Il quiz proposto, PER LUI e
PER LEI, può essere uno strumento per focalizzare l’attenzione sulla propria
relazione affettiva e valutare se è sana o presenta segni di tossicità.
La violenza degli uomini sulle
donne è un fenomeno insidioso, che si annida spesso all’interno delle mura
domestiche e si nutre del dolore e della paura delle vittime, indotte al
silenzio dal timore di essere ulteriormente umiliate, isolate e abbandonate
nelle situazioni di fragilità che le affliggono.
È un fenomeno insidioso, che si
annida spesso all’interno delle mura domestiche: la famiglia, che culturalmente
è il luogo della protezione, dove si instaurano relazioni intime caratterizzate
da amore e accoglienza, diventa per molte donne il luogo dove la propria vita,
la propria salute e l’equilibrio psicologico vengono costantemente messi in
pericolo dai comportamenti violenti messi in atto da coloro cui danno fiducia e
amore.
Per avere una visione più
completa del fenomeno della violenza contro le donne, un’attenta analisi deve
essere dedicata, innanzitutto, ai cosiddetti reati spia, ovvero a quei delitti
che sono indicatori di una violenza di genere, in quanto potenziale e verosimile
espressione di violenza fisica, sessuale, psicologica o economica diretta
contro una donna in quanto tale. In tale ambito vengono analizzati:
- Atti persecutori (art. 612 bis c.p.);
- Maltrattamenti contro familiari e conviventi (art. 572 c.p.);
- Violenze sessuali (art. 609 bis, 609 ter e 609 octies c.p.).
I dati fanno riferimento ad un
fenomeno strutturale, conseguenza di uno squilibrio patologico nel rapporto
uomo/donna, insidioso nelle sue molteplici manifestazioni tanto da non essere
spesso percepito dalla vittima nella sua effettiva gravità.
La violenza contro le donne è una
conseguenza di questo rapporto sbilanciato uomo/donna, protetto da
un’ancestrale impalcatura culturale, eretta su un atavico principio del dominio
maschile sulle donne, da sempre considerate più deboli (patriarcato).
La differenza fisica tra uomo e
donna alimenta questo difetto culturale, che porta a identificare la donna come
un “qualcosa” da sopraffare in un’infinità di modi: dalla violenza fisica, a
quella psicologica, più difficile da intercettare.
Tale impalcatura culturale porta
a riproporre, con le parole e con i comportamenti, stereotipi di genere.
Contrastare la violenza contro le donne richiede una lettura delle sue
componenti culturali, per arrivare a sovvertire questa sovraordinata gerarchia
di genere che appare viceversa come la più naturale dell’ordine sociale.
Nella lotta contro questo
fenomeno è necessario avere consapevolezza che il diritto penale è solo uno
degli strumenti necessari ad eliminare la violenza contro le donne e che, anzi,
il ricorso alla sanzione penale rappresenta il segno del fallimento delle
politiche di prevenzione.
Per contrastare il fenomeno,
dunque, non sono sufficienti gli strumenti normativi, ma è indispensabile un
profondo cambiamento culturale volto ad avversare, sin dall’infanzia,
“stereotipi di genere”, promuovendo un’educazione al “rispetto di genere”, che
riguardi sia la sfera affettiva che quella sessuale.
Il quiz proposto, PER LUI e
PER LEI, può essere uno strumento per focalizzare l’attenzione sulla propria
relazione affettiva e valutare se è sana o presenta segni di tossicità.
Importane è l’educazione dei
giovani, soprattutto nelle scuole, con percorsi formativi che abbiano in
considerazione le differenti età e maturità psico-fisica degli studenti.
Bisogna far comprendere alle
giovani generazioni che qualsiasi forma di violenza risulta del tutto
inaccettabile in una convivenza civile democratica, fondata sulla libertà di
autodeterminazione nelle scelte della propria vita.
Questo è un compito inderogabile
cui sono chiamati a rispondere in prima battuta la famiglia e la scuola.
Alleato indiscusso di questo
processo di cambiamento è lo sport, quale strumento di epocali cambiamenti che
si riverberano nella società civile: coesione, tolleranza, inclusività ed
eguaglianza di genere, per insegnare ad accettare, fin da piccoli, che anche da
possibili sconfitte può scaturire un’opportunità di crescita.
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