“Su qualsisia argomento abbiamo le idee chiarissime. Poi ci
capita di dover uscire di casa per votare per qualcosa di importante e ci
asteniamo.
Vi chiedo: chi ha visto il film Paola Cortellesi ‘C’è ancora
domani?’ Quasi tutti fortunatamente. Era il 1946, l’Italia usciva da un periodo
che secondo qualcuno ha fatto ‘cose buone’, ma non fatevi fregare: non ha fatto
cose buone.
Quando fu scritta la Costituzione un senatore disse che le
donne non potevano giudicare anche per motivi fisiologici, ovvero il ciclo.
Adesso... non è vero, ma se anche fosse vero, voi uomini per non capire una
mazza che scusa avete?
E poi: da quando c’è la Democrazia noi donne finalmente
possiamo votare, schierarci, destra, sinistra, centro.
Ecco, la democrazia è come un condominio, spesso hai vicini
insopportabili, un casino, ma almeno non c’è un prepotente che decide per
tutti.
Anche non votare è una scelta, però è più una questione di principio, sotto la bandiera tricolore a volte sembra esserci un motto ‘Fatti i ca**i tuoi’, ma se te li fai sempre e comunque prima o poi qualcuno si farà i tuoi e deciderà al posto tuo: su cose piccole, medie e grandi.
Affermate che potete farlo, ne avete diritto.
In un mondo di conoscenti e di impiegati della democrazia, siate folli e siate amici”.
Grande Geppi
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