domenica, novembre 23, 2025

MUPA: il Museo del Patriarcato

 
Mupa. Il Museo del Patriarcato | ActionAid

Immagina di camminare in un museo del futuro, in un tempo in cui il patriarcato è ormai solo una pagina di storia. 

È da qui che nasce il MUPA: un’esposizione che, come un archivio speculativo, mette in scena il 2025 come se fosse un’epoca lontana. Attraverso opere, reperti e testimonianze, la mostra ci invita a osservare con sguardo critico i comportamenti, le abitudini e le narrazioni che ancora oggi alimentano la violenza maschile sulle donne e sulle soggettività marginalizzate per la propria identità di genere.

Il MUPA ci spinge a interrogarci sul ruolo che giochiamo nel mantenere, trasformare o sfidare le strutture di potere che ci circondano. Guardare il presente come se fosse già passato diventa così un gesto politico e poetico insieme: un modo per immaginare un futuro in cui la violenza di genere e il patriarcato siano davvero solo un ricordo del passato.

Buste paga di colori diversi per uomini e donne (vedi foto sopra), ante segnate da pugni, specchi che restituiscono frasi di uomini paternalistici mentre spiegano alle donne cosa possono o non posso fare.

Sono alcune delle opere esposte al Mupa - Museo del Patriarcato, inaugurato a Roma (in via Flaminia 122) in anteprima mondiale da ActionAid in vista della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne.

Ad accompagnare l'apertura ufficiale l'attrice Violante Placido: "Il patriarcato ha tante sfaccettature, certo nel tempo alcuni aspetti sono stati superati ma non ancora del tutto, qualunque negazione della sua esistenza è frutto della paura di nuovi equilibri. La libertà della donna nella società al pari di un uomo fa sì che certi privilegi a cui l'uomo è abituato vengano meno, ma al tempo stesso si può costruire insieme un cammino più vero e sono certa anche più complice".

Da qui prenderà il via il viaggio immersivo del Mupa che proietta i visitatori nel 2148, anno in cui - secondo l'ultimo Global Gender Gap Report - sarà finalmente raggiunta l'uguaglianza di genere. 

In questo futuro desiderabile, il pubblico è chiamato a interrogarsi su credenze, comportamenti e stereotipi che nel XX e XXI secolo hanno alimentato la disparità e la violenza di genere esplorando alcune delle più emblematiche "reliquie" di un mondo che non c'è più. Il museo nasce dalla consapevolezza che il patriarcato, invece, appartiene ancora al presente.

"Con il Mupa vogliamo offrire uno spazio di riflessione e di azione collettiva, per immaginare insieme un futuro in cui la parità non sia più un obiettivo, ma una realtà". 

Il Mupa sarà aperto dal 20 al 25 novembre, con l'unica eccezione di sabato 22, giornata di chiusura per sostenere la partecipazione collettiva alla manifestazione nazionale di Non Una di Meno

Oltre all'esposizione, il programma propone talk, workshop, laboratori e performance dal vivo, in collaborazione con centri antiviolenza, reti e realtà femministe di tutta Italia. 

L'ingresso all'esposizione e agli eventi è gratuito, il programma si trova al link: Mupa. Il Museo del Patriarcato | ActionAid

In particolare il programma del  25 Novembre è il seguente:

10:00 – 11:30 
PODCAST LIVE | SCANNER al MUPA: media, parole, potere e responsabilità 
Con: Valerio NicolosiGiulia PaganelliSimonetta SciandivasciNatascia Grbic 
Una puntata speciale – registrata negli spazi del MUPA e aperta al pubblico – di Scanner, il podcast quotidiano di Valerio Nicolosi per Fanpage.it, da anni una finestra sul mondo per capire cosa accade davvero. 
In occasione della Giornata mondiale per l’eliminazione della violenza sulle donne, Valerio Nicolosi insieme alle ospiti Giulia Paganelli, Simonetta Sciandivasci e Natascia Grbic, analizzeranno come i media italiani raccontano la violenza maschile contro le donne. Un momento di riflessione condivisa sul ruolo dei media: strumenti che possono contribuire a perpetuare stereotipi e distorsioni culturali, oppure diventare alleati nel contrasto alla violenza, promuovendo una comunicazione responsabile e una cultura del rispetto. 
Per partecipare registrarsi su eventbrite
 
15:00 – 18:00 
LABORATORIO | IL CERCHIO DELLA NARRAZIONE 
Con: Federica Scrollini, operatrice antiviolenza e vicepresidente BeFree Cop Soc 
Un laboratorio esperienziale che intreccia movimento, ascolto e racconto personale. Attraverso semplici pratiche corporee e momenti di condivisione, il gruppo costruisce una narrazione collettiva a partire da esperienze individuali. Un percorso che favorisce l’ascolto reciproco, la consapevolezza e la trasformazione delle emozioni. Per poter costruire uno spazio sicuro per le partecipanti, il laboratorio è riservato a femmine, lesbiche, intersessuali, non binarie, trans e agender.
N.B.: si consiglia abbigliamento comodo. Il laboratorio sarà uno spazio protetto.
Per partecipare registrarsi su eventbrite
 
18:30 – 20:00 
TALK | NORMALIZZARE LA VIOLENZA: media, cultura, responsabilità 
Con: Cecilia D’EliaGiulia Blasi, Karen Ricci di Caraseimaschilista, Modera: Natascia Grbic
Dalle molestie sul lavoro al controllo economico, dalla violenza verbale e psicologica ai commenti che circolano sotto le notizie di un femminicidio: ogni giorno la cultura patriarcale trova nuovi modi per legittimare la violenza e renderla “normale”. 
Con Cecilia D’Elia, Giulia Blasi, Karen Ricci (Caraseimaschilista) e la moderazione di Natascia Grbic, il MUPA propone una riflessione collettiva su come linguaggio, media, politica e relazioni sociali contribuiscano a costruire e giustificare la violenza maschile contro le donne. 
Un talk per riconoscere i meccanismi culturali che la alimentano e ribaltare la narrazione, trasformando la consapevolezza in azione politica e sociale.
Per partecipare registrarsi su eventbrite
 
21:30 – 23:30 
CLUB ARCILIUTO – Piazza di Montevecchio, 5, 00186 Roma RM (zona piazza Navona) 
MUSICA LIVE | VOCI LIBERE: cantautrici per MUPA 
Serata in collaborazione con il format “Per chi suona la campana” e club Arciliuto.
Per la sua serata conclusiva, il MUPA, Museo del Patriarcato di ActionAid approda nella cornice intima e affascinante del Teatro Arciliuto.  
Valentina Polinori, Elisa Benetti, Cecilia Baliva, Alessandra Rugger (dal collettivo artistico femminile Lunatika), Alessandra Nazzaro, Alice Caronna uniscono le loro voci per trasformare la loro musica in un atto di libertà, con la conduzione di Camilla Puja (attrice e presentatrice).
La serata, prende il via dal format “Per chi suona la campana”, e porta sul palco parole e musica per la Giornata mondiale per l’eliminazione della violenza maschile contro le donne.
Accesso libero con registrazione su eventbrite

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