Giovedì 30 gennaio, ore 18.30, Casa Manzoni, via Morone 1,
Milano
Circolo dei
Lettori
Monaco, 30 settembre 1938:
la giornata della capitolazione delle forze democratiche alla dittatura
tedesca.
La data in cui Francia e
Inghilterra, con la mediazione di Mussolini, annichilito e sfiduciato,
consegnarono a Hitler la regione cecoslovacca dei Sudeti, dando il via libera
alla sua rapida ascesa territoriale in Europa. Un successo politico, per
Hitler, che lo elevò a figura dominante nella scacchiera politica internazionale.
Benito Mussolini, fino a quel
momento, unico e grande dittatore d’Europa, si ritrovò scalzato dalla sua
posizione di potere: l’allievo tedesco, che tanto si era ispirato al fascismo
nelle fasi embrionali della sua carriera politica, si stagliava ora come minaccia
potentissima non solo per i paesi democratici, ma anche per l’Italia.
Ma chi era per gli italiani,
Benito Mussolini? Leader carismatico e allo stesso tempo temibile, capo del
fascismo e sua guida morale, tanto che, come chiarisce Giordano Bruno Guerri,
“gli italiani, parlando di Benito Mussolini – fra loro, in casa – lo chiamavano
Benito, una presenza familiare nelle loro vite, detestata o più spesso amata.”
Maurizio Serra,
diplomatico e scrittore, ha appena pubblicato “Scacco alla pace” (Neri Pozza,
2024), disegnando i profili dei quattro attori principali di quel settembre
1938 (Hitler, Mussolini, Chamberlain, Daladier).
Giordano Bruno Guerri,
storico, saggista e presidente della Fondazione Il Vittoriale degli Italiani,
si è concentrato su Benito (Rizzoli, 2024), duce del popolo italico.
In dialogo con Pier Luigi Vercesi, giornalista e scrittore, i due autori si confronteranno sul momento, storico e politico, in cui l’Europa capitolò al nazismo, entrando nel tragico buio della Seconda guerra mondiale.
Nessun commento:
Posta un commento