domenica, settembre 22, 2024

APF - Festival dell’Umano 2024: Individuo e Società

 


L’evento annuale in cui tornare a discutere e interrogarsi sull’Essere Umano, sulla sua relazione con gli altri e sul senso dell’esistenza.

Dietro ogni idea di società e dietro ogni idea di futuro, c’è un’idea di uomo.

Uno spazio in cui l’Essere Umano, la sua identità e il suo rapporto con il mondo rappresentano la chiave di lettura della realtà. Il Festival è dedicato a tutti coloro che sono interessati a porsi le giuste domande, agli studenti e ai manager, agli imprenditori, alle eccellenze di oggi e di domani.

L’evento

L’edizione 2024 del Festival dell’Umano sarà dedicata al tema: Individuo e Società

L’evento si terrà il 12 ottobre 2024, online e in presenza (Ripa di Porta Ticinese 113, MilanoClicca qui per iscriverti.

Dietro ogni idea di società e dietro ogni idea di futuro, c’è un’idea di uomo.

Un incontro annuale in cui l’essere umano, la sua identità e il suo rapporto con il mondo rappresentano la chiave di lettura della realtà. Giunto alla IV edizione, il Festival dell’Umano è dedicato a tutti coloro che sono interessati a porsi le giuste domande, agli studenti, ai manager, agli imprenditori, alle eccellenze di oggi e di domani.

Andrea Pezzi Foundation – Fondazione Andrea Pezzi 

Visione storica

Nella società contemporanea, il concetto di leadership è cambiato in modo irreversibile. Non può più essere il carisma e la proiezione di un individuo verso il suo riferimento a spingere e stimolare l’evoluzione esistenziale. Il tempo dei Re o dei Padri Spirituali, dei Guru o dei più recenti motivatori carismatici di ogni sorta si è concluso con internet e con i social network. Viviamo nell’illusione di poter avere una opinione degna di nota e di poter infangare anche i migliori, sempre. Il concetto di individuo, nella sua accezione storica più suggestiva, non è più vendibile, non si può più parlare di umanesimo ricercandone il senso nella vita individuale di una persona, per quanto essa sia speciale o evoluta interiormente. Chi non coglie questo segno della “evoluzione culturale” farà fatica ad affermare una idea di uomo adeguata alle sfide di questo tempo.

Oggi l’essere umano non può più assurgere a verità illuminata senza capire che è la verità della vita ad usare l’essere umano e non viceversa. Bisogna superare l’idea del saggio e aprirsi all’idea di una saggezza che usa i saggi, l’idea viva di una cultura che viaggia nella storia umana e che si incarna di tempo in tempo negli attimi di vita di quei viventi che la sanno ospitare facendosi strumento per la sua rivelazione. L’essere umano come strumento e mediatore di un pensiero perenne, questo va affermato. La vocazione ad ordinarsi per farsi mezzo della creazione in atto, questo va stimolato.

Questa visione culturale supera l’idea dell’individuo come padrone della propria vita per portarlo a contatto con il senso di trascendenza che è requisito necessario per la affermazione di un umanesimo nuovo. Definiamo questo umanesimo “perenne”, per sottolineare quanto lo stimolo offerto dalla cultura digitale sia accolto in pieno nella volontà di evolvere e centrare ancora più profondamente il pensiero eternamente vivo, presente in tutti i grandi umanisti della storia. Queste persone meravigliose e straordinarie non servono più come rivelazione ma ci servono come esempio per una rivelazione che è possibile a tutti, a partire dalla necessaria umiltà del conoscersi.

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