Il 25 aprile è un giorno di festa!
Nel 2025 celebriamo l’ottantesimo Anniversario della
Liberazione dell’Italia dal nazifascismo. Un traguardo carico di memoria, ma
anche di responsabilità.
Ottant’anni fa, donne e uomini, lavoratori, partigiani,
studenti, operai e contadini lottarono per liberare il nostro Paese
dall’oppressione fascista e dall’occupazione nazista. Tra loro, tanti militanti
sindacali e figure che hanno contribuito alla ricostruzione democratica del
Paese.
Nel celebrare questa importante ricorrenza, si chiama tutte
e tutti a una memoria attiva, che non si limiti alla commemorazione, ma si
traduca in impegno quotidiano contro ogni forma di fascismo, razzismo,
intolleranza, disuguaglianza e sfruttamento.
È con questo lavoro quotidiano, paziente e spesso
invisibile, che oggi si esprime la militanza antifascista.
Oggi, come allora, ci sono forze che mettono in discussione
i valori antifascisti su cui si fonda la nostra Costituzione. La
precarizzazione del lavoro, la negazione dei diritti sindacali, l’attacco al
pluralismo, la criminalizzazione del dissenso: sono questi i volti moderni di
una cultura autoritaria contro cui è necessario vigilare e lottare.
Per invitare alla riflessione e alla diffusione della
memoria, ANPI Adele Bei e la CGIL hanno scelto di produrre un piccolo volume
fotografico dal titolo "Antifascisti da sempre", dove si ripercorrono
attraverso le immagini del nostro archivio storico i momenti più rilevanti del
movimento antifascista di questo Paese e del contributo che le lavoratrici e i
lavoratori, le pensionate e i pensionati hanno dato alla lotta di Liberazione e
alla costruzione della Repubblica democratica.
Questo volume racconta questo legame attraverso le immagini
del nostro archivio storico, descrive il percorso che le donne e gli uomini hanno
fatto in questi ultimi cento anni e mostra in modo lampante come le modalità
dei fascisti non siano mai veramente cambiate, a partire dagli assalti alle
nostre sedi.
Nonostante le immagini ci raccontino il filo rosso che lega
le modalità delle aggressioni fasciste, il processo di “normalizzazione” della
destra reazionaria oggi è arrivato al suo culmine, con spazi istituzionali e
popolari occupati grazie ad un sapiente populismo.
La destra propone soluzioni semplici e inefficaci a problemi complessi, attraverso ricette biecamente reazionarie che si presentano come moderate. Si appropriano di parole d’ordine che non sono le loro, modificandone il senso fino a svuotarlo completamente. Fa parte della “memoria rovesciata” che tentano di costruire e che dobbiamo continuare a combattere.
È questo lavoro quotidiano, paziente e spesso invisibile,
che fanno le compagne e i compagni che nell’ANPI e nella Cgil esprimono la loro
militanza antifascista. Le fotografie raccolte in un secolo di militanza e
resistenza raccontano meglio di mille parole il valore dello stare insieme, del
lottare contro ogni fascismo vecchio e nuovo e del costruire democraticamente
una società più giusta.
L’ottantesimo Anniversario della Liberazione dal regime
fascista e dall’occupazione nazista in Italia ci è sembrata una buona occasione
per ricordare, attraverso questo libro, il nostro impegno lungo più di un
secolo.
Il 25 aprile è un giorno di festa e questo importante
anniversario ci dà l’opportunità per fare qualche riflessione su che cosa è
stato il nazifascismo, che cosa ha significato essere antifascisti nel secolo
scorso e che significato assume oggi. Un momento per ritrovarsi, ricordare,
costruire e rinsaldare legami basati su una forte consapevolezza di come è
andata la Storia, di cosa sia stato il fascismo e di come le donne e gli uomini
che l’hanno combattuto abbiano fatto la differenza.
Questa lotta è proseguita nel tempo, mantenendo viva la
memoria storica della resistenza contro l’oppressione. Il legame tra sindacato
e antifascismo lo ritroviamo in questa pubblicazione attraverso testimonianze
fotografiche che raccontano decenni di impegno e sacrificio.
Sono immagini simbolo di un progetto che continua a essere valido e vivo anche ai giorni nostri, quando il pericolo di nuove forme di discriminazione e oppressione torna ad essere presente. In questo senso, l'antifascismo non è solo una dimensione storica, ma un impegno costante per la difesa della democrazia e dei diritti civili.
È con questo spirito che invitiamo tutti i cittadini a
partecipare alle celebrazioni della Festa della Liberazione in questo 80esimo
anniversario.
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