mercoledì, dicembre 25, 2024

Dalla Speranza dell’Enciclica Laudato SI del 2015 al Giubileo 2025 "Pellegrini di speranza"

 

Il tema scelto per il Giubileo 2025è "Pellegrini di speranza"

Questo messaggio incoraggia i fedeli a intraprendere un viaggio spirituale verso una maggiore consapevolezza della misericordia divina e a diffondere l'amore e la compassione del mondo.

Papa Francesco ha aperto la Porta sui cui battenti è rappresentata la storia dell’umanità e, per primo, ha varcato la soglia. Dietro, i rappresentanti dei cinque continenti.

Sedici formelle di bronzo. Tra la prima e l’ultima, modellate a quattro a quattro per dare forma a una delle Porte più famose del mondo, è scolpita la storia della Redenzione.

Dal male compiuto da Adamo ed Eva, fino a Cristo Risorto.

Nel mezzo la storia, fatta di cadute e speranze, dei milioni di uomini e donne che da martedì 24 dicembre e per tutto l’anno, dopo papa Francesco, inizieranno ad attraversare la Porta Santa della Basilica di San Pietro, inaugurando nella notte di Natale il Giubileo 2025 dedicato alla Speranza.

Dietro di lui attraverseranno la Porta, entrando nella Basilica che sorge sulla tomba dell’apostolo Pietro, circa cinquanta altri pellegrini, a partire dai cardinali, i vescovi e i sacerdoti concelebranti, e a seguire alcuni rappresentanti delle altre Chiese cristiane e dei cinque continenti.

Una processione che rappresenterà tutti gli uomini e le donne del mondo, a cui questo Giubileo intende dare la buona notizia della “Speranza che non delude”, in un tempo in cui oltre trenta Paesi nel mondo sono sconvolti da conflitti armati.

Per volontà del Pontefice il Giubileo è stato dedicato alla riscoperta del senso della preghiera e, in particolare, della preghiera per la pace.

Già dalla mattina di Natale tantissimi pellegrini avranno la possibilità di compiere il proprio pellegrinaggio alla Porta Santa di San Pietro e ottenere così, dopo aver ricevuto i sacramenti della Confessione e della Comunione, il grande dono dell’indulgenza plenaria.

Il 26 dicembre, poi, papa Francesco, con un gesto straordinario, aprirà in un Giubileo ordinario una Porta Santa nel carcere di Rebibbia, a Roma.

Questo Giubileo segue un altro importante evento di qualche anno fa, il 2015, l’Enciclica Laudato SI. L’enciclica si focalizza sulla cura dell’ambiente naturale e delle persone, nonché su questioni più ampie del rapporto tra Dio, gli esseri umani e la Terra. Il sottotitolo dell’enciclica, “Sulla cura della nostra casa comune”, sottolinea questi temi chiave.

La Laudato SI è suddivisa in sei capitoli:

“Il Capitolo Uno: Quello che sta accadendo alla nostra casa” riassume la portata dei problemi attuali legati all’ambiente. Le questioni discusse includono l’inquinamento, il cambiamento climatico, la scarsità d’acqua, la perdita di biodiversità e la disuguaglianza mondiale.

“Il Capitolo Due: Il Vangelo della Creazione” ha la Bibbia come fonte di ispirazione. Le storie della creazione della Genesi sono interpretate come un incentivo alla coltivazione responsabile e alla protezione della natura. I tentativi del passato di giustificare l’assoluto dominio umano sulle altre specie «non sono una corretta interpretazione della Bibbia». Il mondo naturale è inoltre rappresentato come un dono, un messaggio e un’eredità comune per tutti.

“Il Capitolo Tre: Le radici umane della crisi ecologica” esplora gli atteggiamenti della società e le ideologie che hanno provocato problemi ambientali. Questi includono l’uso sventato della tecnologia, la tendenza di manipolare e controllare la natura, una visione degli esseri umani come una specie separata dall’ambiente, teorie economiche limitate e relativismo morale.

“Il Capitolo Quattro: Un’ecologia integrale” presenta la soluzione principale dell’enciclica ai problemi sociali e ambientali attuali. L’ecologia integrale sostiene che gli esseri umani sono parte di un mondo più ampio e richiede “soluzioni integrali che considerino le interazioni dei sistemi naturali tra loro e con i sistemi sociali”. Mentre lo studio degli ecosistemi è molto conosciuto nella scienza dell’ecologia, l’ecologia integrale amplia questo paradigma considerando le dimensioni etiche e spirituali della relazione tra gli esseri umani e il mondo della natura, attingendo alla cultura, alla famiglia, alla comunità, virtù, religione e rispetto del bene comune.

“Il Capitolo Cinque:  Alcune linee di orientamento e azione” applica il concetto di ecologia integrale alla vita politica. Questo richiede accordi internazionali per proteggere l’ambiente e assistere i paesi a basso reddito, nuove politiche nazionali e locali, processi decisionali inclusivi e trasparenti e un’economia ordinata al bene di tutti.

Infine, il Capitolo Sei: Educazione e spiritualità ecologica” conclude l’enciclica con indicazioni pratiche per la vita personale. Raccomanda uno stile di vita meno incentrato sul consumismo e più su valori al di là del tempo e durevoli. Questo richiede educazione ambientale, gioia per l’ambiente, amore civico, partecipazione ai sacramenti e una “conversione ecologica” in cui l’incontro con Gesù porti a una comunione più profonda con Dio, gli altri e il mondo della natura.   Sintesi dell'Enciclica Laudato SI

Cosa dice la Laudato Si’ del cambiamento climatico?

Il cambiamento climatico è uno degli argomenti più importanti della Laudato Si’, sia perché l’enciclica parla in dettaglio dell’imperativo morale di affrontarlo, sia perché la minaccia della crisi climatica è cresciuta in modo significativo dalla pubblicazione dell’enciclica.

La Laudato Si’ evidenzia il “consenso scientifico molto consistente” sul fatto che il cambiamento climatico si stia verificando, nonché afferma che l’attività umana è il motore principale di questo riscaldamento. Il cambiamento climatico è “una delle principali sfide che l’umanità deve affrontare ai nostri giorni” .

Questo perché “molti di coloro che detengono più risorse e potere economico o politico sembrano concentrarsi soprattutto nel mascherare i problemi o nasconderne i sintomi”.

Cosa dice la Laudato Si’ dei poveri?

Un tema chiave della Laudato Si’ è che gli sforzi per ridurre i cambiamenti climatici e aiutare le persone in condizioni di povertà non dovrebbero essere messi  uno contro l’altro, ma invece perseguiti come un progetto unitario.

Sarebbe sbagliato ridurre le emissioni in  modo da danneggiare gli emarginati nella società o costituendo un onere ingestibile per i paesi molto poveri. Come afferma l’enciclica: “Non ci sono due crisi separate, una ambientale e un’altra sociale, bensì una sola e complessa crisi socio-ambientale. Le direttrici per la soluzione richiedono un approccio integrato per combattere la povertà, per restituire dignità agli esclusi e nello stesso tempo per prendersi cura della natura”.

Si prevede che i paesi a basso reddito subiscano gli effetti peggiori del cambiamento climatico e abbiano bisogno di assistenza finanziaria per passare a pratiche sostenibili. Di conseguenza, è doveroso da parte dei paesi ricchi assumere un ruolo guida nella riduzione delle proprie emissioni e nel fornire fondi ai paesi in via di sviluppo che cercano di fare lo stesso. La Laudato Si’ rileva inoltre come il cambiamento climatico provocherà un aumento del numero di migranti che lasceranno le case devastate dagli effetti del degrado ambientale e invita le persone ad accogliere e sostenere questi rifugiati ambientali.

Che cosa chiede di fare la Laudato Si’?

Il Capitolo Sei della Laudato Si’ delinea i passi che ognuno può intraprendere nel processo di conversione ecologica.

Nella Laudato Si’ si sottolinea che  molti problemi ambientali si estendono dagli individui ai più ampi sistemi economici e politici. Anche se ciascun lettore dell’enciclica si impegnasse a livello ambientale nel proprio stile di vita, ciò non basterebbe a fermare problemi come la crisi climatica e l’inquinamento. Le principali decisioni che incidono sulla disponibilità di energia rinnovabile e sulle pratiche sostenibili non vengono prese da individui, ma da governi e grandi aziende.

E’ quindi  importante che le persone di fede siano coinvolte in politica e lavorino strategicamente per un cambiamento positivo, attraverso gruppi di difesa non governativi, come il Movimento Laudato SI.

Inoltre, l’enciclica invita i cattolici a entrare nell’arena della politica nazionale e internazionale, per respingere la tendenza dei leader mondiali di dare priorità ai guadagni a breve termine  sostenendo invece politiche che supportino gli svantaggiati e promuovano il bene comune a lungo termine.

Cosa prevede per il futuro la Laudato Si’?

L’enciclica offre delle speranze, sia nelle politiche specifiche che raccomanda sia nella sua promessa di un’ecologia integrale, una visione nuova e più appagante della politica, dell’economia e della vita quotidiana.

Come afferma l’enciclica: “non tutto è perduto, perché gli esseri umani, capaci di degradarsi fino all’estremo, possono anche superarsi, ritornare a scegliere il bene e rigenerarsi, al di là di qualsiasi condizionamento psicologico e sociale che venga loro imposto”.

Per questo, “Si può dire che, mentre l’umanità del periodo post-industriale sarà forse ricordata come una delle più irresponsabili della storia, c’è da augurarsi che l’umanità degli inizi del XXI secolo possa essere ricordata per aver assunto con generosità le proprie gravi responsabilità”.

Nel 2018 è stata creata anche l’Associazione Laudato Si’ – Un’alleanza per il clima, la Terra e la giustizia socialeHome - Associazione Laudato si’
“Un programma di grande valore culturale e politico quanto mai urgente nella fase storica che viviamo. È quanto pensano della 'Laudato SI’ decine di intellettuali e attivisti, credenti e non, che per questo hanno dato vita a un’associazione con l’obiettivo di promuovere gli stessi valori dell’enciclica di Papa Francesco del 2015. 

L’associazione Laudato si’ – Un’alleanza per il clima, la Terra e la giustizia sociale è stata presentata a Milano dalla presidente Daniela Padoan, insieme a don Virginio Colmegna, presidente fondazione Casa della Carità e cofondatore dell’associazione Laudato Si’. 
Presenti anche Luigi Manconi, presidente UNAR, Lisa Clark, Rete italiana per il disarmo e Gad Lerner giornalista, che hanno sottoscritto la lettera-appello dell’associazione.

L’associazione Laudato si’ promuoverà corsi, convegni e seminari sui temi dell’enciclica quali ambiente e beni comuni, migrazioni e accoglienza, pace e disarmo, povertà ed economia, solidarietà e diritti umani. Produrrà inoltre materiale didattico ed editoriale da diffondere anzitutto nelle scuole e nelle università con iniziative specifiche rivolte ai giovani avvalendosi anche della collaborazione delle personalità che hanno aderito e che aderiranno all’associazione.

Tra queste, l’associazione può già contare sulla partecipazione di Alessandra Ballerini, Stefano Boeri, Aldo Bonomi, don Luigi Ciotti, don Tonio Dell’Olio, Erri De Luca, Donatella Di Cesare, Carlo Feltrinelli, Luigi Ferrajoli, Grazia Francescato, Franco Lorenzoni, Dacia Maraini, Giorgio Nebbia, Moni Ovadia, Francesca Re David, Paolo Rumiz, Salvatore Settis, padre Alex Zanotelli.” 

L'Associazione "Laudato  SI" è attiva anche a Paderno Dugnano coinvolgendo anche altre associazioni presenti nel territorio attraverso una "Rete per l'ecologia integrale" ed organizzando incontri con una certa regolarità. 


 

 


Nessun commento:

Posta un commento