Tra il 6 e 9 giugno i Cittadini
Europei andranno a votare per rinnovare il Parlamento Europeo (gli Italiani voteranno Sabato 8 e Domenica 9 giugno) e la domanda che un po' tutti ci
poniamo è:
Ci serve davvero l’Europa?
Non staremo perdendo tempo ed energie
dietro a un’idea ormai superata? Quella di oggi è la terra dei diritti
immaginata a Ventotene? Mentre l’Unione è sotto attacco da più parti, accusata
di essere una matrigna distante dai problemi reali dei cittadini, Emma Bonino e
Pier Virgilio Dastoli, protagonisti indiscussi del progetto europeista,
scelgono di intraprendere un viaggio nella memoria personale e collettiva che
ci riguarda tutti da vicino. Ripercorrono lotte e progressi, sconfitte e
conquiste, recuperano le tracce delle esistenze e delle aspirazioni di tante
donne e tanti uomini che si sono battuti per costruire e difendere questo
ideale. Invitano a prendere coscienza di quanto ancora resta da fare, senza
però commettere l’errore di dimenticare o, peggio, di gettare via, l’enorme
lavoro svolto finora.
Il risultato è un dialogo serrato e coinvolgente, in cui si dà conto delle innumerevoli tappe di questo processo, si ravviva il dibattito sulle nuove sfide che ci attendono, e si offre il ritratto appassionato e avvincente di Altiero Spinelli, vero padre fondatore capace di intuire e ispirare con lungimiranza, in un continente lacerato dalla guerra, quei principi di fratellanza, pace e libertà a cui ancora oggi dobbiamo tendere.
Ma ci serve davvero
l’Europa? Non staremo perdendo tempo e soldi dietro un’idea diventata
inutile? E, soprattutto, ci serve un altro libro sull’Europa?
La risposta è piuttosto semplice: Sì.
L’Europa ci serve, e anche parecchio. E ci serve un libro che ce lo faccia capire bene. Parliamoci chiaramente: non si tratta di convincere qualcuno dell’utilità di questa nostra Unione Europea, ma di rendere evidente che l’Europa, con il suo cammino così lento, con le sue contraddizioni e ritardi, con tutte le sue potenzialità ancora inespresse, è la nostra più solida possibilità di futuro.
Voltiamoci indietro. A guardarla bene, la sua storia, dal Manifesto di Ventotene a oggi, è un’opera unica e rara, un ambizioso progetto di pace e collaborazione assolutamente riuscito, forgiato sulle ceneri della Seconda guerra mondiale...
Introduzione di Emma Bonino e Pier Virgilio Dastoli
Cinquant’anni. Mezzo secolo di storia… e delle nostre vite. A pensarci bene noi due
abbiamo trascorso più di cinquant’anni a lottare, giorno per giorno, passo dopo
passo, per dare sempre più forza ed efficacia a quel complicato ma
entusiasmante processo di integrazione europea che aveva avuto origine a
Ventotene nel lontano 1941, quando Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi, lì
confinati dal fascismo, avevano posto la prima pietra scrivendo il Progetto di un Manifesto per un’Europa libera e unita.
E proprio a Ventotene, poco meno di un anno fa, mentre celebravamo gli ottant’anni dalla fondazione del Movimento Federalista Europeo, abbiamo avuto la percezione – quasi si fosse improvvisamente materializzata davanti a noi – di quella enorme mole di sforzi, di battaglie, di energie che per mezzo secolo avevamo dedicato al progetto che Spinelli ci aveva consegnato e che noi abbiamo conservato, come dono prezioso, nelle nostre menti e nei nostri cuori. Ne abbiamo passate veramente tante...
Visualizza Prefazione e Introduzione complete e clicca su 'Leggi un estratto'
Nessun commento:
Posta un commento