martedì, marzo 18, 2025

MOSTRA: “Olivo Barbieri: trent’anni di sguardi sulla Cina” alle Gallerie d’Italia – dal 20/2 al 7/9 a TORINO

Olivo Barbieri: trent’anni di sguardi sulla Cina

TORINO – C’è un tempo lungo trent’anni che separa le prime immagini della Cina catturate da Olivo Barbieri e quelle più recenti. Un tempo in cui il fotografo italiano ha osservato, registrato e reinterpretato l’evoluzione di un Paese che si è trasformato con una rapidità vertiginosa.

Dal 20 febbraio al 7 settembre 2025, le Gallerie d’Italia – Torino accolgono la mostra Olivo Barbieri. Spazi Altri, curata da Corrado Benigni. Un progetto che porta il visitatore in un viaggio attraverso lo sguardo di Barbieri, con oltre 150 opere tra trittici, polittici e quadrerie che raccontano un’Asia in continua metamorfosi. Non è un’esposizione documentaristica, non è un atlante urbano: è il racconto di una visione, un’indagine sulla percezione della realtà e sui suoi possibili slittamenti.

La Cina di Barbieri: oltre il visibile

Era il 1989 quando Olivo Barbieri atterrò per la prima volta in Cina, un anno cruciale segnato dalle proteste di Piazza Tiananmen. Quel viaggio divenne per lui l’inizio di un percorso fotografico che, nell’arco di tre decenni, lo avrebbe portato a osservare la metamorfosi accelerata del Paese.

Città che crescono come organismi inarrestabili, grattacieli che svettano come simboli di un progresso incessante, ma anche luoghi sospesi, fragili, che sembrano esistere fuori dal tempo. 

Le immagini di Barbieri oscillano tra il reale e la sua rappresentazione, tra il concreto e il simulato. Il suo sguardo trasforma il paesaggio urbano in una dimensione quasi onirica: la tecnica del fuoco selettivo, le riprese aeree, le lunghe esposizioni, l’uso dei colori saturi creano una sensazione di artificio, come se la realtà fosse un plastico in scala, un modello progettuale ancora in costruzione.

Visioni urbane e mutamenti sociali

Questa mostra rappresenta un ulteriore capitolo del progetto La Grande Fotografia Italiana, ideato da Roberto Koch per celebrare i maestri della fotografia del Novecento. Dopo Lisetta Carmi, Mimmo Jodice e Antonio Biasiucci, il percorso continua con Olivo Barbieri, il cui lavoro si inserisce in una riflessione più ampia sul cambiamento delle metropoli globali e sul loro impatto culturale, sociale ed economico.

Gli spazi della mostra sono concepiti come una sequenza di stanze immersive, in cui il visitatore si muove tra contrasti estremi: vuoti e pieni, luce naturale e artificiale, caos e silenzio. Le immagini di Barbieri non si limitano a documentare, ma ci costringono a interrogarci su cosa significhi davvero vedere la realtà. Il paesaggio urbano diventa un palcoscenico, un’illusione costruita con materiali e luci che sembrano provenire da un’altra dimensione.

Oltre la mostra: eventi e incontri

Il percorso espositivo sarà inoltre arricchito da contenuti audio scaricabili attraverso l’app delle Gallerie d’Italia, per offrire al pubblico una chiave di lettura più approfondita sulle opere in mostra.

Olivo Barbieri. Spazi Altri rappresenta una nuova tappa nel progetto museale delle Gallerie d’Italia, che da Torino a Milano, da Napoli a Vicenza, si confermano come luoghi di eccellenza per la fotografia contemporanea.


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