Ci ha mostrato degli scatti dei suoi
lavori e ci ha parlato della sua passione civile in difesa della
libertà e dei diritti umani nella città dove vive e lavora: Pavia.
Proprio in quella settimana c’era un lungo articolo dell’Espresso
sulla criminalità organizzata a Pavia e un servizio sull’attentato
che lui aveva subito. Ignoti avevano cercato di
incendiare,danneggiandolo,il suo ufficio e archivio proprio in
concomitanza con le sue denunce contro la criminalità mafiosa
nell’urbanistica cittadina. Lui stesso ci aveva presentato anche la
sua casa editrice Effige ed alcuni suoi volumi. Mi sono rimaste
alcune impressioni: Giovannetti, urbanistica, Pavia, n’drangheta.
Di lui e del suo lavoro poi abbiamo
parlato con Giampaolo Spinato, ad un’altra iniziativa di Restare
Umani, il “2°reading di Poesia e narrativa” del 26 gennaio. Spinato ci aveva
raccontato del suo book fotografico realizzato proprio con
Giovannetti che possiede la più grande raccolta di ritratti fotografici di poeti
e scrittori . In quell’occasione Spinato mi ha ricordato che devo
ancora leggere il suo libro sul rapimento Moro e sui misteri che lo
avvolgono e che lui,in qualche maniera, ha sfiorato con la sua
creatività letteraria. Il libro si chiama “Amici e nemici”.
Mi
sono rimaste alcune impressioni: Giovannetti, Moro, mafia, Roma.
Proprio in quei giorni stavo leggendo
un libro,del 1995,di Giorgio Galli dal titolo “La regia occulta. Da
Enrico Mattei a Piazza Fontana”.La tesi di quel libro è che quasi
tutti i misteri italiani siano da ricondurre ad uno stato
parallelo, inquinato dalla criminalità organizzata che si è inserita
in tutti i momenti difficili della storia del nostro Paese. Quel
libro parla a lungo dei misteri legati alla morte di Enrico Mattei,
della vicenda del petrolio e del ruolo di Cosa Nostra. Siamo nel
1962. Ma poi il racconto di Galli arriva ai giorni nostri e accenna
anche al rapimento Moro. Mi sono rimaste alcune impressioni:
Mattei, petrolio, Pavia, mafia, Moro.
Qualche giorno dopo, il Corriere della
Sera del 6 febbraio, ha dato ampio spazio al libro del ”nostro”
Giovanni Giovannetti, ”Frocio e basta”, sull’omicidio di Pasolini.
Un’omicidio tra sfondo sessuale e documenti scomparsi su Cefis. Il
libro parte dalla scomparsa di 78 fogli dell’ultimo manoscritto di
Pasolini “Petrolio”. Pagine che parlerebbero degli intrecci tra
petrolio servizi segreti, politica, ambienti economici e criminalità
organizzata sullo sfondo delle vicende di Cefis e della morte di
Mattei. Fogli che sarebbero stati anche in possesso del senatore
Marcello Dell’Utri. Salvo poi sue smentite. Mi sono rimaste alcune
impressioni: Giovannetti, petrolio, Pasolini, criminalità organizzata.
Da questi incontri ho tratto la
convinzione di consigliare la lettura di tre libri ”Frocio e Basta”
di Giovanni Giovannetti, ”La regia occulta”di Giorgio Galli e
“Amici nemici” di Giampaolo Spinato perché anche se io non
credo alle tesi “complottiste”, a volte la realtà, sotto i
nostri occhi, non è così comprensibile.
E’ vero che la storia può essere più semplice di come ci
viene raccontata.
Non esiste un’unica regia e nemmeno Belzebù. Però molti sono gli
indizi e quando le “coincidenze” sono troppe ..non si dice che
cambiano di nome e diventano “prove”? Non è forse che la realtà
sia più terribile di come la vediamo. E poi riusciamo a veder
davvero quello che succede? Qualche giorno fa ho sentito un bravo
reporter (Riccardo Diacona) dire che bisogna vedere quelle che è
sotto gli occhi di tutti e di cui invece non ci accorgiamo.Gli scoop
e le notizie e gli intrecci sono lì davanti ai nostri occhi. Come
si accumula la ricchezza? Dove e chi evade le tasse? Chi e come non
paga i contributi ai propri dipendenti, non fattura, specula sui
terreni, ruba, fa i falsi in bilancio? E questa illegalità diffusa e
spicciola è sotto gli occhi di tutti. E’ così scontata che a
volte non riusciamo a vederla, proprio come i grandi enigmi.
Gianfranco Massetti
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