domenica, gennaio 27, 2013

"Storie di viaggi" alla scoperta del mondo e di se stessi

Jessica Malfatto, che ha ideato, organizzato e condotto la seconda edizione del Reading di poesia e narrativa di Paderno Dugnano che si è tenuto all'Auditorium Tilane, ci racconta quello che i partecipanti all'evento hanno potuto vivere insieme ieri pomeriggio. Le foto che accompagnano il suo reportage sono di Luigi Peverati.

Il viaggio non finisce mai. Solo i viaggiatori finiscono.
E anche loro possono prolungarsi in memoria, in ricordo, in narrazione. 
Quando il viaggiatore si è seduto sulla sabbia della spiaggia
e ha detto: "Non c'è altro da vedere", sapeva che non era vero 
Bisogna vedere quel che non si è visto
   vedere di nuovo quel che si è già visto,  
vedere in primavera quel che si è visto in estate, 
vedere di giorno quel che si è visto di notte,
con il sole dove la prima volta pioveva,
vedere le messi verdi, il frutto maturo,
la pietra che ha cambiato posto, l'ombra che non c'era.
Bisogna ritornare sui passi già dati, per ripeterli, 
e per tracciarvi a fianco nuovi cammini.
Bisogna ricominciare il viaggio. Sempre. Il viaggiatore ritorna subito.
José Saramago

Il viaggio diventa mezzo di trasporto dell’anima e non solo del corpo: è questo il messaggio che ha accarezzato chi era presente ieri, sabato 26 gennaio, al secondo reading di poesia e narrativa “Storie di viaggi”, di Paderno Dugnano. Un reading, ma soprattutto un viaggio, un percorso che i quindici lettori hanno reso reale e visibile a chi ascoltava. Sorrisi, occhi lucidi, riflessioni, risate, ma anche lacrime. Emozioni, semplicemente, accompagnate dalle note del musicista Pierfrancesco Volpe.
Una lettera, l’ultima, nata sul confine tra Nepal e Cina, figlia di un viaggio senza ritorno, ha aperto la strada alle altre letture. Una lettera che è una fotografia di una fetta di realtà di quarant’anni fa. Una realtà che, attraverso la lettura di Carlo Arcari, destinatario di questa testimonianza scritta dalla sorella, si è mostrata con parole lucide, speranzose e sempre più potenti, intense riga dopo riga. Una condivisione di ricordi e poi la presenza di un viaggio questa volta non scritto, ma visibile. 
La crescita e il cammino di una passione verso il mondo della scrittura: Simona Rossi ha solo otto anni e con i versi delicati della sua poesia “Amore infinito” ha saputo catturare i presenti e mostrare a ognuno i primi passi del suo viaggio.

Antonio Ricci, Enrico Englaro, Cristina Arcari, Pasquale Muzzupappa, Teresa Sonnante con i loro viaggi esteriori, fisici, concreti, ma al tempo stesso interiori, profondi, vissuti come una ricerca costante di quelle emozioni che si nascondono e faticano a esprimersi nella loro totalità: è il filo che ha legato i testi di questi autori, un parallelismo tra esperienze e volontà di prendere in mano le sensazioni, osservandole prima da lontano e poi da vicino, per tentare di comprenderle e di assaggiarle.
La passeggiata letteraria è proseguita con Francesco Jodice, attraverso i suoi versi nati da viaggi già compiuti, finiti (ma solo apparentemente) e da viaggi ancora da vivere, con il bisogno di renderli chiavi di ricerca della propria interiorità, poi continuando con Vezio Mari che ha portato sulla scena anche un racconto divertente di un viaggio in Lapponia e infine con Dalila Festosi, giovane autrice di vent’anni, che ha saputo dipingere la crescita come un viaggio dove anima, cuore, corpo e mente sono i guidatori. 
La poesia si è mescolata al racconto, alla narrazione, creando un’atmosfera in bilico tra i due mondi, ma proprio per questo ancora più emozionante, grazie alle parole di Stefania Peverati, mentre Luca Signori ha chiesto al pubblico di seguirlo nel suo viaggio attraverso (e verso) la notte, dopo il tramonto, quando è la luna a dettare i ritmi, e infine Angela Delle Cave ha toccato con delicatezza un tema forte dove emerge la speranza di un ragazzo disabile che sogna di guarire. Maria Antonietta Peverati, con un racconto di un viaggio particolare, ma curioso e a tratti divertente, in cui l’asse Milano-Legnano è stata protagonista, e Pierino Favrin, con una poesia che ha visto la presenza di citazioni di scrittori come Ugo Foscolo, hanno accompagnato il pubblico con un sorriso e con la loro passione verso la parte conclusiva del reading.
All’interno del pomeriggio a base di lettura e scrittura non sono mancate due interviste: il primo a salire sul palco è stato Giampaolo Spinato, scrittore (Mondadori, Einaudi, Fazi, Baldini e Castoldi), autore teatrale, giornalista e docente (tra i fondatori del progetto Bartleby Factory), che ha sottolineato come “Tutti, in fondo, siamo potenzialmente scrittori. Scrittori delle nostre vite, di noi stessi. Scrittori quando agiamo, quando parliamo, quando ascoltiamo, quando entriamo in contatto con gli altri. Perché tutti, in realtà, non fanno altro che leggere e scrivere. Sempre, in ogni frangente della vita. Ed è il linguaggio la chiave di tutto”, mentre il secondo ospite è stato Mattia Conti, giovane scrittore classe ‘89, vincitore del prestigioso Premio Campiello Giovani 2011, sceneggiatore e regista (con Antonio Losa) del film “Lucida e Spara”.
I giovani talenti – ha affermato Mattia - non devono essere posti nell’ombra, lontano dalle opportunità, ma devono essere incentivati, appoggiati, spronati. Hanno bisogno di sentire che qualcuno crede in loro, hanno bisogno di essere letti, ascoltati, presi in considerazione, perché hanno qualcosa da dire e, soprattutto, da realizzare.”

Pezzi di vita mischiati a parole scritte: un mix che è stato in grado di creare un angolo di condivisione di sogni, emozioni e realtà.

venerdì, gennaio 11, 2013

Nordmilano24 offre uno stage agli allievi del Corso di Giornalismo

Il Corso di Giornalismo organizzato dal Circolo Culturale Restare Umani, che inizierà lunedì 21 gennaio alle ore 18.30 presso il Centro Studi FD di Paderno Dugnano, annuncia una importante collaborazione con la testata quotidiana on line, Nordmilano24.it.
Nello svolgimento del corso è previsto infatti un incontro didattico con Alessandro Barcella, direttore del giornale che consentirà ai partecipanti di conoscere le caratteristiche e le tecniche dell'informazione su internet.
Il direttore del quotidiano impegnato a raccontare ogni giorno la vita del vasto territorio del Nord Milano che comprende anche il comune di Paderno Dugnano, proporrà agli allievi del corso la possibilità di fare uno stage per esercitarsi nella scrittura giornalistica per il web presso la testata che ha sede a Sesto San Giovanni. 
"Prevedo poi che qualcuno tra i più meritevoli e promettenti possa, al termine dello stage, entrare nel corpo dei collaboratori esterni della testata e iniziare una corrispondenza da Paderno o da uno degli altri 6 comuni di nostra competenza" ha detto Barcella.
Nordmilano24.it, ha iniziato le pubblicazioni nel novembre 2012 e si rivolge ai circa 370mila cittadini che abitano o lavorano a Sesto San Giovanni, Cinisello Balsamo, Cologno Monzese, Cusano Milanino, Bresso, Cormano e Paderno Dugnano. 

domenica, gennaio 06, 2013

Capodanno alla Palazzina Liberty

Il giorno di Capodanno, ho trascorso un pomeriggio di buona musica, nella suggestiva cornice della Palazzina Liberty di Milano.
L’Orchestra da Camera “I Musici di Parma”, ormai affermata nel panorama musicale europeo per l’originalità dei programmi e per la qualità artistica e musicale delle esecuzioni, ha eseguito, per il numerosissimo e attentissimo pubblico presente, dieci brani, scelti con il criterio della “leggerezza” e del “divertimento”. Divertimento che spesso è associato al “viaggio”. Così Roberto Lucano dirige il Divertimento in re maggiore, scritto dal diciassettenne Mozart, in viaggio in Italia con il padre. Di Vivaldi viene proposto Il Cardellino, brano di straordinaria leggerezza, in cui il flauto solista (il bravissimo Alessandro Longhi) sfoggia capacità virtuosistiche nell’imitare il cardellino. Il pezzo fa pensare a una canzone spensierata e lirica nel contempo. Il divertimento nel Can Can di Offenbach è graffiante e quasi sfrontato. Anche nella Marcia di Radetzky di J. Strauss Sr. l’intenzione rimanda al divertimento, perché non si tratta di una marcia sul campo di battaglia, ma di una parata. L’aria di pettegolezzo e “chiacchiericcio” ispira la Tritsch-Tratsch Polka di J. Strauss Jr. Sì, perché andare a teatro significava anche chiacchierare, e parecchio, e “spettegolare”...
Tutto questo ce lo racconta Marco Giarratana, musicista, che, con tono competente e appassionato, introduce il concerto, per poi suonare lui stesso il clavicembalo.
Ma Marco Giarratana è conosciuto nella nostra città non solo come clavicembalista e pianista, ma anche come insegnante di materie letterarie al Liceo Scientifico e Linguistico “Carlo Emilio Gadda”.
Così, con alcune bimbe e ragazzine delle elementari e medie di Paderno Dugnano, divertite e attente come mai avrei immaginato, ci siamo dedicati questo Capodanno, un po’ Vienna un po’ Milano un po’ Mondo, in una location che mi piace pensare in perfetta assonanza con i temi che hanno ispirato la scelta musicale. Sì, perché la bellissima Palazzina Liberty, oggi luogo di musica e poesia, in origine rappresentava un punto di riunione per le contrattazioni tra mercanti che giungevano in quello che allora era il mercato ortofrutticolo, il Verziere.
E allora, il mio augurio per il 2013 è Buon Viaggio! E che il viaggio sia ovunque, in luoghi conosciuti e meno conosciuti, dentro e fuori di noi. Ma con leggerezza e divertimento, come spesso la musica ci suggerisce!
Daniela Camorali