Smettiamola
di giudicare
Viviamo
in una società performante e individualista, dove la fragilità è una colpa
e il dialogo e la comprensione sono azioni difficili, perché richiedono uno
spostamento verso le altre persone.
Questa
frustrazione i ragazzi e le ragazze molto spesso la esprimono in Rete, dove
danno riconoscimento al loro dolore, per dar conto della solitudine e per
annebbiare il sentire distonico che li pervade.
L’adulto,
i genitori, la famiglia devono mettersi in relazione per comprendere, per
dar voce al loro sentire, per far capire che possono esprimersi senza
essere giudicati e soppesati ma accolti e supportati anche in quegli eventi
che spaventano.
E se
noi adulti siamo spaventati, come possono stare i nostri ragazzi e le
nostre ragazze? Dobbiamo imparare a stare con noi stessi, a gestire le
relazioni, anche quando ci sono conflitti. Dobbiamo imparare a costruire
relazioni basate sull’identificazione dell’altro, sulla comprensione e non
sulle dinamiche di ragione o potere.
La
sfida delle famiglie
I genitori devono lavorare
sulla comunicazione, sull’espressione e la declinazione delle emozioni:
devono saper riconoscere le identità dei figli e delle figlie che hanno
dinanzi, non quelli che si aspettavano o che avrebbero soddisfatto le loro
aspettative.
Devono essere pronti a
gestire quelle identità, ma soprattutto a reggere il conflitto, la
delusione ed il senso di inadeguatezza, accogliendo, a volte, anche con una
presenza silente quel fragore emotivo dell’essere adolescente oggi.
Essere genitori di un/una
adolescente non è semplice, è importante riuscire a stabilire un nuovo
equilibrio tra il bisogno di autonomia da un lato e la normale dipendenza
dall’altro. In una situazione simile è comune trovarsi di fronte a un
continuo allontanarsi e riavvicinarsi.
Porre le domande giuste e
magari scomode che permettono l’affermazione della rabbia e del dolore
nella comunicazione è un imprescindibile azione per una crescita sana.
L’autorevolezza e la
solidità delle figure genitoriali sono una risorsa preziosa per
l’adolescente. Questi dovrebbero avere sia delle regole da rispettare che
la sensazione che gli adulti abbiano fiducia in loro e gli diano
progressivamente autonomia.
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