La nostra specie è solo l’ultimo ramoscello di un albero
intricato di forme che si sono succedute e hanno convissuto negli ultimi sei
milioni di anni.
Ma quaranta millenni fa sulla Terra ancora coabitavano
almeno cinque specie umane differenti, e con almeno due di queste Homo sapiens
ha interagito e si è ibridato.
Ma perché tutte queste specie umane in circolazione?
Ciascuna era la discendente di una delle tante migrazioni di forme del genere Homo fuori dall’Africa.
E va ricordato che tra 900 e 800.000 anni fa abbiamo rischiato anche di estinguerci quando un drammatico cambiamento climatico ridusse le popolazioni umane di più del 98%.
Perché siamo rimasti, allora, l’unica specie umana sul pianeta?
Due tra i migliori scrittori di scienza italiani, un evoluzionista e un medico, fanno il punto sulle scoperte che negli ultimi anni hanno profondamente cambiato quello che pensavamo di conoscere su di noi e raccontano la storia accidentata e imprevedibile di una specie cosciente e invadente che, forse per prima, si è interrogata sul senso del mondo.
Ma perché tutte queste specie umane in circolazione?
Ciascuna era la discendente di una delle tante migrazioni di forme del genere Homo fuori dall’Africa.
E va ricordato che tra 900 e 800.000 anni fa abbiamo rischiato anche di estinguerci quando un drammatico cambiamento climatico ridusse le popolazioni umane di più del 98%.
Perché siamo rimasti, allora, l’unica specie umana sul pianeta?
Due tra i migliori scrittori di scienza italiani, un evoluzionista e un medico, fanno il punto sulle scoperte che negli ultimi anni hanno profondamente cambiato quello che pensavamo di conoscere su di noi e raccontano la storia accidentata e imprevedibile di una specie cosciente e invadente che, forse per prima, si è interrogata sul senso del mondo.
Capire l’unicità di Homo (non la sua superiorità) ci
aiuta a leggere meglio anche le tendenze evolutive in atto, le sfide della
salute e dell’ambiente, gli scenari futuri.
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