martedì, aprile 08, 2025

LIBRO: “C’era la luna” di Serena Dandini

 

«Volevamo essere avventati e liberi di sbagliare, sì, soprattutto di sbagliare».

L’educazione sentimentale, politica, sessuale di un’adolescente nella seconda metà degli anni Sessanta, tra feste e proteste, risate e pianti, sogni arditi e drammatici risvegli.

Un romanzo che trascina dentro la magia e il mistero della giovinezza.

Roma, 1967. Sara Mei è stanca di essere una bambina. La terra di mezzo del ginnasio, su cui è appena approdata, già non le basta più. Il suo sguardo punta dritto ai piani superiori della scuola, dove ci sono le classi del liceo. Ad affascinarla è soprattutto un gruppo di ragazze spavalde, portatrici di una femminilità che ancora non conosceva: una femminilità “non” rassicurante.

Una di loro ha un fratello, Saverio. È bello, colto, impegnato: impossibile non innamorarsene, anche se lui sembra sempre perso in pensieri immensi, o sospeso fra le note del suo pianoforte.

Coraggiosa, piena di ironia, Sara si butta senza rete nel vortice di cambiamento che travolge la società. Passa senza sosta dal “Piper” ai cineforum, dalle prime impacciate esperienze con i maschi ai contrasti familiari, soffre e gioisce insieme alle amiche.

Vive una stagione irripetibile, diverte, si diverte, sboccia.

E arriva il 1969. Un anno incredibile, il 1969.

Per il mondo è l’anno dello sbarco sulla luna, per Sara quello in cui si scopre grande, per una generazione, la sua, quello in cui le illusioni si sbriciolano nel fragore di una bomba.

«Ci vuole una discreta tempra e tanto coraggio per fare una rivoluzione e io, per quanto mi fingessi spavalda, non mi sentivo all’altezza. Ero un po’ vigliacca e molto ignorante, ma almeno non ero più sola. Lola mi stava abbracciando e il suo profumo che sapeva di spezie orientali (mi pare si chiamasse patchouli) lentamente mi rianimava.

L’amicizia è più potente dell’amore. L’amicizia guarisce e salva e ti assegna un posto nel mondo. E anche se io ero stonata come una campana non se ne sarebbe accorto nessuno perché le mie amiche avrebbero cantato in coro con me. Non c’erano più solo loro adesso, eravamo diventate noi».


lunedì, aprile 07, 2025

LIBRO: “Collasso” di Jared Diamond

 

Sono molte le civiltà del passato che parevano solide e che invece sono scomparse.

E se è successo nel passato, perché non potrebbe accadere anche a noi?

Diamond si lancia in un ampio giro del mondo alla ricerca di casi esemplari con i quali mettere alla prova le sue teorie.

Osserva somiglianze e differenze, storie e destini di antiche civiltà (i Maya, i Vichinghi, l'Isola di Pasqua), di società appartenenti al Terzo Mondo (Ruanda, Haiti, Repubblica Dominicana) o che nel giro di un solo secolo si sono impoverite, e individua le cause principali che stanno dietro al collasso: degrado ambientale, cambiamento climatico, crollo dei commerci, avversità dei popoli vicini, incapacità culturali e politiche di affrontare i problemi.


domenica, aprile 06, 2025

Alla Fiera di Primavera raccolte più di 400 firme per il "Parco Borghetto - Luogo del Cuore FAI"

Oggi, alla Fiera di Primavera, abbiamo superato il già grande successo di raccolta firme di Domenica scorsa al Parco Lago Nord. 
Raccolte più 430 firme! 
E ci sono ancora un po' di moduli da recuperare...
Se Associazioni, scuole, negozi e cittadini hanno dei moduli con delle firme, sono pregati di contattare 
Restare Umani (email: restareumani2011@gmail.com ) per concordare la consegna.

TUTTE le firme devono essere inviate al FAI entro le 23.59 di Giovedì 10 Aprile.

Molto interesse hanno suscitato tra i cittadini le mostre fotografiche allestite di 
Giovanni Moretti: Storico/Archeologica  "Il recupero della dependance del Parco Borghetto nei contesti protostorici e conurbativi" 
Patrizia Cibin: Storico/Culturale  "Come Eravamo"  
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Grande curiosità tra i cittadini per conoscere le ristrutturazioni possibili/fattibili.

L'idea di ristrutturare la Dependance e la Serra in un Caffè Letterario 
con apertura pedonale sul sentiero del Lungo Seveso, 
sembra piacere molto !
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Ci sono ancora alcuni giorni per VOTARE ONLINE al seguente link:

dove compaiono solo i voti online.
L'aggiornamento totale dei voti/firme verrà fatto dal FAI a metà Giugno.

Parole O_Stili: Oggi pubblichi sui social e domani non ti danno il mutuo

 

Ultimamente sui social sta spopolando un trend che merita una riflessione. Molti utenti, spesso giovanissimi, pubblicano video in cui si vantano di non saldare i debiti accumulati con il pagamento a rate tramite Klarna. È il cosiddetto “trucco della prima rata”, che consiste nel versare solo la prima quota di un acquisto e ignorare le successive, spesso utilizzando carte senza fondi.

Ma andiamo per ordine, cos’è Klarna?

Klarna è un’app svedese di servizi finanziari che anticipa il costo di un acquisto, permettendo di ricevere subito il prodotto o il servizio e di rimborsare l’importo in tre rate senza interessi. Il primo pagamento avviene al momento dell’acquisto, il secondo dopo 30 giorni e il terzo dopo 60 giorni, senza costi aggiuntivi. Il servizio è disponibile in molti e-commerce e negozi fisici ed è diventato, in poco tempo, una delle maggiori banche europee, attiva in 45 Paesi.

E cosa suggeriscono alcuni utenti sui social?

Di pagare la prima rata con una carta prepagata quasi vuota e poi far perdere le proprie tracce. Un comportamento doppiamente irresponsabile: da un lato, si tratta a tutti gli effetti di un furto; dall’altro, si ignorano le conseguenze a lungo termine che possono compromettere la propria stabilità finanziaria.

Già, perché cosa succede se non si pagano le rate di un finanziamento?

Anche per importi piccoli, i mancati pagamenti ripetuti possono portare alla segnalazione alle agenzie di credito, influenzando negativamente il punteggio creditizio e la possibilità di ottenere prestiti o finanziamenti in futuro. E se, a 30 anni, ci si vedesse negare un mutuo per la prima casa a causa di scelte avventate fatte da giovanissimi?

Abbiamo chiesto una riflessione sul tema giovani generazioni e educazione finanziaria a Michela Calculli, blogger e divulgatrice, specializzata in economia, finanza e fisco.

La Generazione Z ha una relazione sempre più stretta con i soldi virtuali, come criptovalute e valute digitali. Credi che questi strumenti stiano plasmando in modo positivo o negativo la loro educazione finanziaria? 

Le criptovalute stanno sicuramente avendo un impatto sull’educazione finanziaria della Generazione Z. Se questo impatto sia positivo o negativo è difficile dirlo in modo netto. Da un lato, molti giovani vedono in questi strumenti un’opportunità per generare valore rapidamente, con l’idea che investire poco possa portare a guadagni elevati. Questo li attrae perché le criptovalute appaiono come qualcosa di innovativo e redditizio.

D’altro canto, è fondamentale che acquisiscano una comprensione più approfondita di questi strumenti, che sono estremamente complessi e richiedono conoscenze giuridiche, tecnologiche, finanziarie e persino filosofiche, soprattutto se consideriamo anche la politica monetaria.

Se ben guidati, i ragazzi possono trarre beneficio da questo interesse, perché le valute virtuali li spingono ad approfondire non solo temi legati alla finanza, ma anche alla politica monetaria. Tuttavia, c’è un aspetto da non sottovalutare: i dati mostrano che le ragazze sono meno coinvolte in questo ambito, il che evidenzia una disparità di genere che andrebbe affrontata.

Quali sono i rischi principali per la Generazione Z quando si tratta di gestire la propria identità digitale finanziaria? 

Uno dei rischi più grandi è la giovane età. Molti ragazzi, spesso anche minorenni, finiscono vittime di truffe finanziarie come schemi Ponzi e piattaforme fraudolente, attratti da promesse di guadagni spropositati.

Va notato che il problema riguarda soprattutto i ragazzi, perché le statistiche mostrano che la presenza maschile nel mondo delle criptovalute e delle finanze digitali è molto più alta rispetto a quella femminile. Paradossalmente, questa minore partecipazione delle ragazze le protegge in parte da truffe e investimenti rischiosi, ma allo stesso tempo le espone a una minore possibilità di guadagno e indipendenza finanziaria in futuro.

In generale, il rischio maggiore nel digitale è quello di imbattersi in piattaforme fasulle, catene fraudolente e realtà inesistenti che sottraggono valore senza offrire nulla in cambio. La mancanza di consapevolezza e strumenti adeguati per riconoscere queste truffe è una delle sfide più urgenti da affrontare.

Quanto è importante oggi educare le persone all’uso responsabile del denaro e alla pianificazione finanziaria, considerando la loro inclinazione verso l’instant gratification e la condivisione digitale della propria vita? 

L’educazione finanziaria è più importante che mai, proprio per questi motivi. Da un lato, la Generazione Z ha accesso a una quantità enorme di informazioni, spesso anche molto specifiche e dettagliate. Tuttavia, il problema è un altro: manca un supporto che aiuti a mettere ordine tra tutte queste nozioni. L’iper-connessione e la ricerca della gratificazione istantanea portano i ragazzi ad acquisire conoscenze in modo rapido, ma trasformarle in competenze richiede un percorso più strutturato. Per questo è essenziale fornire loro strumenti educativi, momenti di confronto e spazi di discussione per approfondire i concetti finanziari. Fermarsi a riflettere e condividere esperienze può fare la differenza tra un’informazione superficiale e una consapevolezza reale e duratura.

Essere consapevoli delle "impronte digitali" che lasciamo in Rete è fondamentale. Prima di pubblicare, chiediamoci sempre se quel contenuto rappresenta davvero chi siamo e chi vogliamo essere. Perché la Rete dimentica molto meno di quanto pensiamo.

Una parola: DOOMSPENDING 

È lo shopping compulsivo motivato dalla paura di un futuro incerto.

Il termine nasce dalla fusione di doom (rovina) e spending (spesa) e descrive un comportamento sempre più diffuso, soprattutto tra Millennials e Gen Z.

Le crisi economiche, il cambiamento climatico e l’instabilità globale generano ansia e un senso di impotenza.

La risposta? Cercare conforto negli acquisti impulsivi, anche a scapito del risparmio.

Un fenomeno simile si era già visto nel 1929, durante la Grande Depressione, quando le vendite di rossetti aumentarono nonostante la crisi: un piccolo lusso accessibile per sentirsi meglio.

Oggi, però, il doomspending è amplificato dai social media e dalla facilità degli acquisti online.

Il rischio? Entrare in un circolo vizioso di spese e debiti senza rendersi conto delle conseguenze. Il punto non è demonizzare gli acquisti, ma prendere consapevolezza.

Altri content creator che parlano di Educazione finanziaria:

Pecuniami
Starting Finanz
Finanz
Rame


sabato, aprile 05, 2025

LIBRO: “Adolescenti interrotti. Intercettare il disagio prima che sia tardi”

 

di Stefano Vicari

Da sempre ci ripetiamo che l’adolescenza è un’età critica, ma ci sentiamo confortati all’idea che sia solo una fase di passaggio da sopportare e supportare, quindi destinata a finire e a consegnarci individui maturi e pronti alla vita adulta.
E se invece non fosse così?
Se la famosa crisi adolescenziale non fosse una semplice crisi?
Stefano Vicari lancia un allarme chiamandoci alla presa in carico di un problema: gli accessi al pronto soccorso ci parlano di una generazione di bambini e adolescenti che, come mai in passato e già prima del Covid, sta manifestando un grave malessere psichico che sfocia con crescente frequenza in atti violenti contro sé stessi o contro gli altri, crisi depressive, isolamento, ansie, dipendenze e disturbi alimentari di vario genere.
Un malessere che spesso non si supera con l’età, ma anzi rischia di esacerbarsi e cronicizzarsi, degenerando in vere e proprie malattie psichiatriche, che fanno la differenza tra vite aperte al futuro e vite “interrotte”.
Ma dove nasce e da cosa dipende la salute mentale?
Cosa possiamo fare per promuoverla?
Noi adulti abbiamo la possibilità formidabile di trasformare il preoccupante stato attuale delle cose e migliorare la qualità di vita dei nostri ragazzi, anche dei più fragili.
Permetterci di coglierla è lo scopo di questo libro.
Nel disegnare una traiettoria verso il benessere psichico che ha origine nell’infanzia, Stefano Vicari ci offre chiavi di comprensione di ciò che alimenta il disagio mentale nei bambini e negli adolescenti, mette a fuoco i segnali d’allarme dei disturbi più diffusi e i modi per intervenire tempestivamente, senza sottovalutare i sintomi.

Infine, guida genitori e insegnanti alla riscoperta della loro vocazione educativa per aiutare figli e studenti a crescere emotivamente stabili, curiosi di conoscere, ricchi di relazioni positive per affrontare in autonomia e serenità le sfide del diventare grandi.


venerdì, aprile 04, 2025

Domenica 6 Aprile raccolta firme alla FIERA di PRIMAVERA per l'iniziativa "PARCO BORGHETTO - Luogo del Cuore FAI"

 

Domenica 6 Aprile, Restare Umani sarà presente 
con un gazebo alla FIERA di PRIMAVERA 
in Via Roma, 68  - dalle 9.30 alle 18.00
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Sarà possibile visitare 2 mostre:

 Storico/Archeologica - Fotografica "Il recupero della dependance del Parco Borghetto nei contesti protostorici e conurbativi" curata da Giovanni Moretti
 
 Storico/Culturale - Fotografica "Come Eravamo" allestita da Patrizia Cibin
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Si potrà  firmare per il 'Parco Borghetto -Luogo del Cuore FAI'
Ricordo anche che è possibile votare online al seguente link:

https://fondoambiente.it/luoghi/parco-borghetto-di-palazzolo-milanese?ldc