Con 72 manifesti raccolti a
partire dal 1969 al 2004, la mostra dà un contributo diretto nel ricostruire gli
eventi che hanno portato alla situazione attuale del conflitto israelo-palestinese, rievocando momenti di vita e di lotta giovanile di molti padernesi.
I manifesti sono firmati da un’ampia
varietà di partiti e organizzazioni della sinistra istituzionale, formazioni
politiche extraparlamentari, associazioni di diverso orientamento ideologiche
religioso, universitari palestinesi in Italia, Al Fatah e OLP.
La mostra resterà aperta sino
al 21 marzo dalle ore 10.00 alle 12.00
Questo articolo è il primo di una serie che vuole
modestamente cercare di raggruppare i manifesti secondo filoni omogenei.
Il primo gruppo, verte sulla polemica nata dall’uso del
termine GENOCIDIO e che ha visto coinvolto anche ANPI, con la dimissione il 3
Marzo scorso del suo Presidente Roberto Cenati sostituito da Primo Minelli.
Nel manifesto del 1982 la parola GENOCIDIO compare nel
titolo, per passare a quello successivo dove la distruzione di interi quartieri
ridotti a deserti viene chiamata ‘pace’.
E per finire con la rappresentazione grafica dei 3.000 morti
del massacro nel campo di Tell al-Za’Tar che conteneva circa 30.000 profughi,
il 10%!
E oggi? Dal 7 ottobre 2023, a fronte di circa 1200 vittime Israeliane,
i Palestinesi morti sono circa 30.000 Palestinesi (di cui il 60% donne e bambini)
su una popolazione di Gaza di circa 2.000.000 di abitanti. Siamo arrivati all’1,5
%. Con la stessa proporzione, in Italia, con una popolazione di circa 60
milioni, ci sarebbero circa 400.000 vittime … 9 città della dimensione di
Paderno…
E per finire… uno video sconvolgente: "La
soluzione giusta" di Giulia Bosetti - RaiNews24 del 16 marzo 2024
Da Enciclopedia Treccani: Significato di GENOCIDIO www.treccani.it/enciclopedia/genocidio/
Termine usato per la prima volta nel 1915-16 in seguito allo sterminio
degli Armeni da parte dell’Impero Ottomano.
Entrato a far parte del linguaggio giuridico internazionale dopo lo
sterminio degli Ebrei da parte dei nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale
Il 9 dicembre 1948 l’Assemblea generale dell’ONU ha poi adottato una
convenzione che stabilisce la punizione del genocidio commesso sia in tempo di
guerra sia nei periodi di pace e qualifica come genocidio come: l’uccisione di
membri di un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso; le lesioni gravi
all’integrità fisica o mentale di membri del gruppo; la sottomissione del
gruppo a condizioni di esistenza che ne comportino la distruzione fisica,
totale o parziale; le misure tese a impedire nuove nascite in seno al gruppo,
quali l’aborto obbligatorio, la sterilizzazione, gli impedimenti al matrimonio
ecc.; il trasferimento forzato di minori da un gruppo all’altro.
Tale definizione è stata accolta nell’art. 6 dello Statuto della Corte
Penale Internazionale firmato a Roma il 17 luglio 1998.
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