Clarice Lispector ha scritto romanzi, racconti e saggi, ed è
considerata una delle scrittrici brasiliane più importanti del XX secolo nonché
la più importante scrittrice ebrea dai tempi di Franz Kafka.
Le sue opere abbondano di scene di semplice quotidianità e di trame psicologiche: una delle sue principali caratteristiche è l'epifania di personaggi comuni durante una normale scena quotidiana.
Nata in Ucraina da una famiglia ebrea russa e naturalizzata brasiliana, all'età di due anni fu costretta ad emigrare in Brasile a causa della persecuzione degli ebrei durante la Guerra civile. La scrittrice dirà di non avere alcun legame con l'Ucraina: "Su quella terra non ho letteralmente mai messo piede: mi hanno portata in braccio". È cresciuta a Recife, dove sua madre morì quando lei aveva nove anni. Durante gli anni dell'adolescenza la famiglia si trasferì a Rio de Janeiro.
Mentre studiava legge all'Università
Federale di Rio de Janeiro, iniziò a pubblicare i suoi primi articoli
giornalistici e racconti, e conobbe presto la fama, all'età di 23 anni, con la
pubblicazione del suo primo romanzo, Vicino al cuore selvaggio, scritto
sotto forma di monologo interiore.
Lasciò il Brasile nel 1944, dopo
il suo matrimonio con un diplomatico brasiliano, e trascorse circa quindici
anni in Europa e negli Stati Uniti.
Dopo il ritorno a Rio de Janeiro
nel 1959 iniziò a produrre le sue opere più famose, tra cui il libro di
racconti Legami famigliari, il grande romanzo mistico La
passione secondo G.H.
e quello che è probabilmente il
suo capolavoro, Acqua viva.
Lo stile di Clarice Lispector
va oltre qualsiasi tentativo di definizione.
Rimasta ferita in un incidente
nel 1966, ha trascorso gli ultimi dieci anni della sua vita scrivendo e
pubblicando regolarmente romanzi e racconti fino alla sua morte, avvenuta nel
1977 all'età di 57 anni.
È stata oggetto di numerosi studi, e i riferimenti a lei e alla sua opera sono comuni nella letteratura e nella musica brasiliana.
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