domenica, gennaio 05, 2025

MOSTRE: Cristina Roccati - La donna che osò studiare fisica – a Rovigo. Ingresso gratuito.

 

Su suggerimento di Elisabetta Varisco Rigolin volentieri pubblichiamo il seguente articolo

Scopri la sua straordinaria storia nella mostra "Cristina Roccati. La donna che osò studiare fisica" a Palazzo Roncale, Rovigo, dal 6 dicembre 2024 al 21 aprile 2025.

Palazzo Roncale – Mostra Crisitina Roccati

Cristina Roccati rappresenta un esempio straordinario di emancipazione culturale e intellettuale. La sua vicenda personale e accademica è un viaggio affascinante attraverso le lotte e le conquiste delle donne del Settecento.

La mostra è un tributo alla sua eredità, un invito a riflettere sulle barriere che ha infranto e un’opportunità per esplorare l’impatto profondo che la sua figura ha lasciato nella storia della cultura e della scienza italiana.

Cristina Roccati, nota anche con lo pseudonimo di Aganice Aretusiana (Rovigo, 24 ottobre 1732 – Rovigo, 16 marzo 1797), è stata una fisica e poetessa italiana; il suo talento la portò, nel 1751, a diventare la terza donna laureata al mondo all’Università di Bologna, aprendo la strada a generazioni di scienziate.

Oggi, il suo nome continua a brillare tra le stelle: l'ESA (European Space Agency) ha deciso di intitolarle uno dei telescopi del progetto PLATO, che ha l’obiettivo di cercare pianeti simili alla Terra.

Cristina Roccati nacque da Giovan Battista e Antonia Campo, che appartenevano a una famiglia benestante di Rovigo.

Roccati studiò lettere classiche con Pietro Bertaglia di Arquà, poi rettore del seminario di Rovigo, e all'età di 15 anni ricevette i primi riconoscimenti dall'Accademia dei Concordi per le sue poesie.

Nel 1747 i genitori le concessero il permesso di studiare Filosofia naturale all'Università di Bologna sotto la tutela del Bertaglia e in quello stesso anno vi venne ammessa come prima studentessa non bolognese.

Studiò letteratura, logica, metafisica, moralità, meteorologia e astronomia, ma concentrò gran parte dei suoi sforzi sulla fisica e sulle scienze naturali.

A Bologna fu premiata per le sue poesie e i suoi sonetti, così come era successo a Rovigo.

Divenne membro dell'Accademia dei Concordi di Rovigo (1749), dell'Accademia degli Apatisti di Firenze e dell'Accademia letteraria di Pistoia nel 1750, dell'Accademia nell'Arcadia di Roma, con lo pseudonimo di Aganice Aretusiana, dell'Accademia degli Ardenti di Bologna e dei Ricovrati a Padova nel 1753, e nel 1754, in quella degli Agiati di Rovereto.

Il 5 maggio 1751, in un periodo in cui le opportunità di istruzione superiore venivano spesso negate alle donne, Cristina Roccati, considerata un prodigio, si laureò in Filosofia diventando, secondo Wertheim, "la terza donna in assoluto a ottenere un titolo accademico".

Proseguì gli studi presso l'Università di Padova concentrandosi sulla fisica newtoniana, sul greco e sull'ebraico, pur continuando a coltivare i suoi interessi letterari e comporre nuovi versi.

A partire dal 1751, fu insegnante di Fisica presso l'Accademia dei Concordi di Rovigo (dove insegnò almeno fino al 1777).

Nel 1752, la sua famiglia cadde in rovina finanziaria costringendola a interrompere gli studi a Padova.

All'Accademia dei Concordi di Rovigo, di cui fu eletta presidente nel 1754, Roccati tenne corsi serali di fisica newtoniana per altri membri. 

Cristina Roccati morì a Rovigo il 16 marzo 1797.

Dalla lettura delle sue lezioni, di cui solo 51 sono state ritrovate, emerge una passione per la divulgazione e la ricerca.

Affiora inoltre un quadro piuttosto definito della sua propensione: rifiuta l’aristotelismo, si esprime in termini decisamente copernicani e galileiani.

I cardini fondamentali della sua preparazione e delle sue convinzioni si radicano nell’opera newtoniana e nella produzione scientifica del tempo. Ben trattate risultano le nozioni naturalistiche, in particolare quelle chimiche e geodetiche.

Roccati Cristina — Scienza a due voci 


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