I volontari di Non Uno Di Meno, che da qualche settimana tengono un Corso di Alfabetizzazione di Italiano alla Scuola Gramsci a supporto dei ragazzi stranieri arrivati da poco tempo in Italia, sono stati invitati alla rappresentazione organizzata per la Giornata Contro la Violenza sulla Donna
Il 25 novembre è la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
L’obiettivo, da quando l’Onu la
istituì nel 1999, è quindi “l’eliminazione”.
L’eliminazione dalle giornate
delle donne di tutto il mondo della paura di essere picchiate e uccise,
sottomesse e sottovalutate, non rispettate nella propria identità e
libertà.
La violenza è fisica,
psicologica, economica: è pervasiva, si infila nel linguaggio, nelle
consuetudini, nell’inerzia dei privilegi che diventano “norma”, nelle case e
negli uffici, lungo le strade, nei conti in banca.
In una parola, la
violenza di genere è strutturale.
Non un’emergenza, non un’onda
anomala che passa e magari non torna più.
I dati, anche quelli italiani, ci
dicono – ci gridano – che torna. Puntuale e feroce.
Nel nostro Paese diminuiscono gli
omicidi, non i femminicidi.
Che cosa possiamo fare allora quando si alza la marea? Molte cose.
Per esempio educare ragazzi e
ragazze a comprendere e gestire in modo adeguato il fenomeno…
Uno spettacolo molto bello, in
cui ragazze e ragazzi hanno potuto esprimere le loro competenze, cantando,
ballando, recitando, suonando, disegnando.
BRAVI DAVVERO!
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