L'Associazione NonUnoDiMeno
guidata da Giansandro
Barzaghi ha incontrato il Presidente della CEI, il Cardinale Matteo
ZUPPI, nella mattinata di Venerdì 25 ottobre 2024 presso la sede
dell'Arcivescovado di Bologna.
La delegazione ha
presentato al Cardinale il Progetto 𝐈𝐌𝐏𝐀𝐑𝐈𝐀𝐌𝐎
𝐋𝐀
𝐏𝐀𝐂𝐄
già sottoscritto da prestigiose personalità e rivolto principalmente a scuole e
università.
L'incontro, durato
oltre un'ora, si è concluso con l'auspicio importante che Scuole e Università
diano poi vita ad UN'UNICA GRANDE RETE delle Scuole/Università per la PACE per
contrastare il reclutamento ideologico alla GUERRA.
𝑸𝑼𝑰 il
documento integrale con i firmatari:
https://www.nonunodimeno.net/spip.php?article6778
LA SCUOLA
DELLA COSTITUZIONE È LUOGO DI PACE E DI ACCOGLIENZA
Ci rivolgiamo
alle Scuole e alle Università affinché siano protagoniste, nella loro
Autonomia, nel dare vita a vere e proprie ACCADEMIE DELLA PACE (Accademie
per distinguerle dalle Accademie militari) che pratichino una Cultura
di Pace, onde evitare che le scuole stesse diventino luogo di reclutamento e di
formazione dell’Esercito in un momento in cui la Guerra è ritornata
prepotentemente nella storia dell’Umanità.
Quattro sono gli argomenti che
intendiamo proporre per dare vita a questo Progetto:
1) Come costruire una Cultura di Pace in alternativa
ad una Cultura di Guerra.
Una Cultura di
Pace per essere credibile deve partire dal vissuto di ragazze/i per individuare
l’origine dei conflitti sia personali che di gruppo, sia interculturali che di
genere.
Bisogna, cioè,
capire come si generano le dinamiche di sopraffazione e di violenza e come si
possono affrontare con pratiche finalizzate alla gestione e al superamento del
conflitto.
Per andare
alla radice del problema andrebbe ribaltato prima di tutto il Paradigma
dominante basato sul culto dell’individuo (vedere le nuove linee guida per
l’Educazione Civica) sull’individualismo competitivo che porta alla
prevaricazione e alla concorrenzialità meritocratica per sostituirlo con un
nuovo Paradigma e con nuove pratiche educative che si rifanno ad una Pedagogia
dialogica, all’Apprendimento Cooperativo, al lavoro di equipe, all’Imparare
insieme in quanto “nessuno si educa da solo” (Paulo Freire nella Pedagogia
degli oppressi).
2) Come affrontare la gestione dei conflitti
personali/di gruppo, di genere e interculturali.
Questa
impostazione, se gestita con cura, può far sì che i comportamenti appresi e
condivisi si ispirino ad una cultura del dialogo, del rispetto reciproco, della
relazione non violenta. Significa Educare alla Pratica della Mediazione capace
di attivare percorsi e dinamiche che evitino lo scontro per proporre una
diversa soluzione.
Per arrivare a
questo non basta la buona volontà ma servono esemplificazioni, strumenti di
conoscenza e di predisposizione psicologica, contributi teorico-pratici con
pacchetti di ore adeguati. Ad esempio, proponiamo di utilizzare le ore di
Educazione Civica, che non possono essere intese solo come Educazione ai
doveri, ma soprattutto come Educazione ai diritti e ai valori fondamentali
della nostra Costituzione.
In queste ore
di E.C. pedagogisti o psicologi possono dimostrare attraverso, pratiche di
gruppo – giochi di ruolo – arte della mediazione, che lo scontro o la violenza
si possono evitare a partire da una precondizione che è il rispetto
dell’altra/o e il riconoscimento delle diversità a partire da quella di genere.
Va da sé che i
progetti che le scuole attiveranno nella loro autonomia saranno tanto più
efficaci se si baseranno sulla partecipazione attiva degli studenti che
dovranno essere i primi protagonisti di questi percorsi e non i fruitori
passivi di nozioni calate dall’alto
3) Come costruire azioni concrete di Solidarietà e di
Cooperazione con le zone di guerra.
La Solidarietà
e la Cooperazione possono nascere se da una parte si sconfigge l’indifferenza
dilagante e se dall’altra le ragazze/i vengono informati su quali sono le zone
di guerra, quali le cause che hanno generato quel conflitto e quali sono le
condizioni che stanno vivendo quelle popolazioni civili spesso vittime prime di
massacri indiscriminati.
Solo così si
possono stabilire relazioni con gli studenti di quei paesi per interscambi
culturali.
Per questo le
Scuole o le Università dovrebbero avvalersi del contributo di storici in grado
di raffigurare che cosa ha significato la Guerra nella storia dell’umanità,
dalle due guerre mondiali fino alle guerre attuali.
A questo punto
si può pensare ad iniziative di Solidarietà e di Cooperazione come l’invio di
aiuti umanitari ottenuti attraverso il raccoglimento di fondi da parte di tutte
le componenti scolastiche, coinvolgendo le istituzioni sul territorio. E là
dove le scuole in zone di guerra vengono addirittura bombardate e distrutte si
può pensare a campagne per la costruzione di nuove scuole.
Le Scuole e le
Università sono un fattore prezioso perché la cultura affratella, la conoscenza
impedisce pregiudizi e l’istruzione abbatte barriere e muri apparentemente
insormontabili.****
4) Come far sì che le Scuole e le Università siano un
Presidio di Pace in sintonia con quanto affermato da Concetto Marchesi, uno dei
Padri Costituenti, davanti all’Assemblea Costituente: “il Presidio della
Nazione non è l’Esercito ma è la Scuola” ribaltando così il concetto di Nazione
proprio di ogni Nazionalismo
Una Cultura di
Pace deve partire dal presupposto che la Guerra non è INEVITABILE. Pertanto,
occorre che sia chiaro nelle coscienze delle giovani generazioni (e non solo)
che può e deve esistere un’ ALTRA VIA alternativa allo scontro e alla guerra.
Questa
Alternativa è costituita da un insieme di meccanismi e di regole che si possono
attivare per una “soluzione pacifica delle controversie internazionali” come
recita il Diritto Internazionale, ahimè, oggi calpestato drammaticamente ogni
giorno. Per aprire una fase nuova occorre riprendere quel Diritto
Internazionale che è stato pensato da alcuni visionari dopo due guerre mondiali
e milioni e milioni di morti proprio per disinnescare il ricorso alle guerre e
per aprire percorsi di Pace verso l’espulsione della guerra dalla storia
dell’umanità.
In questo
senso le scuole potrebbero avvalersi del contributo di giuristi esperti di
Diritto Internazionale.
Oggi
assistiamo ad una continua escalation militare che non esclude il ricorso ad
armi sempre più sofisticate o addirittura alla guerra nucleare. Pertanto, se
pensiamo alla Scuola come ad un luogo di Pace e di accoglienza, vediamo con
preoccupazione da una parte il ripresentarsi di ideologie nazionaliste e
sovraniste irriducibili e dall’altra l’ingresso dell’esercito nelle Scuole o
anche Progetti di collaborazione tra Università e industrie produttrici di
armi.
Temiamo che
questi interventi delle Forze Armate aumenteranno con l’aumentare delle guerre.
Ora la
semplice denuncia è doverosa ma non sufficiente. Il Progetto delle Accademie
della Pace dovrebbe andare alla radice del problema e affrontare ciò che
sostiene il Presidente Mattarella e cioè che “L’EDUCAZIONE ALLA PACE NON E’
BUONISMO MA REALISMO”
Ricordiamo
anche ciò che affermava la grande pedagogista Maria Montessori che affermava
che “occorre organizzare la Pace preparandola scientificamente attraverso
l’Educazione”
Per
questo proponiamo la costruzione di una vera e propria
RETE
DELLE ACCADEMIE DELLA PACE PER CONTRASTARE LA CULTURA DI GUERRA E AVVIARE
PERCORSI DI PACE
#pace
#scuoladellapace
#universitàdellapace
- NONUNODIMENO APS Milano
- Paola Molesini Dirigente scolastica Istituto Cardano – Mi
- Giovanna Mezzatesta Dirigente scolastica Liceo Bottoni – Mi
- Emanuela Germanò Dirigente scolastica Istituto Galvani – Mi
- Anna Ferri Dirigente scolastica Istituti Puecher/Rinnovata – Mi
- Francesco Reale Presidente Consiglio di Istituto Cartesio - Cinisello B. (Mi)
- Edoardo Gussoni Studente Istituto Cardano - Mi
- Carlo Albeto Romano Prof./Direttore Centro di Ricerca University for Peace – Bs
- Vittorio Morfino Prof. Ordinario Scienze Umane - Univ. Bicocca – Mi
- Alberto Castelli Prof. Ordinario Scienze Umane - Univ. Insubria - Va-Co - Delegato Rete
Univ. Per la Pace
- Stefano Bonometti Prof . Associato Scienze Umane - Univ. Insubria - Va-Co
- Roberto Escobar Già Prof. Ordinario Filosofia Politica - Univ. Statale – Mi – Critico cinematografico
- Enrico Finzi Vice Presidente Casa della Cultura – Mi
- Beppe Bagni Già Presidente Nazionale CIDI
- Irina Casali Regista-Direttrice Artistica Teatro Fabbrica delle Esperienza
- Gianna Fracassi Segretaria Nazionale Flc/Cgil
- Gianfranco Pagliarulo Presidente Nazionale A.N.P.I
- Marco Tarquinio Già Direttore "Avvenire" - Parlamentare Europeo
- Primo Minelli Presidente dell'A.N.P.I. Provinciale – Milano
- Mimmo Lucano Sindaco di Riace - Parlamentare Europeo
- Daniela Gasparini Già Sindaca di Cinisello B. (Mi) - Deputata XVII° legislatura
- Sergio Maestroni Già Sindaco di Pregnana M.se (Mi)
- Onorio Rosati Consigliere Regionale –Lombardia
- Paolo Romano Consigliere Regionale - Lombardia
- Tommaso Gorini Consigliere Comunale - Mi
- Luca Stanzione Segretario Generale CDLT – Mi
- Basilio Rizzo Storico Consigliere Comunale – Mi
- Mediterranea Saving Humans – Nazionale
- Corrado Mandreoli Vice-Presidente ResQ - Onlus
- Associazione Costituzione Beni Comuni
- Enrico Panini Già segreteria nazionale CGIL
- Francesco Sinopoli Presidente Fondazione Di Vittorio CGIL
- Don Giovanni Salatino Prete Diocesi – Milano
- Don Massimo Mapelli Caritas Ambrosiana
- Giulia Pelucchi Presidente Municipio 8 – MI
- Anita Pirovano Presidente Municipio 9 – MI
- Jessica Merli Segretaria Generale Flc/Cgil – Mi
- Laura De Caroli Finzi Consuleur professional
- Roberto Lovattini MCE - Coordinatore Europe for Peace – Pc
- Silvia Colombati Docente Referente Progetto Impariamo la Pace - Istituto Cardano – Mi
- Direttivo di ALFABETI Scuola per stranieri – Mi
- Scuola Popolare Don Milani Milano
- Agorà -Scuola Italiano L2 Quarto Oggiaro – Mi
- Giorgio Pagnoni Presidente Gruppo prevenzione e Dipendenza – Mi
- Mariella Muschiato Socia Fondatrice Ass. Qdonna – Lissone (Mb)
- Laura Muschiato Socia Fondatrice Ass. Qdonna – Lissone (Mb)
- Sezione A.N.P.I Codè-Montagnani-Marelli Municipio 8 – Mi
- Sezione A.N.P.I Poletti e Caduti di Trenno Municipio 8 – Mi
- Sezione A.N.P.I Carla Del Rosso Quarto Oggiaro – Mi
- Sezione A.N.P.I. G. Grassi Bresso – Mi
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