La mostra di Escher ad Asti, allestita a Palazzo Mazzetti è aperta dal 16 Novembre 2024 all'11 Maggio 2025, tutti i giorni, dal Lunedì alla Domenica, dalle 10.00 alle 19.00
ESCHER: IL GENIO DELL’IMMAGINAZIONE E DELLA PERCEZIONE | SoʇʇoSopra Magazine - Musei di Asti
Maurits Cornelis Escher,
nato nel 1898 a Leeuwarden, nei Paesi Bassi, è uno degli artisti più
affascinanti del XX secolo, capace di trasformare la matematica, la geometria e
la logica in opere d’arte che sfidano i confini della percezione.
Il suo talento unico risiede
nella capacità di trasportare chi osserva in mondi immaginifici e
apparentemente impossibili, grazie a un linguaggio visivo che combina tecniche
artigianali e una profonda riflessione filosofica.
In una lettera del 16 novembre
1953, Escher stesso rifletteva sull’essenza della sua arte, evidenziando come
l’obiettivo principale non fosse la perfezione tecnica della stampa, ma
piuttosto l’effetto che essa poteva avere sulla mente dell’osservatore: “L’illusione
che l’artista desidera creare è soggettiva e molto più importante dei mezzi
fisici oggettivi con cui cerca di crearla.” Con queste parole, Escher
sottolinea come il vero scopo delle sue opere non fosse semplicemente una
riproduzione impeccabile di una realtà fisica, ma la creazione di mondi che
sfidano la nostra comprensione dello spazio e del tempo.
Escher sviluppò questo
straordinario talento già durante i suoi anni di formazione e, nel corso della
sua carriera, continuò a perfezionare le tecniche che impiegava, come la
litografia, la xilografia e la mezzatinta, con “instancabile entusiasmo”, nonostante,
come lui stesso ammise, non riuscisse mai a padroneggiarle completamente.
L’aspetto tecnico della sua arte, per quanto complesso, rappresentava solo un
mezzo per raggiungere scopi molto più alti: la rappresentazione di “sogni, idee
o problemi” che spingessero chiunque li guardasse a riflettere.
Escher trascorse molti anni in
Italia, un periodo decisivo per il suo sviluppo artistico.
I paesaggi italiani, le
architetture antiche e le città medievali lo ispirarono profondamente, come
testimoniano molte delle sue opere che esplorano l’interazione tra forma e
spazio, realtà e illusione.
È in questo periodo che comincia
a sviluppare i temi che lo renderanno famoso in tutto il mondo: la
manipolazione della prospettiva, gli spazi infiniti e i paradossi visivi.
Le sue opere sono il frutto di
un’intuizione acuta e di un interesse profondo per i teoremi geometrici e le
riflessioni matematiche, come dimostrano capolavori quali “Relatività” e
“Mani che disegnano”, che sfidano le leggi della fisica e la logica
ordinaria.
Tuttavia, Escher non si limitò
mai alla pura speculazione matematica. Le sue opere sono anche il risultato di
una profonda osservazione della realtà quotidiana e dei suoi meccanismi.
I suoi studi sui cicli, i pattern
ripetitivi e le trasformazioni graduali di forme e figure si inseriscono in un
filone di ricerca artistica che tenta di esplorare l’ordine nascosto dietro il
caos apparente della natura.
Nonostante Escher non sia stato
immediatamente riconosciuto dalla critica d’arte del suo tempo, il suo lavoro
ha avuto un impatto duraturo e ha influenzato diversi campi, tra cui il design,
la pubblicità e la cultura pop. Le sue immagini sono state utilizzate per
poster, copertine di libri e addirittura album musicali, portando la sua arte a
un vasto pubblico. La sua capacità di creare mondi paralleli, dove le leggi
della fisica sembrano essere sospese, lo ha reso una figura di culto anche nel
mondo contemporaneo.
Ad Asti, la mostra “Escher”,
allestita a Palazzo Mazzetti, offre un’occasione unica per scoprire
l’intero percorso artistico del maestro olandese.
Con oltre 100 opere esposte,
video, sale immersive e approfondimenti didattici, l’esposizione esplora le
tappe fondamentali della carriera di Escher: dagli esordi ai viaggi in Italia,
fino all’elaborazione dei temi e delle tecniche che lo hanno reso un artista
inimitabile. La mostra non si limita a esporre alcune delle sue opere più
famose, ma offre anche uno sguardo dettagliato sui processi creativi che hanno
portato alla loro realizzazione.
Escher ha saputo unire, come
pochi altri artisti, l’immaginario fantastico e il rigore della scienza,
creando opere che sono diventate veri e propri enigmi visivi. La sua arte
continua a stupire e a ispirare, sfidando chiunque la osservi a guardare oltre
la superficie e a interrogarsi sui meccanismi della realtà e della percezione.
Come lui stesso disse, “L’illusione è soggettiva, e più importante del
mezzo con cui è creata” – un principio che ha guidato tutta la sua
carriera e che risuona ancora oggi, nella mente di chiunque si trovi di fronte
a una sua opera.
Vale una gita ad ASTI !
Scopri i Musei di Asti: Otto
siti, una sola anima, quella Astigiana.
MUSEI di ASTI: scopri Asti ed i suoi musei
a due passi dalle Langhe
Un percorso museale che parla
di Asti e ne rivela il suo DNA: un sommerso di origine romana che ci
porta alla scoperta della sua fondazione, palazzi e musei che raccontano della
città attraverso la vita dei suoi personaggi più illustri, la
Cripta e il Battistero, testimonianze della grande tradizione medievale, e poi
su fin alla Torre che svetta sulla città e i suoi colli.
Un percorso perfettamente
incastonato nella ricchezza di un territorio accogliente e
imperdibile, come la sua gente, i suoi sapori e la sua cultura.
PS: con 10 Euro si possono visitare tutti gli 8 siti!
Nessun commento:
Posta un commento