di Anna Granata
Fino ad oggi le cose sono andate
così: abbiamo trasmesso di madre in figlia, in maniera puntuale ed efficace, un
certo modello di donna, adatto a vivere in questo mondo e funzionale a crescere
senza inciampi.
Abbiamo educato le nostre bambine
al silenzio e al sorriso, alla prudenza e alla pazienza, contrastando vivacità,
moti di indipendenza e di ribellione.
Siamo state unite, agenzie
educative diverse, nella comune opera di fabbricazione di brave bambine, ottime
alunne, ragazze e giovani donne dotate di un certo grado di autonomia ma non
troppa.
È arrivato il tempo di cambiare
rotta: l'emancipazione delle donne e l'educazione delle ragazze sono due
processi congiunti. Non c'è una questione delle bambine, una questione delle
ragazze e una questione delle donne adulte, ma un'unica questione femminile che
è possibile affrontare solo insieme.
Urge un movimento trasformativo e
co-evolutivo che veda come protagoniste le figlie e le madri, le nonne e le
nipoti, le alunne e le insegnanti, le allenatrici e le educatrici.
Ragazze col portafogli siamo
tutte noi: donne di ieri, di oggi e di domani.
È nella relazione tra generazioni diverse che possiamo trovare la via per un modo diverso di essere donne in questa società. Finora abbiamo preparato bambine e ragazze ai modi del mondo: è arrivato il tempo di costruirne uno nuovo.
Anna Granata (PhD) è
professoressa associata presso il Dipartimento di Scienze umane per la
formazione “Riccardo Massa” dell’Università di Milano Bicocca, in
servizio dal primo marzo 2022 in seguito a trasferimento dall’Università
degli Studi di Torino.
Bibliografia
2019 - Teen immigration. La grande migrazione dei ragazzini
2019 - Culture vive. Saggi di filosofia e pedagogia delle relazioni interculturali
2018 - La ricerca dell'altro. Prospettive di pedagogia interculturale
2016 - Pedagogia delle diversità. Come sopravvivere un anno in una classe interculturale
2011 - Sono qui da una vita. Dialogo aperto con le seconde generazioni
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