Il mondo si trasforma sotto i nostri occhi alla velocità della luce, ordine e disordine si fondono fino a diventare indistinguibili, le alleanze cambiano, le certezze cadono, le turbolenze si moltiplicano.
Ogni equilibrio raggiunto può imprevedibilmente mutare.
In questo contesto, l'Europa, abituata legittimamente a
considerarsi al centro della Storia, rischia di trovarsi al centro della
tempesta.
L'Unione appare litigiosa, fragile, confusa, e al contempo,
ancora oggi, decisamente rilevante, dal punto di vista economico, militare,
strategico, giuridico, culturale: in una parola, geopolitico.
Il 2024 è stato il più importante election year di sempre.
Oltre 4 miliardi di elettori chiamati alle urne in decine di
nazioni: tra queste India, Russia, Regno Unito, Francia, Indonesia, Pakistan,
Messico, Iran.
Ma si è votato soprattutto per il rinnovo del Parlamento
Europeo, e per scegliere il nuovo Presidente degli Stati Uniti.
Ogni elezione presidenziale, si sa, è decisiva: per alleati,
competitori, nemici.
Quella di Donald Trump lo è stata molto più delle
precedenti.
Anche nei rapporti transatlantici, come vediamo giorno dopo
giorno.
In questo nuovo libro, Donato Bendicenti racconta
come, nelle rapidissime giravolte geopolitiche del mondo che la circonda, anche
l'Unione Europea cambi, faccia i conti con nuovi equilibri, maggioranze
variabili, rotte alternative sulle quali navigare verso il futuro.
Con la consapevolezza che chi non corre alla velocità di
questo tormentato presente non può che esserne divorato.
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