venerdì, luglio 12, 2024

                          

                         Due grandi Mostre

                             ( consigliate)





 Valerio Adami: Palazzo Reale dal 17 luglio al       22  settembre 2024










Gae Aulenti: Triennale fino al 12 gennaio 2025



lunedì, giugno 10, 2024

          Casa mia casa tua. Che differenza c'è?

                          Domani 11 giugno al Parco Borghetto


Nell’ambito del progetto “Villaggio Dei Giovani” a cura dell’ Oratorio San Francesco e Amministrazione comunale, in collaborazione con Florence (Associazione di volontariato) e  Giovanni Moretti (pittore palazzolese, nominato  “Ambasciatore dei Sogni" dalla Repubblica di Montmartre, iscritto all’associazione culturale “Restare Umani”) si terrà un incontro con gli adolescenti il giorno 11.06.24 con  il seguente programma:

Ore 14,00: visita guidata nel parco Borghetto, a cura di Giovanni Moretti, per informazioni sulla storia del parco

Ore 14,30: breve informazione da parte dell’Associazione Florence sull’attività di volontariato che si svolge nel parco

Ore 14,35 - 15,25 (circa): attività pratica per le/gli adolescenti inerente piccola manutenzione/pulizia nel parco

Ore 15,30 - 16,10 (circa): informazioni “archeologia sul nostro territorio” presso lo studio e a cura di Giovanni Moretti

 Ore 16,15: visita alla mostra “permanente di Giovanni Moretti” presso caveau Unipol

 Ore 16,45 (circa): fine attività.

 

Alcune foto illustrative del percorso:


                                dependance il camino 


                                 hydria bronzea


                                esposizione di G.Moretti presso Unipol

giovedì, giugno 06, 2024

Libro: DELFINI, VESSILLI, CANNONATE di Eraldo Affinati

 

Cosa vuol dire essere adolescenti? Dove trovare gli amici? Come dobbiamo pensare agli antenati? Quante potrebbero essere le forme del coraggio? Perché non possiamo fare a meno di riflettere su Dio o sulla sua assenza? Cos’è l’esilio?

In che modo interpretare la famiglia?

 

Sono domande universali che rappresentano tappe spirituali per diventare finalmente adulti o restare eternamente bambini.

In Delfini, vessilli, cannonate, autobiografia letteraria, titolo ricavato da un verso di Giorgos Seferis, Eraldo Affinati costruisce un libro che è al tempo stesso una mappa interiore scandita da ventuno sezioni tematiche. Una meditazione sull’esistenza umana, una riflessione sul senso attribuibile oggi alla lettura e alla scrittura. Per far avvicinare la letteratura ai ragazzi.


Grandi romanzieri, poeti classici e contemporanei popolano le sue pagine, alla maniera di compagni segreti e stelle polari, portando con sé nuovi interrogativi: dove ci trascinano le guerre? Come possiamo pensare l’Italia? Cos’è la vera libertà? Perché le macerie ci parlano? Chi è la madre? A quale memoria dobbiamo credere? Fino a che punto siamo disposti ad abbracciare nostro padre?


La letteratura diventa carne viva e bussola insostituibile, ancorché fracassata dalla nuova dimensione digitale, per orientarci nel vuoto.

Grazie alle opere, tracce luminose da seguire, possiamo ancora tentare di rispondere alle richieste estreme: quelle della responsabilità da esercitare nella Storia, della rivoluzione a cui non dovremmo mai rinunciare, della sapienza da ricercare comunque, della scuola da inventare sempre, della senilità da vivere, del tempo da affrontare.

 

Alla didattica e alla produzione letteraria, Eraldo Affinati, affianca un’intensa attività di conferenziere e formatore. Nel 2008 insieme alla moglie, Anna Luce Lenzi, ha fondato la Scuola Penny Wirton per l’insegnamento gratuito della lingua italiana ai migranti.

 

Un ‘intervista all’autore al seguente link: Eraldo Affinati "Delfini, vessilli, cannonate" | il posto delle parole


Le scuole Penny Wirton, geniale intuizione di Eraldo Affinati, e di sua moglie Anna Luce Lenzi, sono ormai più di 60, germinate senza strombazzamenti e senza finanziamenti, ma su una potente onda di vero volontariato, quello di tanti (migliaia) insegnanti in pensione oppure con ancora qualche ora libera dalle incombenze anche burocratiche della scuola italiana, e di migliaia di ragazzi, volontari o inseriti in percorsi di PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento).

Una mission chiara, semplice: insegnare gratuitamente italiano ai migranti.

Penny Wirton (scuolapennywirton.it)

 

 


martedì, giugno 04, 2024

GIGLIOLA STAFFILANI: una matematica italiana membro dell’Accademia delle Scienze USA

 


Tutto inizia a Villa Rosa di Martinsicuro, in provincia di Teramo in Abruzzo, nel marzo 1966.

“I miei genitori lavoravano in campagna” racconta Gigliola Staffilani, la scienziata migliore al mondo, come è stata da molti definita. Lo dice con orgoglio e grande affetto. Perde il padre a 10 anni e cresce tra l’amore della mamma e del fratello maggiore. Ha talento la bambina, ama la matematica, risolve i problemi e “lo so da sola quando è giusta la soluzione, non me lo deve dire nessuno”. Poi, al liceo scientifico di San Benedetto del Tronto incontra il professor Illuminati che intuisce le potenzialità della sua alunna. Il docente vede lontano e convince la famiglia che lei deve proseguire gli studi, deve andare all’Università. La sostiene, crede in lei. E così, Gigliola arriva a Bologna. Arrivano la laurea, poi il dottorato negli Stati Uniti.

E' assistente a Stanford e a Princeton, entra al Massachusetts Institute of Technology (MIT), una delle più importanti università per la ricerca. Anche negli Stati Uniti, la matematica italiana incontra un professore, Paul Sally, che crede nelle sue potenzialità e l’aiuta con la borsa di studio a Chicago.

Una carriera costruita passo dopo passo che, però, le ha lasciato spazio per una famiglia. Marito di origine polacca, anche lui matematico, due figli gemelli, un maschio e una femmina. Una passione per la maratona alimentata dalla corsa mattutina che non manca mai.

E così, è arrivata la nomina a “Full Professor",  prima italiana e seconda donna nella storia dell’ateneo americano a riceverla. Non solo: arriva anche l’elezione a membro dell’Accademia delle Scienze americane. Un’incoronazione, praticamente, nel suo campo.

I successi non hanno però cambiato il suo approccio alla vita, che può sempre presentare un “problema” da risolvere e Gigliola Staffilani è pronta a risolverlo. Ha ancora dentro di sé la passione della bambina delle elementari che si cimentava con i conti, con le equazioni.

Adesso che è sul tetto del mondo ancora pensa a obiettivi da raggiungere.

Anche se, confida, pensa alla pensione e a quando tornerà nella sua terra. Con il marito hanno comperato una casa in un paese vicino a dove è nata, tra le colline e il mare Adriatico. Ci sono gli olivi e tanto spazio per le corse mattutine o per i giri in bici. Le radici profonde sono lì  e come diceva Ennio Flaiano :” Bisogna prenderci come siamo, gente rimasta di confine (a quale stato o nazione? O, forse, a quale tempo?) – con una sola morale: il Lavoro. E con le nostre Madonne vestite a lutto e le sette spade dei sette dolori ben confitte nel seno. Amico, dell’Abruzzo conosco poco, quel poco che ho nel sangue”.

Questa è una storia che racconta la passione, il merito, di una famiglia unita e parla di una scuola che sa riconoscere l’eccellenza, la accompagna, la valorizza e la sostiene. 

Parla di una società aperta, con tutti i problemi culturali e sociali dell’Italia degli anni 70/80, che guarda al futuro e che non ha paura dei cambiamenti.

domenica, giugno 02, 2024

ANPI Paderno Dugnano: i PERCORSI della MEMORIA


Nei giorni scorsi è stato premiato un interessante progetto sviluppato dai RAGAZZI delle classi Terze degli istituti secondari di Primo Grado.

Il progetto prevedeva varie fasi:

·     In primo luogo, LA STORIA SIAMO NOI: uno studio della storia relativa alla nascita e allo sviluppo del fascismo e alla Liberazione in Italia e nel nostro territorio, con anche una ricerca di testimonianze locali.

·   In secondo luogo, I PERCORSI DELLA MEMORIA: individuazione di fatti, luoghi, accadimenti, memorie e monumenti di Paderno Dugnano che sono identificati attraverso un QR CODE in città, lungo un percorso ben definito in zona quadrilatero.

Domenica 2 Giugno 2024, in occasione della Festa della Repubblica Italiana, che lo ricordiamo, esiste grazie alla Resistenza, al Referendum Monarchia/Repubblica e al lavoro delle donne e degli uomini della Costituente che ha portato alla nostra bella Costituzione, i PERCORSI della MEMORIA sono stati presentati da ANPI ai Cittadini di Paderno Dugnano.

Alcune di queste tappe sono state ripercorse ed illustrate.

Per maggiori dettagli sul progetto consultate il sito ANPI PADERNO DUGNANO  (https://anpipadernodugnano.blogspot.com/ ) dove sono stati raccolti per Paderno Dugnano i risultati delle ricerche, le schede relative ai Partigiani, i percorsi definiti ed interattivi, la mappa degli alberi del Parco della Memoria di Via Sibbelius, e molto altro.

GRAZIE RAGAZZI, proprio un bel lavoro!











 

giovedì, maggio 30, 2024

           Camminata contro la guerra

                    7 giugno 2024 

               Castellazzo di Bollate


Dal Notiziario del 28 Maggio rilanciamo questa iniziativa poco conosciuta ma dal grande fascino. Vi si ricorda la grande guerra con i suoi orrori, la presenza di E.Hemingway che ne narrò in uno dei suoi 49 racconti e il lavoro di ricostruzione storica  e letteraria che ha prodotto due libri che consiglio: "La fabbrica dimenticata" e "la fabbrica delle ragazze". 


Si terrà venerdì 7 giugno la camminata per non dimenticare lo l’esplosione nella fabbrica di munizioni Sutter & Thévenot, avvenuto nel 1918 a Castellazzo di Bollate. Un evento ben raccontato anche dal libro “La fabbrica dimenticata”, riedito da Anthelios e dal Comune di Bollate in occasione della mostra tenutasi nel 2018.


Come lo scorso anno, la passeggiata partirà da via San Pietro (parcheggio della stazione di Bollate Nord, ritrovo ore 17,45) e il percorso sarà scandito da alcune tappe in cui verranno letti brani tratti dal romanzo “La fabbrica delle ragazze” di Ilaria Rossetti. L’obiettivo è far rivivere attraverso le pagine del libro, i luoghi che furono teatro della tragedia, in ricordo di tante giovani vite spezzate. L’arrivo alla cabina elettrica, unico manufatto dell’epoca rimasto presente sul luogo e testimone dei fatti, concluderà l’iniziativa, con l’intervento dell’Assessora alla Cultura e Pace.
Un invito non solo alla sensibilizzazione su temi importanti come il lavoro e il ruolo civile e sociale delle donne, ma soprattutto al ricordo delle 59 vittime, per la maggior parte donne, che persero la vita durante lo scoppio della fabbrica di munizioni in pieno periodo bellico. 

Un evento catastrofico che vide tra i soccorritori anche il romanziere americano, premio Nobel, Hemingway.
Ernest Hemingway, allora diciannovenne volontario della Croce Rossa, dove presta servizio come autista di ambulanze, proprio quel giorno arriva in treno da Parigi a Milano. Nel primo pomeriggio viene chiamato immediatamente e inviato sul luogo del disastro per prestare soccorso. La vista dei corpi di donne dilaniati dall’esplosione diventa per Hemingway un ricordo impossibile da dimenticare. Quattordici anni dopo dedica all’incidente il racconto Una storia naturale dei morti, inserito nel volume “I quarantanove racconti” pubblicato per la prima volta a New York nel 1938.

7 giugno 1918: esplosione nella fabbrica di munizioni a Bollate, 59 morti, in maggioranza donne 


“La ricorrenza del 7 giugno è importantissima per la nostra comunità – dice l’Assessora alla Cultura e Pace – perché ci riporta a riflettere su temi da sempre urgenti e universali come la Pace e il ruolo fondamentale delle donne nella società civile e nel lavoro. Accanto a questi, la tragedia del polverificio ci impone la responsabilità di tenere viva la memoria storica, intesa come valore fondante per la costruzione di una società equa e pacifica, rendendoci inoltre cittadini consapevoli della storia del nostro territorio. Ringrazio come sempre la Fondazione Augusto Rancilio per la cura e l’attenzione che riserva ad un luogo così caro per la nostra Storia”