mercoledì, giugno 18, 2025

ACQUA SUMMIT 2025 a Milano


 Acqua Summit | 19 Giugno 2025 | Il Sole 24 Ore

Il 2025 è un anno cruciale per provare a passare da uno stato di crisi idrica permanente nel nostro Paese a uno di prevenzione dei danni prodotti dai cambiamenti climatici.

Durante Acqua Summit proveremo a tracciare una fotografia di quanto si sta facendo sul territorio grazie al Piano nazionale di interventi infrastrutturali e per la sicurezza del settore idrico.

Rappresentanti istituzionali, tecnici ed esperti del settore si confronteranno con i principali attori italiani del servizio idrico sugli investimenti infrastrutturali e finanziari necessari per la tutela di questa risorsa

Si parlerà inoltre di idroelettrico, della digitalizzazione del servizio idrico integrato e delle strategie di trattamento e di riuso delle acque reflue industriali per far fronte alla scarsità idrica.

martedì, giugno 17, 2025

PROGRAMMA della FESTA del PARCO BORGHETTO - Luogo del Cuore FAI - 22 Giugno


 

Mentre si fa sesso è grave pensare ad altre persone?

da l'Internazionale del 6 giugno 2025 di Pauline Verduzier, Le Temps, Svizzera

Immaginare di stare con qualcun altro quando si è a letto con il partner può scatenare il senso di colpa. Tuttavia queste fantasie sono molto comuni e aumentano l’eccitazione e il piacere.

Vi è mai capitato di pensare a una persona diversa dal vostro part ner mentre fate l’amore? Che questo pensiero si sia insinuato nella vostra mente o invece lo abbiate rievocato apposta per eccitarvi di più, la cosa potrebbe avervi turbato, o magari vi ha fatto sentire in colpa. Sappiate però che è molto comune e che è facile trovare perso ne che hanno avuto la stessa esperienza. 
 Louise ha 34 anni, conduce podcast e non si sente affatto in colpa per le fantasie che le vengono in mente mentre fa sesso con il suo partner. La prima volta che le è capitato, quest’ultimo le stava praticando un cunnilingus. 
Si è sorpresa a ripensare a un uomo che aveva incontrato a una festa. Avevano parlato e lei si era sentita attratta da lui. Ha quindi ripensato al loro flirt: “Rivedevo il suo sguardo su di me, quel suo modo di sorridere. Non c’era stato niente di fisico, ma una notte l’ho sognato e sono accadute un sacco di cose!”. Quando è successo non ne ha parlato con il compagno per paura di ferirlo, anche se secondo lei questo non mette affatto in discussione la loro relazione o attrazione. “Non posso dire che non fosse strano, perché lo era, ma in fondo credo sia sano che pensieri di questo tipo possano nutrire il mio desiderio”. In seguito Louise ha visualizzato anche il personaggio di Jamie Fraser della serie Outlander, interpretato dall’attore Sam Heughan. 
“È scolpito come un dio greco. All’epoca ero incinta e gli ormoni aumentavano la mia libido”, contestualizza. “Stavo facendo sesso con il mio ragazzo. Ho chiuso gli occhi e l’immagine di quell’attore si è incollata sulla mia retina senza che io potessi fare nulla. Lo vedevo nudo e sostituiva il mio partner che in quel momento si stava occupando di me. È stato davvero eccitante”. Lei e il suo compagno stanno insieme da sette anni, adesso si sente abbastanza a suo agio da parlargliene e ne ridono insieme. Per Louise queste fantasie non sono un problema per la coppia, e non le considera un inganno nella maniera più assoluta. “Penso che si possa essere eccitati da altre persone e non mi sento a disagio nel provare queste sensazioni. Credo che aiutino a esaltare il desiderio, che io poi reindirizzo nella relazione. Anche se so che può sembrare strano fantasticare su un altro uomo mentre faccio sesso”. 

 Lista della spesa 

La neuroscienziata e sessuologa Aurore Malet-Karas spiega che non c’è da preoccuparsi: essere attraversati da pensieri di ogni sorta durante i rapporti sessuali, comprese le fantasie, è frequente e normale. L’autrice di Cerveau, sexe et amour (2024) distingue due tipi di pensieri, quelli “intrusivi” e quelli che si rievocano per la propria eccitazione. Il primo caso, l’irruzione di immagini sessuali esterne, può turbare alcune persone. 

“Per esempio si può ripensare a un ex o una ex perché si sta facendo qualcosa che ce li ricorda. Alcune persone possono innervosirsi o sentirsi in colpa. Però è difficile per il cervello restare concentrato su una cosa sola, è normale passare da un pensiero all’altro. Lo si vede quando si prova a praticare la meditazione”. È proprio a causa di questo flusso per manente di pensieri che durante il sesso può venirci in mente, senza volerlo, la lista della spesa o una pratica amministrativa. E può accadere anche con ricordi o immagini eccitanti. 

Nel secondo caso le persone pensano a qualcun altro per amplificare o mantenere il loro desiderio. La sessuologa osserva che tra i suoi pazienti questo capita in particolare ad alcuni uomini che pensano alla loro partner in altre posizioni o anche ad altre donne, attraverso visualizzazioni mentali che li aiutano a mantenere l’ere zione. “Alcuni mettono in scena un’altra situazione nella loro testa, forse perché hanno paura di perdere l’erezione, o an che solo per eccitarsi”. 

Per Malet-Karas è un buon metodo che può contribuire ad aumentare il piacere, a patto che non avvenga in modo sistematico e non sia asso ciato all’ansia. A Fabio (nome di fantasia), che vive nella cittadina svizzera di Vevey e ha 48 anni, è capitato di pensare a una collega o a un’attrice mentre faceva l’amore con la sua compagna. Per esempio a Juliette Binoche nel film L’insostenibile leggerezza dell’essere oppure a Liv Tyler: “È il tipo di  donna per la quale provo attrazione”, dice.

“Posso anche rivivere nella mente una scena di un film o di un racconto erotico. Questo fa aumentare l’eccitazione e il piacere in modo esponenziale”. Fabio spiega di averlo fatto spesso nei primi anni della sua relazione, quando lui e la sua compagna avevano un ritmo sessuale sostenuto, per mantenere l’erezione e poter avere più rapporti di seguito. 

Oggi capita di meno, perché la loro sessualità si è diradata e la penetrazione è diventata meno centrale: “Ora è meno grave se l’erezione non dura e non è potente come prima”, spiega. “Penso a vivere il momento e presto più attenzione a quello che accade. Ho meno bisogno di altri stimoli. Può bastare lo sguardo della mia compagna, il suo odore, il suo tocco. Ma ciò non toglie che quei pensieri possano tornare, e non penso di dovermi autocensurare”. 

Alcuni studi in ambito neuroscientifico dimostrano che il semplice fatto di pensare a un’azione stimola regioni cerebrali vicine a quelle che si attivano per compie re l’azione stessa. Secondo Malet-Karas la stimolazione di queste regioni amplifica la risposta fisica. “Del resto per molte persone la stimolazione fisica non basta a provocare l’orgasmo”, sottolinea. “Deve essere accompagnata da un’eccitazione psicologica o mentale”. 

 Non c’è dunque da stupirsi se le perso ne fanno ricorso a pensieri di questo tipo per provare piacere, come capita a Camilla, una regista di 28 anni. Per lei questo avviene in un miscuglio d’imbarazzo ed estasi. Da qualche tempo pensa spesso agli uomini con cui ha avuto delle avventure mentre fa sesso con il suo compagno. “Stiamo insieme da sei anni e dal punto di vista sessuale le cose vanno benissimo. Ma qualche volta l’ho tradito con uomini con cui avevo un’intesa sessuale e quelle immagini mi restano in testa”, confida. “Mi è capitato di chiudere gli occhi e immaginarne uno al posto del mio ragazzo. Per poco non dicevo il suo nome”. 

Questa situazione la stressa e la fa stare male, ma al tempo stesso le permette di godere tutte le volte. “Queste immagini arrivano nel mio cervello senza che io ne abbia coscienza. Ma poiché mi provocano piacere, finisco per rievocarle, dicendomi al tempo stesso che non dovrei farlo”, racconta. “È inquietante, ma è grazie a questi pensieri che riesco a provare così tanto piacere”.

domenica, giugno 15, 2025

Il Parco Borghetto è UFFICIALMENTE un "Luogo del Cuore" FAI - Festeggiamo Domenica 22 Giugno






 

Gli studenti cinesi sono una risorsa preziosa

da L'Internazionale del 06 giugno 2025 di  Shen Lu, Liyan Qi e Ming Lit, The Wall Street Journal, Stati Uniti

L’amministrazione Trump vuole cancellare i visti a molti cinesi che studiano nelle università statunitensi. Una misura che colpirebbe i bilanci degli atenei e la competitività degli Stati Uniti.

Il 28 maggio l’amministrazione Trump ha detto che adotterà misure “aggressive” per cancellare i visti concessi per motivi di studio ai cine si, una decisione che potrebbe togliere al le università risorse economiche e giovani di talento. 

Giorni prima la Casa Bianca aveva annunciato un provvedimento (in seguito bloccato da un tribunale) per impedire ad Harvard di ammettere studenti stranieri, nell’ultimo atto della guerra scatenata dal presidente contro il più prestigioso ateneo del paese. 

Le università statunitensi hanno cominciato ad accogliere molti cinesi dopo la crisi finanziaria del 2008, che aveva colpito duramente i bilanci. In genere questi studenti pagano l’intera retta, quindi garantiscono una fonte di entrate fonda mentale. 

Negli atenei più prestigiosi rap presentano ormai un grossa parte del corpo studentesco, e dopo la laurea molti ot tengono importanti incarichi nel settore della scienza e della tecnologia. Secondo gli esperti, il calo delle loro iscrizioni potrebbe incidere pesantemente non solo sulle risorse delle università ma anche sul la competitività degli Stati Uniti. 

La pressione nei confronti degli studenti cinesi è aumentata dopo il ritorno di Trump alla Casa Bianca. I parlamentari repubblicani hanno chiesto di non concedere altri visti e di impedire a quelli già nel paese di accedere ai laboratori dei campus per motivi di sicurezza nazionale. 

Molti ragazzi e ragazze hanno già cominciato a valutare le alternative, mentre il ministero degli esteri di Pechino ha criticato Trump accusandolo di discriminare i cinesi per motivi politici. Anche se di recente è stata superata dall’India come principale paese di provenienza degli studenti internazionali, dalla Cina continua ad arrivare il maggior numero d’iscritti ai corsi di laurea, quindi il paese resta il principale acquirente dei servizi legati all’istruzione.

Nel 2023 gli studenti cinesi hanno speso 14,3 miliardi di dollari, il 21 per cento in più rispetto a quelli indiani (11,8 miliardi). Interessati alle scienze Alcune ricerche mostrano che la sospensione dei visti per gli stranieri riduce l’in novazione negli Stati Uniti. 

Negli anni venti del novecento il congresso introdusse un sistema di quote che ridusse l’immigrazione dell’80 per cento. Secondo un’indagine condotta da alcuni professori della New York university, il numero di scienziati stranieri che si trasferivano nel paese diminuì drasticamente, causando un forte calo delle invenzioni. 

Oggi i cinesi che arrivano negli Stati Uniti studiano soprattutto scienza, tecnologia, ingegneria e matematica (le cosiddette materie stem), e sono guardati con sospetto. A gennaio Jim Risch, senatore repubblicano dell’Idaho, ha dichiarato che ogni studente stem proveniente dalla Cina è “un agente del Partito comunista”. 

Le associazioni studentesche contestano la tesi secondo cui questi giovani tornerebbero subito in Cina dopo la laurea, e sottolineano invece che molti fanno il possibile per rimanere negli Stati Uniti. Nel 2023 l’83 per cento dei cinesi che avevano completato un dottorato in ambito scientifico tra il 2017 e il 2019 viveva ancora nel paese, una percentuale più alta rispetto agli altri studenti internazionali. 

Durante una conferenza online ad aprile, Steven Kivelson, fisico teorico dell’università di Stanford, ha detto che la Cina è la principale fonte di talenti per gli Stati Uniti. “Ma ora questa risorsa è in grande pericolo”, ha aggiunto.