A Regione Lombardia - sull’esempio dell’Emilia-Romagna, 19 febbraio 2025 - chiediamo di interrompere le trattative con il Governo e adottare un provvedimento con cui si impegni a non sottoscrivere Intese e a rinunciare a ogni nuova richiesta di autonomia differenziata ex art. 116 comma 3 Costituzione!
La Petizione popolare è indirizzata
al Presidente del Consiglio regionale (di seguito vedi il link al suo testo
integrale) e chiede ai nostri Rappresentanti di impegnarsi all’adozione
di un Atto di indirizzo diretto a interrompere il percorso per ottenere
ulteriori competenze legislative e amministrative in autonomia differenziata.
- per
chiedere un'informazione adeguata sui contenuti e lo stato
delle richieste regionali;
- la
legge Calderoli (n.
86/2024) necessita di una profonda revisione e
integrazione a seguito della pubblicazione delle motivazioni
della sentenza della Consulta n. 192/2024 del 3 dicembre 2024, rendendosi
necessario l'abbandono del modello di regionalismo
competitivo che ha caratterizzato la riforma del Titolo V. della
Costituzione dal 2001 a oggi;
- sono
stati messi in discussione i presupposti dell'Accordo
preliminare all'Intesa (2018), sottoscritto tra la
Lombardia e il Governo Gentiloni, oltre alle Deliberazioni regionali
successive, alla luce delle indicazioni d'incostituzionalità di alcune
norme della legge n. 86/2024 e di quelle interpretative dell'art. 116
comma 3) Cost. (autonomia differenziata): per tali motivi, si
devono interrompere le trattative Governo-Regioni e va fermato l’iter
delle richieste regionali.
Motivazioni:
La Petizione vuole sensibilizzare la cittadinanza e i nostri
Rappresentanti nelle Assemblee elettive all'esigenza di fermare le
richieste d'autonomia differenziata di Regione Lombardia a seguito della
sentenza della Corte Costituzione n. 192 del 3 dicembre 2024, abbandonando
il modello di regionalismo competitivo che l'autonomia differenziata ha sinora
interpretato come secessione, chiusura e istituzione di nuovi confini in nome
di una superiorità, storica, economica del modello sociale del Nord sul resto
del Paese.
Per rispondere alle diverse esigenze dei territori e alle
fragilità sociali e strutturali presenti anche in Lombardia, occorrono
politiche pubbliche innovative e un'idea di governo locale rinnovata.
Politiche e governance, anziché sulla nostalgia e il
risentimento, vorremmo si fondassero su un'idea di politica e di
amministrazione pubblica di servizio, rifondate e cooperative, capaci di
interpretare e facilitare la convivenza tra diversi/e, persone e territori,
comunità e organizzazioni in cui, come affermato dalla Consulta:
"[...] la distribuzione delle funzioni legislative e
amministrative tra i diversi livelli territoriali di governo, in attuazione
dell’art. 116, terzo comma, non debba corrispondere all’esigenza di un riparto
di potere tra i diversi segmenti del sistema politico, ma debba avvenire in
funzione del bene comune della società e della tutela dei diritti garantiti
dalla nostra Costituzione." (Corte
Costituzionale, 3 dicembre 2024).
A Regione Lombardia - sull’esempio dell’Emilia-Romagna,
19 febbraio 2025 - chiediamo di interrompere le trattative con il
Governo e adottare un provvedimento con cui si impegni a non sottoscrivere
Intese e a rinunciare a ogni nuova richiesta di autonomia differenziata ex art.
116 comma 3 Cost.!
Come cittadini/e vogliamo contribuire all’esigenza di
rigenerare il regionalismo e il ruolo delle autonomie territoriali anche nella
nostra Regione, nel senso indicato dalla già richiamata sentenza della Consulta
n. 192/2024.
Grazie per il supporto, Comitati
NO AD - Coordinamento Democrazia Costituzionale - Libertà e Giustizia ,
Milano
Nessun commento:
Posta un commento