da l'Internazionale del 6 giugno 2025 di Pauline Verduzier, Le Temps, SvizzeraImmaginare di stare con qualcun
altro quando si è a letto con il
partner può scatenare il senso di
colpa. Tuttavia queste fantasie
sono molto comuni e aumentano
l’eccitazione e il piacere.
Vi è mai capitato di pensare a una
persona diversa dal vostro part
ner mentre fate l’amore? Che
questo pensiero si sia insinuato
nella vostra mente o invece lo abbiate rievocato apposta per eccitarvi di più, la cosa
potrebbe avervi turbato, o magari vi ha
fatto sentire in colpa. Sappiate però che è
molto comune e che è facile trovare perso
ne che hanno avuto la stessa esperienza.
Louise ha 34 anni, conduce podcast e
non si sente affatto in colpa per le fantasie
che le vengono in mente mentre fa sesso
con il suo partner. La prima volta che le è
capitato, quest’ultimo le stava praticando
un cunnilingus.
Si è sorpresa a ripensare a
un uomo che aveva incontrato a una festa.
Avevano parlato e lei si era sentita attratta
da lui. Ha quindi ripensato al loro flirt:
“Rivedevo il suo sguardo su di me, quel
suo modo di sorridere. Non c’era stato
niente di fisico, ma una notte l’ho sognato
e sono accadute un sacco di cose!”.
Quando è successo non ne ha parlato
con il compagno per paura di ferirlo, anche se secondo lei questo non mette affatto in discussione la loro relazione o attrazione. “Non posso dire che non fosse strano, perché lo era, ma in fondo credo sia
sano che pensieri di questo tipo possano
nutrire il mio desiderio”. In seguito Louise
ha visualizzato anche il personaggio di Jamie Fraser della serie Outlander, interpretato dall’attore Sam Heughan.
“È scolpito
come un dio greco. All’epoca ero incinta e
gli ormoni aumentavano la mia libido”,
contestualizza. “Stavo facendo sesso con
il mio ragazzo. Ho chiuso gli occhi e l’immagine di quell’attore si è incollata sulla
mia retina senza che io potessi fare nulla.
Lo vedevo nudo e sostituiva il mio partner
che in quel momento si stava occupando
di me. È stato davvero eccitante”.
Lei e il suo compagno stanno insieme
da sette anni, adesso si sente abbastanza a
suo agio da parlargliene e ne ridono insieme. Per Louise queste fantasie non sono
un problema per la coppia, e non le considera un inganno nella maniera più assoluta. “Penso che si possa essere eccitati da
altre persone e non mi sento a disagio nel
provare queste sensazioni. Credo che aiutino a esaltare il desiderio, che io poi reindirizzo nella relazione. Anche se so che
può sembrare strano fantasticare su un
altro uomo mentre faccio sesso”.
Lista della spesa
La neuroscienziata e sessuologa Aurore
Malet-Karas spiega che non c’è da preoccuparsi: essere attraversati da pensieri di
ogni sorta durante i rapporti sessuali,
comprese le fantasie, è frequente e normale. L’autrice di Cerveau, sexe et amour
(2024) distingue due tipi di pensieri, quelli “intrusivi” e quelli che si rievocano per
la propria eccitazione. Il primo caso, l’irruzione di immagini sessuali esterne, può
turbare alcune persone.
“Per esempio si
può ripensare a un ex o una ex perché si sta
facendo qualcosa che ce li ricorda. Alcune
persone possono innervosirsi o sentirsi in
colpa. Però è difficile per il cervello restare
concentrato su una cosa sola, è normale
passare da un pensiero all’altro. Lo si vede
quando si prova a praticare la meditazione”. È proprio a causa di questo flusso per
manente di pensieri che durante il sesso
può venirci in mente, senza volerlo, la lista
della spesa o una pratica amministrativa. E può accadere anche con ricordi o immagini eccitanti.
Nel secondo caso le persone pensano a
qualcun altro per amplificare o mantenere
il loro desiderio. La sessuologa osserva
che tra i suoi pazienti questo capita in particolare ad alcuni uomini che pensano alla
loro partner in altre posizioni o anche ad
altre donne, attraverso visualizzazioni
mentali che li aiutano a mantenere l’ere
zione. “Alcuni mettono in scena un’altra
situazione nella loro testa, forse perché
hanno paura di perdere l’erezione, o an
che solo per eccitarsi”.
Per Malet-Karas è
un buon metodo che può contribuire ad
aumentare il piacere, a patto che non avvenga in modo sistematico e non sia asso
ciato all’ansia.
A Fabio (nome di fantasia), che vive
nella cittadina svizzera di Vevey e ha 48
anni, è capitato di pensare a una collega o
a un’attrice mentre faceva l’amore con la
sua compagna. Per esempio a Juliette Binoche nel film L’insostenibile leggerezza
dell’essere oppure a Liv Tyler: “È il tipo di donna per la quale provo attrazione”, dice.
“Posso anche rivivere nella mente una
scena di un film o di un racconto erotico.
Questo fa aumentare l’eccitazione e il piacere in modo esponenziale”.
Fabio spiega di averlo fatto spesso nei
primi anni della sua relazione, quando lui
e la sua compagna avevano un ritmo sessuale sostenuto, per mantenere l’erezione
e poter avere più rapporti di seguito.
Oggi
capita di meno, perché la loro sessualità si
è diradata e la penetrazione è diventata
meno centrale: “Ora è meno grave se l’erezione non dura e non è potente come
prima”, spiega. “Penso a vivere il momento e presto più attenzione a quello che accade. Ho meno bisogno di altri stimoli.
Può bastare lo sguardo della mia compagna, il suo odore, il suo tocco. Ma ciò non
toglie che quei pensieri possano tornare, e
non penso di dovermi autocensurare”.
Alcuni studi in ambito neuroscientifico dimostrano che il semplice fatto di pensare a un’azione stimola regioni cerebrali
vicine a quelle che si attivano per compie
re l’azione stessa. Secondo Malet-Karas la
stimolazione di queste regioni amplifica
la risposta fisica. “Del resto per molte persone la stimolazione fisica non basta a
provocare l’orgasmo”, sottolinea. “Deve
essere accompagnata da un’eccitazione
psicologica o mentale”.
Non c’è dunque da stupirsi se le perso
ne fanno ricorso a pensieri di questo tipo
per provare piacere, come capita a Camilla, una regista di 28 anni. Per lei questo
avviene in un miscuglio d’imbarazzo ed
estasi. Da qualche tempo pensa spesso
agli uomini con cui ha avuto delle avventure mentre fa sesso con il suo compagno.
“Stiamo insieme da sei anni e dal punto di
vista sessuale le cose vanno benissimo.
Ma qualche volta l’ho tradito con uomini
con cui avevo un’intesa sessuale e quelle
immagini mi restano in testa”, confida.
“Mi è capitato di chiudere gli occhi e immaginarne uno al posto del mio ragazzo.
Per poco non dicevo il suo nome”.
Questa situazione la stressa e la fa stare male, ma al tempo stesso le permette di
godere tutte le volte. “Queste immagini
arrivano nel mio cervello senza che io ne
abbia coscienza. Ma poiché mi provocano
piacere, finisco per rievocarle, dicendomi
al tempo stesso che non dovrei farlo”, racconta. “È inquietante, ma è grazie a questi
pensieri che riesco a provare così tanto
piacere”.