venerdì, marzo 08, 2024

8 marzo - per riflettere su come eravamo, cosa è cambiato, e quanto c’è ancora da fare

 

Per la Giornata della Donna 2024, mi sembra interessante proporre il Podcast di Serena Dandini dal titolo ‘SIGNORINE’, registrato nel 2023, dove si raccontano le tappe del lavoro femminile in Italia attraverso alcune professioni che hanno significato molto per le donne.

Si parla di infermiere, dattilografe, art director, ingegnere, ma anche di alcune tappe della storia del lavoro femminile in Italia.

Nel 1860 il legislatore francese Jules Simon disse che “una donna che lavora non è più una donna”. 

C’è però un equivoco di fondo: le donne, in qualsiasi epoca storica, hanno sempre lavorato, ma spesso lo hanno fatto senza tutele e riconoscimenti. Questa disparità si esprimeva anche con le parole. “SIGNORINE”, ad esempio, è il modo in cui venivano chiamate fino a non molto tempo fa impiegate e segretarie nei documenti ufficiali.

Ricordando che quelle “Signorine” che si sono barcamenate fra pregiudizi e discriminazioni di ogni tipo, in fondo, volevano solo lavorare in pace.

SERENA DANDINI: 

Le donne, noi donne, siamo vittime della storia

Le donne per gran parte della prima parte del 900 prendono in media circa 1/3 del salario degli uomini.

La dattilografia è stata una professione magica in un certo senso, perché ha emancipato generazione di ragazze specialmente nella prima metà del 900.

In quegli anni non ci sono le università per le donne per diventare medico, ingegnere...

Ci sono state delle donne che hanno raggiunto delle posizioni, ma sono singole stelle nel cielo, singole grandi stelle, noi però, abbiamo bisogno che diventino delle costellazioni.

Esiste una figura mitologica entrata ormai nell'immaginario, quella della casalinga anni 50’, sempre in ordine, sempre felice di preparare il pranzo al marito e a orde di figli, sempre sorridente. Dietro quel sorriso sembra quasi si nasconda un incipiente esaurimento nervoso e in effetti le donne ne hanno dovute mandar giù di ingiustizie, soprattutto sul lavoro.

Sì, perché loro, anzi NOI, in qualsiasi epoca storica abbiamo sempre lavorato, i diritti però non si sono fatti vedere tanto spesso.

Nel Podcast SIGNORINE, prodotto esclusivo di Intesa San Paolo e Chora Media, Serena Dandini, racconta in 5 episodi alcune tappe di questa lunga battaglia, ricostruite attraverso le testimonianze di molte ospiti e attraverso materiali di diversi archivi, tra cui i documenti dell’Archivio Storico di Intesa Sanpaolo.

Link : Ascolta "Signorine" | Serena Dandini | Podcast Chora Media   

Episodio 1 – Una donna che lavora non è più una donna

Il 23 giugno del 1902, Milano si sveglia con un gran vociare di bambine per strada, erano centinaia, quasi tutte fra i 7 e i 14 anni, vestite con gonne colorate, urlavano e cantavano, ma non erano ragazzine qualsiasi, erano Piscinine, cioè le giovanissime apprendiste che lavoravano nelle sartorie milanesi e non stavano giocando, stavano scioperando.

Avete capito bene, queste bambine avevano deciso di scioperare e scendere in piazza per rivendicare i loro diritti, chiedevano salari più dignitosi perché venivano pagate una miseria e turni di lavoro più umani perché lavoravano anche 15 ore al giorno.

Chiedevano anche che le datrici di lavoro insegnassero loro il mestiere invece di sfruttarle per compiti di fatica come consegnare pacchi pesantissimi da un lato all'altro della città.

Guidate dalla quattordicenne Giovannina Lombardi e supportate dall'Unione Femminile Nazionale fondata solo pochi anni prima, le Piscinine vengono ricevute alla Camera del Lavoro, dove presentano le loro richieste.

Non si era mai visto niente del genere! Il Corriere della Sera scrive con sarcasmo che quel giorno la Camera del Lavoro si era riempita di un cinguettio di voci infantili, allegro e irrequieto. Quando finalmente riescono a entrare nell'edificio, le scioperanti sono costrette ad ascoltare la ramanzina del funzionario. Siate donnette perbene dice loro, tornando a casa non fate chiasso come stamani che andavate in processione.

Nonostante il predicozzo non richiesto, le Piscinine avevano fatto bene ad alzare la voce perché, dopo una settimana di sciopero, riescono ad ottenere qualche diritto in più. Un piccolo passo. Certo la loro vita resta faticosa e complicata, ma la storia del lavoro femminile in fondo è fatta di passi piccoli che uno dopo l’altro hanno trasformato la vita di milioni di donne, anche la mia e la vostra ….

Clicca al seguente link per ascoltare tutti gli episodi: SIGNORINE di Serena Dandini

Episodio 2 - Nel nostro Stato essa non deve contare - Benito Mussolini
Episodio 3 - Poco adatte a comandare
Episodio 4 - Alle donne non piace la fisica (
ospite Amalia Ercoli-Finzi)
Episodio 5 - Presente (Molto interessante!)

e il FUTURO ?

Secondo il Global Gender Gap Report 2023, il mondo raggiungerà una vera parità di genere solo tra 132 anni… un po' troppo in là, non vi sembra?

Ad oggi, il gap di condizioni tra uomini e donne medio mondiale si attesta al 68,1%, variando dal 91,2% dell’Islanda, fino al purtroppo bassissimo 40,5% dell’Afganistan (in peggioramento), al 146° posto.

E l’Italia? L’Italia è in 79° posizione, con un gap di 70,5%, perdendo 16 posizioni rispetto al 2022 quando il gap era di 72%. Con una differenza salariale per le donne, rispetto agli uomini, più basse di circa il 18%.

Direi che non sta andando bene… e più che festeggiare la Giornata della Donna sarebbe il caso di lottare per conquistare i Diritti delle Donne. 

La superiorità non ci interessa, ma la parità sì! E finché non arriverà, noi saremo qui a reclamarla, ci auguriamo di non dover aspettare 132 anni…


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