Napoli, 1940. L’ingresso dell’Italia nel secondo conflitto mondiale sorprende un gruppo di somali, eritrei ed etiopi chiamati ad esibirsi come figuranti alla Mostra delle Terre d’Oltremare, la più grande esposizione coloniale mai organizzata nel Paese.
Bloccati e costretti a subire le restrizioni provocate dalle leggi
razziali, i “sudditi coloniali” vengono successivamente spostati nelle Marche
dove, dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 e lo sfaldamento dello Stato,
alcuni decidono di raggiungere i gruppi di antifascisti, militari sbandati,
prigionieri di guerra e internati civili che si stanno organizzando nell’area
del Monte San Vicino.
Attraverso testimonianze,
documenti e fotografie, l’autore ricostruisce il percorso di questi
Partigiani d’Oltremare, raccontandone il vissuto, le possibili motivazioni alla
base della loro scelta di unirsi alla Resistenza e la loro esperienza nella
“Banda Mario”, un gruppo partigiano composto da donne e uomini di almeno otto
nazionalità diverse e tre religioni: un crogiuolo mistilingue che trova nella
lotta al fascismo e al nazismo una solida ragione unificante.
«La storia
di Carlo Abbamagal e dei 50 dell’Oltremare ha
impiegato quasi 70 anni ad emergere, dopo anni di lavoro e grazie alle ricerche
di Matteo Petracci, così che il corso degli eventi inizia ora ad apparire
sempre più nitido e chiaro e da passato si fa presente, strumento di lotta
contro le mistificazioni e le dimenticanze storiche, ascia di guerra contro i
razzismi e i fascismi di oggi.
Il 7/8 marzo 2015,
il CSA Sisma di Macerata, per due giorni, grazie al seminario “Racconti
d’Oltremare”, ha lavorato sulle vicende degli africani concentrati a Villa
Spada di Treia, utilizzando materiali d’archivio che parlano di come “alcuni di
essi si sono dati alla macchia unendosi ai ribelli” esplicando “considerevole
attività” e risultando “quanto mai feroci”.
Di come, insomma, dall’ottobre del ’43, nelle montagne del maceratese, le bande partigiane annoverassero nelle loro fila etiopi, eritrei e somali, tra i primi a battersi contro il regime fascista.
e purtroppo sembrano non finire mai.
Partigiani d'oltremare, la storia della Banda Mario - Sezione ANPI 10 agosto 1944
L'Autore:
Matteo Petracci ha conseguito il dottorato di ricerca in Storia, politica e istituzioni dell’area euromediterranea all’Università di Macerata. Ha pubblicato Pochissimi inevitabili bastardi. L’opposizione dei maceratesi al fascismo (il lavoro editoriale, 2009) e I matti del duce. Manicomi e repressione politica nell’Italia fascista (Donzelli, 2014). È cultore della materia di Storia contemporanea all’Università di Camerino.
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