Articolo di Ottorino Pagani
Il post del 30 marzo, “Parole O-Stili”, suggerisce una riflessione sul “potere delle parole” a conferma del detto: “per pensare altrimenti, occorre, di necessità, parlare altrimenti”.
In occasione della presentazione del libro di Gino Strada, “Una persona alla volta” (che si terrà alla Biblioteca Tilane, il 9 aprile ore 20.30), cogliamo l’occasione per riprendere uno stralcio del libro per evidenziare una importante parola:
“…Il settore pubblico soffre, con liste di attesa sempre più lunghe, scarsi investimenti e una competizione voluta dal sistema e già viziata dall’origine perché tutto quello che non rende viene scaricato sulle spalle del pubblico, mentre il privato può scegliere in cosa specializzarsi a seconda della convenienza del piano rimborsi. Il Covid 19 ha messo in evidenza una debolezza italiana che ha prodotto la metamorfosi di una pandemia in una SINDEMIA: le sindemie sono la concentrazione e l’interazione deleteria in una popolazione di due o più malattie o altre condizioni di salute, soprattutto come conseguenza della diseguaglianza sociale e dell’esercizio ingiusto del potere. Esattamente quello successo nel 2020 con la combinazione di una malattia di tipo virale è una malattia di tipo sociale, la povertà, in cui era sprofondata una parte delle nostre città, quella dei lavoratori del terziario, dei precari e delle persone sole...”
Il concetto di SINDEMIA è stato
coniato negli anni 90 del secolo scorso dall’antropologo medico Merril Singer
per descrivere l’interazione di un insieme di problemi di salute che si
intensificano reciprocamente, un approccio che scarta le interpretazioni
convenzionali delle malattie come entità distinte l’una dall’altra e
indipendenti dai contesti sociali in cui si trovano.
Questo implica anche la necessità
di migliorare la salute generale della popolazione e la cancellazione delle
diseguaglianze.
Ancora oggi viviamo la “lunga coda”
dell’infezione Covid 19, e per “pensare altrimenti”, e non dimenticare
quanto è successo, dovremmo ricordarci che siamo ancora in presenza di una
sindemia che, quindi, continua a richiederci un forte impegno per migliorare il
Sistema Sanitario Nazionale, sistema che ha la prospettiva generale
della “salute pubblica” e la corretta attenzione ai diritti di
cittadinanza delle persone.
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