venerdì, novembre 28, 2025

Un inverno caldo per GAZA: Domenica 30 /11 alle 15.00 - Insieme ai disegni dei nostri bambini che invieremo a Gaza ci sarà una raccolta fondi per l'acquisto di coperte e giacche

 
Domenica 30 Novembre dalle 15.00 presso ARCI 
(via Coti Zelati, 51 Palazzolo Milanese) 
i disegni fatti dai nostri bimbi saranno raccolti e inviati ai bambini di Gaza 
insieme ai fondi raccolti durante l'evento o tramite PayPal / Bonifico.

Sono previsti due laboratori per i bambini:
Seminiamo la Pace"  e "Il Segnalibro dei Diritti" 

E' un' occasione per sensibilizzare i nostri bambini 
ed aiutare concretamente i bambini di GAZA 
inviando coperte e giacche







LIBRO: "Dialogo tra una femminista e un misogino" di Maddalena Melandri

 
Vienna, 1903. Al tavolo di un caffè va in scena un dialogo impossibile tra la pensatrice femminista Lea Melandri e il filosofo misogino e razzista Otto Weininger. 
È l’anno di uscita del suo Sesso e carattere, scritto che avrà ampia risonanza tra pensatori come Wittgenstein, Cioran, Musil, Joyce, Svevo, e che teorizza nero su bianco che la donna è «soltanto materia», «assenza di senso». 
Pochi mesi dopo, Otto Weininger, appena ventitreenne, si sparerà nella stessa stanza d’albergo in cui era morto Beethoven.

In Italia sarà Sibilla Aleramo a leggere tra le prime Sesso e carattere e a diffonderlo, quando, a ridosso della pubblicazione della prima traduzione italiana, nel 1912, scriverà: 
«È un libro che desidero da molto tempo di leggere, perché deve essere ciò che di più intelligente finora è stato scritto contro la donna». 
Più di un secolo dopo, Lea Melandri vede in Weininger l’intellettuale che meglio di tutti aveva dato voce con lucidità visionaria alla Ragione su cui si era retta fino ad allora la civiltà greco-romana e poi cristiana, da Platone a Kant; il primo a rendersi conto che i «valori» in cui aveva creduto si stavano eclissando. 
Nella breve parabola tragica del giovane filosofo viennese, Melandri vede incarnarsi il crepuscolo dell’Illuminismo: il lascito di un intellettuale incapace di sfuggire all’annodamento tra il sessismo, quale fondamento della Ragione classica, e la religione. 
Un immaginario corpo a corpo che è anche un viaggio nel tempo alla scoperta delle radici della cultura patriarcale, e dell’eredità che ancora le sopravvive.

giovedì, novembre 27, 2025

LIBRO: "La voce del padrone" di Francesco Pacifico

 
«Questo monologo non stabilisce se è vero quello che dicono le femministe. Non sta a me e d’altronde non saprei farlo. Dice solo com’è, per me, vivere tra loro. L’ho chiamato La voce del padrone perché non riesco a dimenticare che quando vivi con una femminista non c’è amnistia, non c’è pace sociale. Tu sei stato, sei e rimani il padrone.» 

La donna femminista è un meteorite caduto sul mondo. Ma è dall’apparente distopia di un cumulo di macerie che Francesco Pacifico fa cominciare il tempo della ricostruzione. 
È dalla maniera in cui le femministe fanno esplodere le relazioni con gli uomini che possono svilupparsi rapporti liberi e creativi, ragionando sull’amore fuori dagli standard che ci impone l’industria dell’ordine sociale, costruendo una nuova storia che suona in un altro modo rispetto a quella che ci ha cresciuto. 
Questo è un monologo che finge di avere una teoria ma che è solo una canzone.

mercoledì, novembre 26, 2025

Molto toccante l'incontro con Wael Al-Dahdouh - qui il video completo dell'evento

 
Si è svolto ieri sera, martedì 25 Novembre, l'incontro molto toccante con Wael Al-Dahdouh, giornalista palestinese e caporedattore di Al Jazeera a Gaza City.

Wael Al-Dahdouh ha perso dodici familiari sotto le bombe dell’esercito israeliano dopo il 7 ottobre 2023, tra cui tre figli e la moglie.

È il simbolo del giornalismo, dentro e fuori Gaza, e della resilienza di un popolo.
È stato anche alla Camera dei deputati per testimoniare l’impatto del dolore e della guerra.
E per difendere il mestiere dei reporter, una “professione di morte”.
L'incontro, avvenuto nella Sala Consiliare di Paderno Dugnano, si è svolto in presenza di un centinaio di persone.
E' stata un’occasione significativa per ascoltare, dalla viva voce di un protagonista, il racconto di chi ha vissuto e sofferto all'interno di una delle aree più complesse del mondo contemporaneo e per riflettere insieme sul ruolo dell’informazione nei contesti di crisi e sulla Pace.

La Sindaca Anna Varisco ha annunciato che il Comune di Paderno Dugnano riconoscerà lo Stato di Palestina.


Il Circolo dei Lettori - Presentazione del libro: "Amore: prigione o libertà?" di Pietro Del Soldà - 27 novembre - ore 18:30 - Casa Manzoni a Milano

Circolo dei lettori


Giovedì 27 novembre, alle ore 18:30, a Casa Manzoni,  incontro sul tema Amore: prigione o libertà? Ma può davvero convivere l’amore con la libertà? 


Partendo dal mito platonico della metà perduta, e facendo ricorso a romanzieri contemporanei come Eshkol Nevo e Sally Rooney, Pietro Del Soldà, autore del saggio Amore e libertà. Per una filosofia del desiderio (Feltrinelli, 2025), affronterà questa domanda contemporanea, dai risvolti talora tragici.  

Alberto Riva, giornalista e scrittore, introdurrà il nostro ospite.


L’incontro si terrà in presenza, a ingresso libero fino a esaurimento posti, e sarà trasmesso in diretta streaming sul nostro canale YouTube.




martedì, novembre 25, 2025

L' Associazione NON UNO DI MENO alla Scuola GRAMSCI per il 25 Novembre - Giornata contro la Violenza sulle donne


NON UNO DI MENO alla scuola Gramsci per il 25 Novembre

I volontari di Non Uno Di Meno, che da qualche settimana tengono un Corso di Alfabetizzazione di Italiano alla Scuola Gramsci a supporto dei ragazzi stranieri  arrivati da poco tempo in Italia, sono stati invitati alla rappresentazione organizzata per la Giornata Contro la Violenza sulla Donna

Il 25 novembre è la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

L’obiettivo, da quando l’Onu la istituì nel 1999, è quindi “l’eliminazione”.

L’eliminazione dalle giornate delle donne di tutto il mondo della paura di essere picchiate e uccise, sottomesse e sottovalutate, non rispettate nella propria identità e libertà. 

La violenza è fisica, psicologica, economica: è pervasiva, si infila nel linguaggio, nelle consuetudini, nell’inerzia dei privilegi che diventano “norma”, nelle case e negli uffici, lungo le strade, nei conti in banca.

In una parola, la violenza di genere è strutturale.

Non un’emergenza, non un’onda anomala che passa e magari non torna più.

I dati, anche quelli italiani, ci dicono – ci gridano – che torna. Puntuale e feroce.

Nel nostro Paese diminuiscono gli omicidi, non i femminicidi.

Che cosa possiamo fare allora quando si alza la marea? Molte cose.

Per esempio educare ragazzi e ragazze a comprendere e gestire in modo adeguato il fenomeno…

Uno spettacolo molto bello, in cui ragazze e ragazzi hanno potuto esprimere le loro competenze, cantando, ballando, recitando, suonando, disegnando.

BRAVI DAVVERO!