L’odio si insinua nelle parole, si nutre di pregiudizi e cresce nei silenzi.
Non è
un’espressione di libertà, ma una scelta che ferisce, divide e crea muri.
Eppure l’odio è un’emozione antica quanto gli uomini e le donne, radicata nella paura, nell’incomprensione e nel dolore.
Nasce spesso dalla fragilità, odiamo soprattutto quando ci sentiamo minacciati o incapaci di accettare ciò che è diverso.
Odiando però, perdiamo l’occasione di capire.
Non possiamo sempre scegliere quello che ci accade, ma possiamo decidere come rispondere.
Possiamo riconoscere le nostre emozioni senza lasciare che ci dominino.
Possiamo sostituire l’odio con il coraggio di accettare, con la volontà di cercare punti di incontro, con l’apertura di chi non ha paura di guardare l’altra persona negli occhi.
Liberarsi dall’odio non significa dimenticare le ingiustizie o tollerare il male, ma trovare modi per affrontarlo senza restare intrappolati nella spirale della rabbia.
È una scelta consapevole per costruire il mondo
L’odio pesa, consuma.
Nessun commento:
Posta un commento