venerdì, dicembre 20, 2024

Le assicurazioni sanitarie negli Stati Uniti

 

Traduzione: assistenza sanitaria, non cura della ricchezza

Tratto da Zafferano News

Mediamente i CEO (Chief Executive Officer o Amministratore Delegato) non godono di ottima reputazione tra il popolo: pochi sono illuminati e portano l’azienda a crescere, molti sono solo attenti a tagliare i costi fino ad asfissiare la propria azienda e a licenziare i lavoratori, tanti sono pieni di sé e trattano male i dipendenti.

Nella maggior parte dei casi, tuttavia, le loro aziende esistono per il bene della società, arricchendola di prodotti e servizi; quindi, seppur il CEO ricordi il Massimo Direttore Imperiale di Fantozzi, si tollera.

Nel caso di Brian Thompson invece, abbiamo a che fare con un CEO "cattivo", perché con la sua azienda non fa il bene della società.

Brian Thompson, è il cinquantenne padre di famiglia, freddato a New York da un assassino che ha lasciato a terra bossoli con le tre parole chiave delle assicurazioni sanitarie americane:

deny (nega), defend (giustifica), depose (testimonia).

Quando sei malato e l’assicurazione americana non vuole autorizzare un trattamento o rifiuta il rimborso, usa proprio queste tre parole, che oggi sono gridate in piazza da chi protesta contro l’avarizia e crudeltà di queste aziende.

La United Healthcare dove Brian Thompson comandava è la peggiore dell’industria, rifiutando il 32% delle richieste di rimborso.

Nota importante: in nessun caso un medico o ospedale rifiuta la cura del paziente, per fortuna il giuramento d’Ippocrate regge ancora, ma quasi 70.000 persone l’anno vanno in bancarotta per questi rifiuti, e insieme a loro soffrono le persone coinvolte dalle chiusure delle piccole aziende a conduzione famigliare.

Se avete la fortuna di avere un buon impiego, l’azienda paga $25-30.000 l’anno per la vostra salute, e voi ne mettete altri $2-5.000 di tasca vostra: sono comunque soldi.

Anche in questo caso ottimale, fate conto di dover litigare con l’assicurazione ogni cinque o sei rimborsi. Si attaccano a tutto, dagli errori nel seguire la loro burocrazia bizantina, al non condividere la diagnosi del vostro medico, a chiedervi di comprare un medicinale diverso o andare da un’altra parte per le analisi.

Questo produce due effetti logici: 

Nei casi banali, non riconoscono per esempio il pagamento di una terza detartrasi (ablazione del tartaro o pulizia dei denti) all’anno, visto che la cifra è minima e vuoi evitare di litigare, paghi di tasca tua. E loro si arricchiscono.

Nei casi seri, non riconoscono il pagamento di $96.000 per un ciclo di chemio; litighi e ti stressi oltre misura per farlo, e alla fine accendi un mutuo. Loro continuano ad arricchirsi e tu muori prima del dovuto.

Se non avete la fortuna di un’azienda che paga il premio assicurativo, è peggio. Innanzitutto, siete inclini a saltare controlli periodici, trovandovi quindi a diagnosi ormai importanti, ad uno stadio avanzato; quando finalmente decidete di farvi curare, l’assicurazione ospedaliera vi insegue come una tigre del Bengala, affamata.

Quanti negozianti ed artigiani perdono la propria azienda nelle grinfie assicurative? 
Le assicurazioni si arricchiscono, i piccoli imprenditori falliscono e muoiono prima del dovuto.

L’American Journal of Public Health stima attorno ai 44.000 le morti indotte da questi problemi con l’assicurazione sanitaria, più di quanti muoiono negli USA in incidenti stradali e poco meno in sparatorie.

Anne Case e Angus Deaton, Nobel per l’Economia nel 2015, hanno studiato a fondo questo fenomeno nefasto, arrivando a quantificare anche i morti per disperazione successiva, quelli che dopo aver perso contro l’assicurazione sono andati in overdose, alcolismo o suicidati: 158.000 americani all’anno.

Il loro libro: “Morti per disperazione e il futuro del capitalismo”.

La salute americana è passata dal valere     il 5% del PIL degli anni ’60          al 19% ad oggi.

Solo la difesa spreca di più, ma in quel caso a morire sono i disgraziati dall’altra parte dell’oceano, mentre in questo caso sono i cittadini americani.

Quando in Italia vediamo che gli americani spendono il doppio e vivono dieci anni in meno degli europei, buona parte della colpa la possiamo dare a queste aziende che fanno il male della società, guidate da CEO pagati decine di milioni di dollari l’anno.

Ovviamente non è sparando al CEO cattivo che si risolve il problema, e questo assassino dev’essere portato di fronte alla giustizia e giudicato come tutti i criminali.

Ma in Italia siamo ancora in tempo! 
  • Ad evitare di finire nelle grinfie delle Assicurazioni private
  • A risollevare le sorti della Sanità Pubblica
  • Ad evitare di gettare nel caos la Sanità Italiana smembrandola in in mille rivoli legislativi come prevede l'autonomia regionale differenziata, per la quale, nella primavera 2024, dovremo decidere con un Referendum

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