domenica, dicembre 31, 2023
lunedì, dicembre 25, 2023
mercoledì, dicembre 13, 2023
lunedì, dicembre 04, 2023
Andiamo avanti..
Articolo di Angela Lombardi:
La partecipazione dei cittadini di Paderno Dugnano alle
iniziative in occasione della “Giornata Internazionale Contro la Violenza sulle Donne” è stata un momento di sensibilizzazione
territoriale ma anche l'avvio di un confronto culturale sul tema della violenza
di genere.
Di fronte ad una situazione così drammatica, la conoscenza
del fenomeno assume una forte valenza sociale e civile per favorire ed avviare
un cambiamento socio-culturale. E' necessario un approfondimento delle cause, connesse a contesti socio-culturali in
cui queste violenze maturano e sviluppano nella coppia relazioni affettive
distorte e distruttive.
La visone del docufilm UN ALTRO DOMANI e gli interventi delle rappresentanti del
Centro Antiviolenza HARA e del CADMI (Casa di Accoglienza delle Donne
Maltrattate) hanno evidenziato che la prima risposta arriva dai servizi, che
rappresentano un aiuto concreto alle donne per costruire un percorso di uscita
ed autonomia da una situazione di violenza. C’è bisogno di promuovere la cultura del rispetto della
differenza, di costruire relazioni ispirate dalla cura e dall’accoglienza. Importante è senza dubbio l’inserimento nelle
scuole di programmi di “educazione affettiva, sessuale e
sentimentale” e anche di educazione all’uso dei social.
Insomma c’è bisogno di “andare avanti” di non lasciare queste
iniziative come momenti isolati ma
continuare a promuoverne altre
con l'obiettivo di concorrere come associazioni al potenziamento e allo sviluppo degli
interventi /servizi già esistenti a
sostegno delle donne in situazione di violenza.
mercoledì, novembre 29, 2023
Lidia Menapace è un fumetto!
“Lidia” è una graphic novel di Valentina Stecchi sul pensiero
della grande femminista Lidia Menapace: per raccontare a chi non c’era la
resistenza, la scelta nonviolenta, il femminismo, la politica e la via alcolica
al socialismo.
Monica Lanfranco 7
Novembre 2023
“Ora non mi
manca niente, sono anche un fumetto!”
Più o meno avrebbe detto così Lidia Menapace, se fosse ancora viva.
Indimenticata decana del femminismo italiano, partigiana, saggista e
giornalista, fondatrice del Manifesto, ideatrice della Convenzione
di donne contro la guerra, tenace studiosa di Rosa Luxemburg e poi una
quantità di altre cose delle quali alcune sono raccontate qui e qui , morta a causa
del covid il 7 dicembre del 2021. E proprio il 7 dicembre 2023, a
Bolzano, città del cuore scelta da Lidia, nativa piemontese ma trasferitasi
anche a causa del matrimonio con l’amato medico Nene tra le nevi, sarà
presentata la prima graphic novel su di lei, edita da People,
concepita alla fine del 2022 e scritta in meno di 9 mesi dalla trentenne
fumettista Valentina Stecchi, che ha intitolato il libro solo con il
nome: Lidia.
In copertina il piccolo corpo di Lidia Menapace che tiene in mano un fiore di
papavero, che il vento sta scompigliando facendone volare i petali. Proprio
come Lidia Menapace era solita fare in vita, spargendo generosamente il suo
sapere e la sua conoscenza politica, letteraria, storica e filosofica dovunque
fosse chiamata, in grandi città come nei centri più minuscoli e remoti, sempre
con allegria, leggerezza ed enorme disponibilità, merce rarissima anche a
sinistra e nel femminismo.
martedì, novembre 28, 2023
Cosa sono le Comunità energetiche ?
"Le comunità energetiche sono uno strumento che
permette ai cittadini,
agli enti pubblici,
alle piccole e medie imprese di produrre, ma soprattutto
condividere, energia
da impianti alimentati da fonti rinnovabili.
Il video del docente
di “Sistemi elettrici per l’energia” del Politecnico di Milano,
Filippo Bovera, ci
racconta come funzionano, quale sarà il futuro delle comunità
energetiche
e come il Politecnico si sta muovendo su questo fronte."
lunedì, ottobre 30, 2023
Giuseppe Conte e il quadro di Lenin
In un'epoca dalla memora corta mi piace ricordare Giuseppe Conte, un amico d’infanzia che ci ha lasciato ieri.
Giuseppe era nato nel 1953 ed aveva avuto una esperienza politica forte nel PCI di Paderno Dugnano. Eletto consigliere nel 1975, era stato rieletto nel 1980. Nominato capogruppo si era dimesso nel maggio 1982.Di lui si occuparono anche le cronache nazionali (Stampa, Unità, Corriere della Sera) del 1981 a proposito di un ritratto di Lenin, donato da Giuseppe all’ambasciatore russo a Milano e ricomparso nelle sale del XXVI congresso del PCUS a Mosca.
Poi una intensa attività professionale. Era un tecnico di disegno industriale, ora in pensione. Aveva una innata dote per il disegno ed il ritratto. Ma la sua grande passione era la musica, il rock and roll ed Elvis Presley, dei cui dischi era un colto collezionista.
mercoledì, ottobre 11, 2023
Al via, con Romano Prodi, la scuola di Cultura Politica della Casa della Cultura
Programma
Prima Parte: SINISTRE E DESTRE NEL NUOVO
SCENARIO POLITICO |
|||||||||||||||||||||||||||
Lectio
magistralis - Politica ed economia. Democrazia, mercati e oligopoli. 13
ottobre 2023 |
|||||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||||
primo modulo: SINISTRA: PER
RIPARTIRE 14-15 ottobre 2023 |
|||||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||||
secondo modulo: SINISTRA: I
FONDAMENTALI 17-18-19 novembre 2023 |
|||||||||||||||||||||||||||
terzo modulo: DESTRA: I
TRATTI IDENTITARI 15-16-17 dicembre 2023 |
|||||||||||||||||||||||||||
Seconda Parte: RINNOVARE LA CULTURA DELLA
SINISTRA |
|||||||||||||||||||||||||||
quarto modulo: PER UN NUOVO
ORDINE GLOBALE 19-20-21 gennaio 2024 |
|||||||||||||||||||||||||||
quinto modulo: NUOVE
FRONTIERE 16-17-18 febbraio 2024 |
|||||||||||||||||||||||||||
sesto modulo: NODI
STRATEGICI 22-23-24 marzo 2024 |
|||||||||||||||||||||||||||
settimo modulo: I CONFLITTI
CON LA DESTRA 12-13-14 aprile 2024 |
|||||||||||||||||||||||||||
Terza Parte: PER RAGIONARE SU MILANO |
|||||||||||||||||||||||||||
ottavo modulo: UN
"MODELLO MILANO" ? 17-18-19 maggio 2024 |
|||||||||||||||||||||||||||
lunedì, ottobre 09, 2023
Parere dell'Circolo Restare Umani alla proposta di PGT presentata nelle assemblee partecipative
Di seguito il parere protocollato il 3.10.2023 al n.006223/2023, presso il Comune di Paderno Dugnano.
Al Comune di Paderno Dugnano
Settore Pianificazione e Territorio
Via Grandi,15
Paderno Dugnano
e p.c. al
Sindaco del
Comune di Paderno Dugnano
e pc.ai Capigruppo consiliari di
PD, Insieme per Cambiare, Pac, Vivere Paderno
Dugnano, Paderno Futura
Oggetto: Parere sulla proposta di Variante Generale al Piano
di Governo del Territorio ai sensi dell’art.13 comma 3 della L.R.12/2005 e
s.m.i.
Premessa
In seguito agli incontri pubblici
del 4,8,13,15,18 settembre di illustrazione della Variante Generale del Piano
di Governo del Territorio, depositata prima
dell’Adozione ai fini della
consultazione ed acquisizione del parere delle parti economiche e sociali,
ci sembra che dal punto di vista dell’impianto complessivo e della struttura documentale la Variante operi
in continuità con l’impostazione del Piano di Governo del Territorio vigente,
costituendone, di fatto, un aggiornamento seppure di carattere generale.
La Variante, o meglio la revisione, del PGT vigente sembra
spinta da una urgenza, a nostro avviso, non comprensibile, che ha mortificato
la partecipazione pubblica, in particolare per il processo della VAS, non ha
prodotto alcun riscontro oggettivo sulla sostenibilità di un ulteriore
densificazione e ha confermato ancora un
consumo di suolo ingiustificato e anacronistico nel contesto dell’emergenza
climatica in corso e dello stato di impermeabilizzazione del nostro territorio,
seppur affermando una timida riduzione del consumo di suolo.
Riteniamo non affrontati in maniera esaustiva e adeguata le
tematiche relative all’Aria (traffico, trasporti pubblici), all’Acqua (Seveso, Vasche
di laminazione, Parco dell’Acqua) e appunto al Suolo (densificazione, bonifiche
e indici) ma ci soffermiamo oggi sugli aspetti più contraddittori, e
propedeutici di un ulteriore degrado ambientale del nostro territorio, per come
rappresentati negli Ambiti proposti.
Ambiti di
trasformazione, rigenerazione urbana e residenziali di recente formazione
Dai documenti pubblicati emerge la volontà
di ridurre/svuotare gli Ambiti di trasformazione creando i sub ambiti oppure
inserendo le relative aree nel piano delle regole.
Si giustifica questa scelta con la volontà di agevolare gli interventi e
semplificare le procedure. Da queste scelte sembra emergere che la
preoccupazione maggiore sia quella di esercitare l’attività e il potere di
pianificazione urbanistica limitandola alla individuazione in astratto delle
destinazioni delle zone del territorio comunale ed in particolare alla
possibilità e ai limiti edificatori delle stesse connesse al diritto di
proprietà. Al contrario, l’attività urbanistica e il potere di pianificazione
dovrebbero essere ispirate ed esercitate con l’idea che, per mezzo della
disciplina dell’utilizzo delle aree, si realizzano anche finalità economico –
sociali della comunità locale in relazione alle effettive esigenze di
abitazione della comunità ed alle concrete vocazioni dei luoghi, dei valori
ambientali e paesaggistici, alle esigenze di tutela della salute e quindi della
vita salubre della comunità radicata sul territorio attraverso una riflessione
sul proprio futuro con le decisioni dei propri organi elettivi e, prima ancora,
attraverso la partecipazione dei cittadini al procedimento pianificatorio.
In particolare segnaliamo:
Ex AT1, Gallieni Viganò Marazzi
La relazione illustrativa della variante
propone la reinterpretazione della dorsale della Comasina quale boulevard
territoriale, il consolidamento del terminale nord del boulevard, la
riqualificazione diffusa di Palazzolo valorizzando l’elevata accessibilità
offerta dalla tranvia.
La variante propone lo stralcio dell’AT1
dal Documento di Piano e la trasformazione delle aree di proprietà unitaria di
maggiore dimensione in un “ambito soggetto a Permesso di Costruire Convenzionato”
nel Piano delle Regole inquadrato negli ambiti consolidati a funzione
produttiva ad alta trasformabilità al fine di semplificare e agevolare
l’attuazione dell’intervento di riqualificazione, anche a vantaggio delle
attività economiche tutt’ora attive che erano ricomprese nell’originario
perimetro del AT1. Le aree residuali saranno trattate come tessuto consolidato
disciplinato dal Piano delle Regole.
Si tratta di aree in gran parte dismesse
da oltre 30 anni e di proprietà di società immobiliari/finanziarie che non sono
motivate al perseguimento del bene comune ma solo al raggiungimento valori
economici. Spetta invece all’amministrazione bilanciare questi interessi che
qualche volta sono in contrasto fra loro.
Crediamo che al fine di perseguire gli
obiettivi dichiarati dalla proposta di variante, oltre a quelli del risanamento
del degrado ambientale, della bonifica delle aree, alla realizzazione della
città pubblica, sia necessario mantenere l’unitarietà di un progetto di
trasformazione guidato dall’amministrazione. Il frazionamento degli interventi
potrebbe vanificare gli obiettivi di interesse comune dichiarati dalla
relazione.
Proposta
Si propone di mantenere l’ambito di
trasformazione modificando il perimetro per includere le nuove aree dismesse
della porzione di territorio tra la Comasina, il canale Villoresi, via Serrati.
Ex AT3, Metalli Preziosi
La relazione illustrativa della variante
prevede la conferma nel Documento di Piano come Ambito di Trasformazione con un
nuovo perimetro, stralciando la porzione già attuata che sarà disciplinata dal
Piano delle Regole. Al fine garantire maggiore efficacia allo strumento
urbanistico si ritiene opportuno, anche in considerazione della specifica
localizzazione del sito che si interfaccia con il boulevard territoriale e con
le aree centrali di Paderno, prevedere una ampia flessibilità funzionale e una
possibile attuazione per parti dell’AT, consentendo la suddivisione in Unità
Minime di Intervento autonome ma soggette a pianificazione unitaria
preliminare.
Si pensa invece che l’ampia flessibilità che si vuole concedere alla
realizzazione di questo ambito rischia di compromettere gli obiettivi e le
prescrizioni che vengono poste. A dimostrazione di ciò la suddivisione in sub
ambiti e la realizzazione di uno di essi non ha contribuito a nessuno degli
obiettivi che furono indicati nel PGT vigente, bonifiche, connessioni
ambientali ecc., parte degli oneri furono utilizzati per finanziare
realizzazioni pubbliche lontane dal comparto.
Proposta
Si propone di cancellare la previsione
della realizzazione in Unità minime di intervento, o quantomeno condizionare la
realizzazione non solo alla progettazione unitaria ma anche alla realizzazione
degli obiettivi pubblici. Tra questi: si dovrà compensare la rilevante
impermeabilizzazione del suolo avvenuta con la realizzazione del sub-ambito AT3
S2
Ex AT4, Tonolli
La relazione illustrativa della variante
prevede la conferma nel Documento di Piano come Ambito di Trasformazione e
Rigenerazione
Anche per questo ambito si vuole segnalare che una parte rilevante della
superficie che si trova a sud con il confine di Cormano è costituita da aree
piantumate e da aree sulle quali in passato insistevano le case dei dipendenti
della ex Tonolli e quindi probabilmente non interessate da inquinamento
ambientale. Inoltre queste aree per la loro rilevanza quantitativa insieme a
quelle dell’AT5 potrebbero contribuire al risanamento del quartiere.
Proposta
a)
Si propone di
inserire nelle prescrizioni il mantenimento delle aree libere da edificazione;
b)
L’inserimento nel
progetto di funzioni e attività che possano contribuire alla riqualificazione
urbanistica e sociale del Villaggio Ambrosiano.
Ex AT5, SIMI
La relazione illustrativa della variante
propone lo stralcio di questa previsione dal Documento di Piano eliminando
l’Ambito di Trasformazione, riportando la regolamentazione delle aree
interessate come da tessuto consolidato del Piano delle Regole, in relazione
alle destinazioni funzionali attualmente in essere, in gran parte produttive poste
a cavallo del confine comunale con Cormano e al Piano dei Servizi per la
politica sulle attrezzature urbane che viene confermata.
L’ambito previsto dal PGT vigente,
nonostante sia stato frazionato in sub ambiti, non è stato realizzato. Il suo
perimetro interessa porzioni di aree di una zona più vasta che in parte
maggiore è situata sul territorio del comune di Cormano.
Al fine di raggiungere gli obiettivi
dichiarati, oltre naturalmente agli interventi di bonifica e di risanamento del
degrado ambientale, sarebbe necessario, in dialogo con il comune di Cormano,
mantenere l’unitarietà del progetto urbanistico attraverso l’iniziativa
pubblica. Il frazionamento degli interventi potrebbe vanificare gli obiettivi
di interesse comune.
Proposta
Si propone di mantenere l’ambito di
trasformazione AT5 eliminando i sub ambiti, indicando negli obiettivi:
a)
la progettazione con
il comune di Cormano
b)
L’inserimento nel
progetto di funzioni e attività che possano contribuire alla riqualificazione
urbanistica e sociale del Villaggio Ambrosiano.
Ambito di via 2 giugno
Il “Polo della residenza convenzionata”
(RE6) : va eliminato perché è un’area destinata a servizi per la quale
l’iniziativa pubblica dovrebbe prevedere la trasformazione in Parco a
completamento di un adeguato contesto urbano per la Casa di Comunità prevista
nel Palazzo ex Inam. (vedi anche la viabilità e i parcheggi su via 2 giugno e
un collegamento ciclo pedonale con via Grandi).
ARU 1: Palazzolo - ex La Rosa Manichini
Tutti i vincoli da rispettare (in particolare:
quelli idraulici, stradali e ferroviari) devono essere esplicitati chiaramente
in fase di variante al PGT, per capire il possibile perimetro di un intervento
e la sua natura, escludendo se necessario, anche eventuali ipotesi di
manutenzione ordinaria e / o straordinaria degli immobile esistenti. Anche in
questo caso, la vicinanza della ferrovia suggerisce interventi di edilizia
sociale o per la “Città pubblica”. Inoltre ci sembra in contraddizione l’idea
di un altro sotto passo ciclo-pedonale sulla via M.Sabotino oltre a quello già
esistente e funzionante. Nuovo sottopasso che renderebbe difficile la
sopravvivenza del piccolo comparto commerciale e anche molto problematica
l’accessibilità al comparto Rosa Manichini. E’ altresì da escludere l’ipotesi
di residenza privata sulle aree ed edifici oggi di proprietà pubblica.
Piano
delle regole
La
volontà di mantenere l’indice unico 0,35mq/mq per tutte le zone, non risponde
affatto alla complessità e alle esigenze del nostro territorio, ma assegnare volumetrie
alle aree connesse al diritto di proprietà, invece vanno perseguite le finalità
economiche e sociali della comunità locale in relazione alle effettive esigenze
di abitazione e alle concrete vocazioni dei luoghi, dei valori ambientali e
paesaggistici, alle esigenze di tutela della salute e quindi della vita salubre
della comunità radicata sul territorio.
Proposta
Si
propone di ridurre comunque l’indice unico ritenuto troppo elevato.
Nel
piano delle regole:
* Eliminare il ricorso alla
monetizzazione
* Togliere gli ambiti
destinati alla grande distribuzione
* Valorizzare le aree libere
* Valorizzare le aree di
protezione ambientale
* Nel
contesto della sostenibilità energetica è opportuno incentivare tutte le opere
destinate al risparmio energetico e le
iniziative per agevolare / sostenere le comunità energetiche.
p.Il Circolo Culturale Restare Umani -Il Presidente : Ottorino
Pagani