mercoledì, novembre 27, 2024

Un QUIZ per un’ auto analisi della propria relazione affettiva: PROVATECI !

Il quiz proposto, PER LUI e PER LEI, può essere uno strumento per focalizzare l’attenzione sulla propria relazione affettiva e valutare se è sana o presenta segni di tossicità.

La violenza degli uomini sulle donne è un fenomeno insidioso, che si annida spesso all’interno delle mura domestiche e si nutre del dolore e della paura delle vittime, indotte al silenzio dal timore di essere ulteriormente umiliate, isolate e abbandonate nelle situazioni di fragilità che le affliggono.

È un fenomeno insidioso, che si annida spesso all’interno delle mura domestiche: la famiglia, che culturalmente è il luogo della protezione, dove si instaurano relazioni intime caratterizzate da amore e accoglienza, diventa per molte donne il luogo dove la propria vita, la propria salute e l’equilibrio psicologico vengono costantemente messi in pericolo dai comportamenti violenti messi in atto da coloro cui danno fiducia e amore.

Per avere una visione più completa del fenomeno della violenza contro le donne, un’attenta analisi deve essere dedicata, innanzitutto, ai cosiddetti reati spia, ovvero a quei delitti che sono indicatori di una violenza di genere, in quanto potenziale e verosimile espressione di violenza fisica, sessuale, psicologica o economica diretta contro una donna in quanto tale. In tale ambito vengono analizzati:

  • Atti persecutori (art. 612 bis c.p.);
  • Maltrattamenti contro familiari e conviventi (art. 572 c.p.);
  • Violenze sessuali (art. 609 bis, 609 ter e 609 octies c.p.).

I dati fanno riferimento ad un fenomeno strutturale, conseguenza di uno squilibrio patologico nel rapporto uomo/donna, insidioso nelle sue molteplici manifestazioni tanto da non essere spesso percepito dalla vittima nella sua effettiva gravità.

La violenza contro le donne è una conseguenza di questo rapporto sbilanciato uomo/donna, protetto da un’ancestrale impalcatura culturale, eretta su un atavico principio del dominio maschile sulle donne, da sempre considerate più deboli (patriarcato).

La differenza fisica tra uomo e donna alimenta questo difetto culturale, che porta a identificare la donna come un “qualcosa” da sopraffare in un’infinità di modi: dalla violenza fisica, a quella psicologica, più difficile da intercettare.

Tale impalcatura culturale porta a riproporre, con le parole e con i comportamenti, stereotipi di genere. Contrastare la violenza contro le donne richiede una lettura delle sue componenti culturali, per arrivare a sovvertire questa sovraordinata gerarchia di genere che appare viceversa come la più naturale dell’ordine sociale.

Nella lotta contro questo fenomeno è necessario avere consapevolezza che il diritto penale è solo uno degli strumenti necessari ad eliminare la violenza contro le donne e che, anzi, il ricorso alla sanzione penale rappresenta il segno del fallimento delle politiche di prevenzione.

Per contrastare il fenomeno, dunque, non sono sufficienti gli strumenti normativi, ma è indispensabile un profondo cambiamento culturale volto ad avversare, sin dall’infanzia, “stereotipi di genere”, promuovendo un’educazione al “rispetto di genere”, che riguardi sia la sfera affettiva che quella sessuale.

Il quiz proposto, PER LUI e PER LEI, può essere uno strumento per focalizzare l’attenzione sulla propria relazione affettiva e valutare se è sana o presenta segni di tossicità.

Importane è l’educazione dei giovani, soprattutto nelle scuole, con percorsi formativi che abbiano in considerazione le differenti età e maturità psico-fisica degli studenti.

Bisogna far comprendere alle giovani generazioni che qualsiasi forma di violenza risulta del tutto inaccettabile in una convivenza civile democratica, fondata sulla libertà di autodeterminazione nelle scelte della propria vita.

Questo è un compito inderogabile cui sono chiamati a rispondere in prima battuta la famiglia e la scuola.

Alleato indiscusso di questo processo di cambiamento è lo sport, quale strumento di epocali cambiamenti che si riverberano nella società civile: coesione, tolleranza, inclusività ed eguaglianza di genere, per insegnare ad accettare, fin da piccoli, che anche da possibili sconfitte può scaturire un’opportunità di crescita.


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