A Milano sono attive alcune delle più importanti Università, centri di
ricerca scientifica, istituzioni e fondazioni culturali d’Europa, e qui si
trova la massima concentrazione nazionale di produzione mediatica e di
contenuti informativi.
Paderno Dugnano deve acquisire la consapevolezza di far parte di questo
denso nodo metropolitano europeo attorno al quale gravitano sette milioni di
abitanti che ovviamente rappresentano anche uno straordinario bacino di utenza.
Proprio per questo il Circolo Culturale Restare Umani ha scelto di non
esaurire la sua iniziativa occupandosi di una sola disciplina, ma si propone
piuttosto come hub di temi e interessi diversi, collaborando sinergicamente con
singoli autori, creativi e associazioni tematiche.
Si intende pertanto facilitare la comunicazione e stimolare le iniziative che si svolgono nella rete urbana di cui la città fa parte, in particolare per quanto
riguarda la letteratura, la fotografia e la pittura, le discipline bionaturali,
la danza, la musica pop, jazz, rock, lo sviluppo urbanistico e sociale,
l’architettura, il design, l’economia e il lavoro, la scienza, la tecnologia e
l’ambiente.
Il motto “Restare Umani” che abbiamo fatto nostro, si ispira alla parola d’ordine di uno straordinario testimone del nostro tempo, Vittorio Arrigoni, un giovane reporter, scrittore e attivista internazionale che a un certo punto non si è più limitato a testimoniare la sua solidarietà, a raccontare la realtà che vedeva davanti ai suoi occhi, ma ha cercato di viverla divenendone parte fino alle estreme conseguenze: per “restare umano”.
La storia di Vittorio Arrigoni, attuale nel 2011 quando Restare Umani é stata creata, è quanto mai attuale anche ora, purtroppo:
Il 14 aprile
2011 all’uscita dalla palestra di Gaza nella quale era solito recarsi venne
sequestrato da un commando terrorista che chiedeva, per la sua liberazione, il
rilascio immediato dal carcere dei loro “confratelli” arrestati negli ultimi
mesi nella Striscia.
Primo tra
tutti lo sceicco salafita Abu al Walid al Maqdisi. In un video immediatamente
pubblicato su YouTube, in cui Vittorio Arrigoni veniva mostrato bendato e
legato, i rapitori accusavano l’Italia di essere uno “stato infedele” e
l’attivista di essere entrato a Gaza “per diffondere la corruzione”.
Il giorno successivo Vittorio fu ucciso, sembra per strangolamento. Aveva 36 anni.
Le motivazioni restano oscure.
L’omicidio di
Arrigoni suscitò sdegno e proteste in tutto il mondo e fu condannato in modo
unanime dalle Nazioni Unite e da vari Capi di Stato.
Le autorità
della striscia di Gaza tributarono un “saluto solenne” con centinaia di
partecipanti alla salma di Arrigoni prima del suo trasferimento in Italia.
Per rispettare
le volontà di Vittorio Arrigoni, la famiglia dispose che la sua salma tornasse
in Italia passando dall’Egitto e dal valico palestinese di Rafah anziché
attraversando il territorio di Israele. I funerali, svoltisi a Bulciago furono
celebrati da Monsignor Hilarion Capucci. Vi parteciparono migliaia di persone
giunte da tutta Europa.
Che dire, oggi,
nel 2024, dopo 13 anni, sembra che nulla sia cambiato, anzi, forse le cose sono
peggiorate, o perlomeno ancor più incancrenite.
La storia e l’impegno
di Vittorio devono però essere da stimolo per noi, oggi, a resistere e cercare
sempre una soluzione per un domani migliore, per RESTARE UMANI.
Se anche tu condividi il bisogno di esprimere ed affermare, con i mezzi e gli strumenti della cultura, il desiderio di “restare umani” al di là di ogni contrasto, trasformando questa impegnativa aspirazione in progetti, eventi, opere ed iniziative, contattaci
alla seguente email: restareumani2011@gmail.com
o seguici su Facebook : Restare Umani Paderno Dugnano
Bene. Buon lavoro!
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