indirizzo sociale.
Attraverso l’obiettivo di affermati fotografi italiani e internazionali, tra cui Antonio Amendola, Michele Cazzani e Alfons Rodriguez, l’esposizione permetterà al pubblico di soffermarsi sul valoredell’impegno volontario nelle realtà più disparate: dagli ospedali ai centri d’accoglienza, dalle zonepiù povere e remote del pianeta alle periferie delle nostre città.

domenica, dicembre 04, 2011

Il pensiero della pace

Il pensiero della pace
di Laura Tussi
L'autrice docente, giornalista,ricercatrice ha approfondito attraverso i suoi testi, temi quali il razzismo, l'antirazzismo, il pensiero delle differenze e la trasformazione non violenta dei conflitti.
La pace un valore in grado di superare barriere sociali ,religiose ed ogni pregiudizio che attraverso l'educazione dà vita ad una costruttiva convivenza democratica. 


"L'educazione ha un ruolo centrale e insostituibile nella formazione di una cittadinanza che si fonda su un'impegno comune di pace, per cercare concretamente le occasioni e i mezzi alternativi alla guerra e a tutte le forme di violenza. Attraverso la pratica educativa è possibile formare e alimentare un pensiero di pace,opposto alla concezione della guerra.
Il pensiero della guerra è obbediente e sottomesso ai voleri e ai poteri autoritari, non si interroga, non pone domande, teme l'incertezza e il dubbio si fonda sull'autorità piuttosto che sulla possibilità e l'imprevedibilità, dividendo anziché esplicitando congiunzioni di senso.
Il pensiero della pace è attivo, problematico e antidogmatico quale forma concettuale interculturale, relazionale e dialogica, disponibile alla collaborazione, al confronto alla cooperazione e alla solidarietà.
L'educazione deve insegnare agli uomini e alle donne a non sopraffare e dominare,ma a comprendere il conflitto, nella solidarietà con l'altro, prendendosi cura del prossimo tramite principi morali ormai urgenti da un presente oscurato da tragici scenari di violenza e morte, di rinuncia alla ragione.
Da qui la necessità di insegnare comprensione fra uomini e donne,quale condizione e garanzia di solidarietà morale ed intellettuale dell'umanità,in una comprensione che va costruita sul livello umano, che richiede compartecipazione alle gioie e ai dolori dell'altro, valorizzando la comune umanità,oltre le differenze etniche, religiose, sociali e culturali.
La pratica della comprensione non può esistere in contesti sociali e politici autoritari, ma richiede l'attivazione di governi e società democratiche.
La democrazia permette a ogni uomo di vedere rispettata la propria diversità e autonomia, esaltando le differenze e promuovendo il conflitto nelle forme del confronto dialettico: la democrazia non nega gli antagonismi, ma li trasforma in dibattito costruttivo.
Dunque l'etica della comprensione planetaria deve essere estesa dall'istituzione scolastica, quale compito precipuo di ogni educazione, al fine di comprendere l'alterità, in ogni sua forma,concetto, estensione, idea."

Malinconia de mi


Propongo questi versi di Carolus Luigi Cergoly, pseudonimo di Carlo Luigi Cergoly Serini (Zriny) (Trieste, 20 settembre 1908 – Trieste, 4 maggio 1987. Cergoly è  stato un poeta e giornalista italiano, di origine giuliana. La raccolta completa delle sue poesie si trova nel volume Latitudine Nord – Mondadori,  collana  Lo Specchio (1979). Nella foto il Ponte Rosso di Trieste con la statua di James Joyce

Malinconia de mi
Malinconia de mi
la me ga dito sì
resto con ti
mi zitto la guardavo
ne la vestaglia gialla
un girasol che parla
con vose de farfalla
sì sì resto con ti
in segreto speravo
che delusion per mi
che la disessi vado
e dentro me cantavo
cembalo ben temprato
soletto me consolo
d'esser solo con mi
rosa allegria de mi
la me ga dito sì
no resto più con ti
go tratto el dado
ecco la ciave
snervado me ne vado
te lasso nel tuo quieto
mondo fatto de ti
con carta bianca e inchiostro
mettendose el rossetto
la me vardava e mi
ghe go basà le man
servus disendo
e dentro me cantavo
cembalo ben temprato
soletto me consolo
d'esser solo
in compagnia de mi.

venerdì, dicembre 02, 2011

Un altro lutto colpisce la famiglia di Vittorio Arrigoni

Si terranno domani pomeriggio nella chiesa parrocchiale di Bulciago (Lecco) i funerali di Ettore Arrigoni, 67 anni, padre dell'attivista Vittorio Arrigoni, rapito e ucciso a Gaza lo scorso aprile (nella foto). 
Il contraccolpo psicologico per il dramma del figlio, aveva contribuito ad aggravare lo stato di salute di Ettore Arrigoni, già precario. Il nuovo lutto torna a colpire il sindaco di Bulciago, Egidia Beretta, moglie di Ettore e madre di Vittorio.
Alla figura e all'impegno di Vittorio Arrigoni si ispira il Circolo Culturale Restare Umani d Paderno Dugnano che ha recentemente organizzato all'auditorium della Biblioteca Tilane il suo primo Reading di Poesia.