La Conca di Viarenna (o di
Via Arena, detta anche - Conca
del Naviglio - Google Maps) è una conca di navigazione, ora in secca,
situata in via Conca del Naviglio a Milano, costruita dalla Veneranda
Fabbrica del Duomo tra il 1551 e il 1558 in sostituzione della precedente
e omonima conca realizzata nel 1438, che venne demolita durante i lavori di
costruzione delle mura spagnole di Milano.
La prima versione faceva parte del
sistema di Navigli progettato da Leonardo da Vinci per ovviare al problema del
dislivello dei terreni e per rendere così possibile la navigazione dalla
Valtellina fino a Milano e all'interno della città stessa.
In particolare, la Conca di Viarenna era situata lungo il Naviglio Vallone e serviva per superare il dislivello di circa due metri che esisteva tra la Cerchia dei Navigli e la Darsena di Porta Ticinese, ovvero tra l'immissario e la foce del Naviglio Vallone.
La Conca di Viarenna fu la prima conca di
navigazione costruita in Europa.
La Conca di Viarenna quando era ancora in funzione in un'immagine di fine XIX secolo
Il Naviglio Vallone fu realizzato tra il 1438 e il 1439 su volere di Filippo Maria Visconti per facilitare la costruzione del Duomo di Milano, interamente ricoperto di marmo di Candoglia; In Naviglio era quindi attraversato, tra l'altro, anche dai barconi provenienti dal Lago Maggiore, dove si trovavano le cave di questo materiale da costruzione.
Queste imbarcazioni, quando uscivano dal Lago Maggiore, imboccavano il fiume Ticino, poi il Naviglio Grande, il laghetto di Sant'Eustorgio (bacino artificiale che avrebbe poi dato origine, dopo l'ampliamento che subì nel XVII secolo, alla Darsena di Porta Ticinese), il Naviglio Vallone, la Cerchia dei Navigli e infine attraccavano al laghetto di Santo Stefano, che era situato nei pressi del cantiere del Duomo.
Il Naviglio Vallone è stato
completamente interrato contestualmente agli analoghi lavori di chiusura
della Cerchia dei Navigli, ovvero tra il 1929 e il 1930, per necessità
viabilistiche ed soprattutto igieniche, in conseguenza degli scarichi abusivi
degli immobili costeggianti i canali, che finivano nella Cerchia dei Navigli
anziché nella rete fognaria.
Venne così interrotta la via d’acqua
che alimentava la Conca di Viarenna ed quindi è rimasta in secca.
Particolare del decreto ducale posto sull'edicola presente in una delle estremità della Conca di Viarenna che garantiva l'esenzione dal dazio alle imbarcazioni che trasportavano i marmi che servivano per la costruzione del Duomo di Milano
A una delle estremità della conca
è stata ricollocata l'edicola, originariamente situata su uno
dei suoi lati, che riporta il decreto ducale del 1497 (inciso su una lapide
di marmo di Candoglia) che esentava dal pedaggio e
dal dazio i barconi destinati al trasporto dei
materiali per la costruzione del Duomo.
Su tutti i marmi che provenienti
da Candoglia veniva incisa la scritta A.U.F.O. e cioè dal latino "Ad Usum
Fabricae Opus", ovvero "ad uso della fabbrica", cioè destinato
alla Veneranda Fabbrica del Duomo di
Milano. Da cui è poi derivato il modo di dire "a
uffa" oppure "a ufo", che significa "gratis",
"senza pagare", e da qui l'origine dell'espressione mangiare "a
ufo".
Nella parte superiore è presente
uno stemma troncato (cioè diviso verticalmente) che mostra le armi del
duca Ludovico il Moro e della moglie Beatrice
d'Este: si tratta dello stesso stemma raffigurato sopra il dipinto
dell'Ultima Cena di Leonardo da
Vinci.
Più in alto, l'emblema della
veneranda Fabbrica del Duomo con
l'immagine di Maria e l'antica facciata della cattedrale.
Con la copertura del Naviglio
interno, avvenuta verso la fine degli anni 20 del Novecento, si è interrotta la
via d’acqua e la conca risulta ora inutilizzata.
Alla prossima passeggiata sui Navigli vale la pena passarci.
Nessun commento:
Posta un commento