martedì, novembre 25, 2025

Inaugurata la mostra "Contro la violenza economica di genere" presso la sede SPI -CGIL di Paderno Dugnano

 
Alla presenza della Sindaca Anna Varisco, si è inaugurata ieri la mostra " Contro la violenza economica di genere" curata dal Coordinamento Donne SPI-CGIL presso la sedere della Camera del Lavoro di Paderno Dugnano, in via Roma 68.
La mostra sarà visitabile sino al 19 dicembre dal Lunedì al Venerdì, dalle 9.00 alle 17.00

La violenza contro le donne assume diverse forme
alcune più evidenti come la violenza fisica
altre meno evidenti, come la violenza economica.

La violenza fisica può assumere livelli via via più gravi, ne sono stati descritti 30 gradi, fino ad arrivare a quello estremo, il femminicidio. 


Nel 2025, sino all’8 novembre (data in cui NUDM aggiorna mensilmente l’elenco), sono state uccise 91 donne, ma nel frattempo, a questa orribile lista, se ne sono aggiunte altre … e in Lombardia se sono stati commessi circa il 30%....


Ma veniamo alla violenza economica: è il volto nascosto della violenza contro le donne, è difficile da riconoscere, è un fenomeno pervasivo e molto diffuso che si cela dietro comportamenti ancora culturalmente giustificati ed accettati dal fenomeno del patriarcato, e per questo difficile da rappresentare con dati puntuali.

Circa il 30 % delle donne dipendono economicamente dal partner o da un altro familiare.

Per questo la violenza economica si verifica più spesso nella sfera familiare e avviene quando vengono messi in atto comportamenti che impediscono e/o ostacolano la sua indipendenza economica, fino a controllare e a danneggiare la donna.

Ogni donna dovrebbe poter lavorare.

Ogni donna dovrebbe poter gestire i soldi che guadagna, senza chiedere il permesso a nessuno.

Perché gestire in autonomia le finanze è importante per rafforzare l’indipendenza e la sicurezza economica delle donne.

Se le donne non lavorano o sono sottoccupate, sottopagate o finanziariamente sfruttate (gender gap), la dipendenza economica nei confronti del marito o del compagno si può trasformare in una particolare forma di violenza psicologica, più subdola, perché meno visibile della violenza fisica o sessuale:

La violenza economica, che si realizza attraverso forme di controllo finanziario,  raggiunge circa il 30% tra le varie forme di violenza esercitata sulle donne.

Una donna che subisce una violenza economica è impedita od ostacolata all’accesso al reddito e ai conti familiari, alla ricerca e il mantenimento di un lavoro, a disporre di denaro proprio.

Il Report GENDER GLOBAL GAP misura annualmente lo stato attuale e l’evoluzione della parità di genere a livello mondiale, considerando 4 parametri chiave

  • Partecipazione e opportunità economiche,
  • Livello di istruzione,
  • Salute e sopravvivenza,
  • Emancipazione politica

Globalmente, su 147 paesi analizzati, l’Italia risulta al 87° posto !

Le donne sono più laureate e in genere più brave degli uomini, ma nel mondo del lavoro risultano meno pagate, almeno il 10% in meno (e il gap aumenta con inquadramenti più alti).

La violenza economica colpisce circa il 25% delle donne, arrivando persino al 40% in alcune regioni italiane. E’ un abuso meno evidente, che troppe volte passa inosservato e stenta ad essere percepito ma, non per questo, è meno grave degli altri.

Si tratta di una violenza meschina, nascosta, che può sfociare in violenza psicologica e spesso anche fisica.

Nella mostra vengono riportate Le BUONE REGOLE ( 11 ) da seguire per ridurre la DIPENDENZA ECONOMICA e contrastare la VIOLENZA ECONOMICA DI GENERE.

Consiglio a tutte /tutti di leggerle e di farle proprie


E’ necessario sensibilizzare e educare TUTTI ad un comportamento diverso, a un modo diverso di relazionarsi: delle donne, ma soprattutto degli uomini.

Perché questi reati, non dimentichiamolo mai, li compiono gli uomini!







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