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lunedì, giugno 02, 2025

Parole O_Stili: Anche il PAPA si è occupato di Intelligenza Artificiale

 

C’è una frase che Papa Francesco ha ripetuto più volte, anche al G7 del 2024: L’algoritmo deve essere al servizio dell’uomo, non il contrario.

Un impegno, quello della Chiesa Cattolica sul tema dell’IA, che inizia nel 2020 con il Rome Call for AI Ethicsuna dichiarazione per promuovere trasparenza, responsabilità, imparzialità, inclusione, sicurezza e privacy nell’uso dell’IA, firmata anche da colossi come IBM e Microsoft.
Non un noioso documento per addetti ai lavori, ma un invito a:- non trattare gli algoritmi come dèi;- non scambiare l’efficienza per giustizia;- non sostituire la coscienza con una riga di codice.
Nel 2023 la Call ha assunto una dimensione interreligiosa, con la firma anche di rappresentanti delle fedi ebraica e musulmana. Per dare concretezza a queste intenzioni, la Chiesa ha anche promosso iniziative concrete per favorire un’IA “umana”: è nato, ad esempio, un Osservatorio permanente sull’IA e la dignità umana, che non si limita a pubblicare rapporti ma si occupa di formazione nelle università cattoliche di mezzo mondo.
Non ultimo a gennaio di quest’anno il Vaticano ha redatto due documenti:
“Antiqua et nova” (2025), la nota sul rapporto tra intelligenza artificiale e intelligenza umana, e
“Le Linee guida vaticane per un uso dell’IA” centrato sull’essere umano, che vietano pratiche che aumentano le disuguaglianze o minacciano i diritti.

A sorpresa Papa Leone XIV, in un discorso ai cardinali in cui spiegava le motivazioni della scelta del suo nome, ha detto: «Diverse sono le ragioni, però principalmente perché il Papa Leone XIII con la storica Enciclica Rerum Novarum, affrontò la questione sociale nel contesto della prima grande rivoluzione industriale; e oggi la Chiesa offre a tutti il suo patrimonio di dottrina sociale per rispondere a un’altra rivoluzione industriale e agli sviluppi dell’intelligenza artificiale, che comportano nuove sfide per la difesa della dignità umana, della giustizia e del lavoro».

La formazione scientifica di Papa Leone XIV (Robert Francis Prevost), laureato in matematica, influenzerà il suo approccio all’intelligenza artificiale in modo significativo, combinando rigore analitico, attenzione all’etica e una visione sociale radicata nella dottrina della Chiesa.

Qual è la linea sul tema dell’IA:

1. Difesa della dignità umana. L’obiettivo prioritario è garantire che lo sviluppo e l’uso dell’IA non compromettano la dignità della persona umana, ma la pongano sempre al centro di ogni processo tecnologico e decisionale.
2. Giustizia sociale e lavoro. Il Papa sottolinea che l’IA avrà un impatto sul mercato del lavoro pari o superiore a quello della rivoluzione industriale.
3. Responsabilità e discernimento. Leone XIV richiama la necessità di una riflessione etica profonda sull’IA. Ha posto l'accento sul rischio di una dipendenza eccessiva dai mezzi dell'intelligenza artificiale, affinché si possa “orientare gli strumenti al bene di tutti così che possano produrre il benefici per l’umanità”.

Con Papa Leone XIV, la Chiesa entra nel tempo dell’intelligenza artificiale

Il nuovo Pontefice ha scelto di accendere una luce sul futuro: quello in cui la tecnologia non è più solo uno strumento, ma uno spazio che abitiamo ogni giorno — a scuola, sul lavoro, nelle relazioni.
In questo nuovo incontro tra fede e algoritmo, c’è una sfida grande e concreta: costruire un’innovazione che non dimentichi mai l’umano.
E magari, chissà, anche le grandi istituzioni del nostro tempo — quelle che chiamiamo poteri, sistemi, imperi — sapranno riconoscere in questa rivoluzione una possibilità per cambiare forma senza perdere anima.

Approfondimento: Parole O_Stili ha parlato di IA e umanesimo durante l’ultima edizione del Festival della comunicazione non ostile con Pierluigi Dal Pino, Senior Regional Director Government Affairs Western Europe di Microsoft. GUARDA IL PANEL

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