Chi siamo

domenica, giugno 29, 2025

Parco Borghetto: i FILI che UNISCONO alla Festa del 22 Giugno 2025

 

Alla festa erano presenti le opere a maglia/uncinetto create dai gruppi di donne della realtà locale, di diverse nazionalità: Scuola delle DonneFili di Paderno e Intrecci di Fili Colorati.

Il loro obiettivo è quello di promuovere l’arte del lavoro a maglia/uncinetto come strumento di unione, espressione, integrazione e sostegno sociale.

I loro lavori hanno reso più allegro il parco, riempiendolo di mille colori, creando molti più punti di seduta (in attesa di panchine nuove...) 

Un GRAZIE alle tante donne che con le loro capacità artigianale hanno reso più gradevole la Festa!

Molte opere sono state realizzate per la Croce Rossa Italiana di Paderno Dugnano, che il 14 Giugno, in occasione della Giornata Mondiale del Lavoro a Maglia, ha organizzato nella Piazza del Comune un tappeto di colori e una vendita di beneficenza.

Le coperte create sono ancora in vendita 
tutto il ricavato sarà devoluto alla Croce Rossa Italiana – 
Comitato di Paderno Dugnano

per sostenere 
le attività di sensibilizzazione contro la violenza di genere










venerdì, giugno 27, 2025

Parco Borghetto: Un parco nella Storia, la Storia del parco



Il Parco Borghetto è diventato recentemente Luogo del Cuore FAI, ci è sembrato doveroso raccontarne, seppur con brevi cenni, la storia antica e recente, per apprezzare meglio l'importanza di ristrutturarlo, curarlo e valorizzarlo!

 

giovedì, giugno 26, 2025

Parco Borghetto: gli Alpini alla Festa del 22 Giugno 2025

La Festa del Parco Borghetto del 22 Giugno 2025 
è stata realizzata grazie al prezioso aiuto degli ALPINI.
 
Già dal primo mattino si sono adoperati 
per il montaggio di gazebo, tavoli e panche.
 
Un contributo davvero prezioso!
 
Poi il meritato riposo durante la festa!



GRAZIE! 





 

mercoledì, giugno 25, 2025

Il Notiziario del 20 Giugno parla della Festa del Parco Borghetto del 22 Giugno per il recente riconoscimento FAI

 

L'Associazione Culturale RESTARE UMANI ringrazia ancora TUTTI i Cittadini per aver votato/firmato.

Ai primi di Dicembre 2024, quando è nata l’idea di partecipare al censimento FAI, sembrava una bella idea, soprattutto per smuovere la sonnacchiosa Palazzolo.

Non sapevamo bene cosa ci aspettasse, ne avevamo parlato con qualcuno, ma senza ricevere un grande incoraggiamento…
Ci abbiamo creduto, e siam partiti.
Male che potesse andare, il Parco Borghetto non sarebbe diventato un Luogo del Cuore FAI…
 
E invece, un passo dopo l’altro;
prima con il voto on line dopo l’altro, poi con una firma cartacea dopo l’altra..
con tante persone che si sono date da fare a riempire di firme moduli su moduli.
 
Tante Associazioni locali, almeno una ventina!
Tante persone! Alcune non conosciute, amici di amici.
E poi tanti nuovi amici!
 
Qualche momento difficile da superare c'è stato, ma anche tante soddisfazioni!
 
Grazie a VOI, il Parco Borghetto è diventato un Luogo del Cuore FAI.
SIAMO UN LUOGO DEL CUORE!
 
Durante la festa, con la nostra Sindaca Anna abbiamo scoperto la targa…
La trovate già appesa al cancello di entrata da Piazza Addolorata e di fronte al ponticello sul Seveso della ciclo-pedonale.  



Volevo però dirvi che NON è ancora finita con il FAI!
 
Adesso abbiamo la possibilità di partecipare ad un bando del FAI, presentare un bel progetto e cercare di convincere Banca Intesa a darci un po' di soldi per ristrutturare il nostro amato Parco Borghetto!

A questo punto però la protagonista diventa l'Amministrazione Comunale, 
Restare Umani può collaborare e proporre, ma non decidere!
 
Il Notiziario però ci ha visto giusto!
La Festa potrebbe diventare un appuntamento fisso... magari estesa ad un giorno intero...

E a dir la verità ci sono già venute delle idee per iniziative a tema... 
Restate in contatto!
Ne vedrete delle belle!

Parco Borghetto: L'animazione bimbi alla Festa del 22 Giugno 2025

L'animazione bimbi alla Festa del Parco Borghetto 2025 
è stata curata da Monica Bisi e 
Anna Crepaldi della Libreria Parole Dolci di Paderno Dugnano


















martedì, giugno 24, 2025

Parco Borghetto: La musica della Festa del 22 Giugno 2025

Alla festa del Parco Borghetto del 22 Giugno 2025 si sono esibiti:
il gruppo Jazz "Blue & Green" band
e la cantante Tonia Del Papato dell'Accademia Musicale Villa Lobos






 

Parole O_Stili: RISPETTO

 

Quella passata è stata la settimana della maturità. Un rito che non segna solo la fine di un percorso scolastico, ma rappresenta una tappa emotiva per chi la vive e per chi la ricorda ogni anno come passaggio di crescita.

La maturità, in fondo, è fatta di sentimenti. Quelli romantici, come dimostra chi ancora canta Notte prima degli esami davanti al portone della scuola — è successo al liceo Michelangiolo di Firenze. 

E quelli più ansiosi, come raccontano i dati di una ricerca condotta da Skuola.net con l’Associazione nazionale Di.Te: rivela che oltre 6 studenti su 10 affrontano l’esame con un mix di emozioni negative difficili da gestire che trasformano lo smartphone nella principale valvola di sfogo.

Alla prova di italiano, il 40,3% dei maturandi ha scelto la traccia sul tema del rispetto, ispirata a un articolo di Riccardo Maccioni, giornalista di Avvenire, intitolato: “Rispetto è la parola dell’anno Treccani. E serve per respirare.”

Un passaggio dell’articolo recita: “Un auspicio, che porta con sé il desiderio di costruire, di usare il dizionario non per demolire chi abbiamo di fronte, ma per provare a capirne le ricchezze, le potenzialità.”

“Rispetto” — inteso come “sentimento e atteggiamento di stima, attenzione, riguardo verso una persona, un’istituzione, una cultura, espresso con parole o azioni”  è stata infatti scelta dall’Istituto Treccani come parola del 2024. Valeria Della Valle e Giuseppe Patota, condirettori del vocabolario, spiegano: “La mancanza di rispetto è alla base della violenza esercitata quotidianamente nei confronti delle donne, delle minoranze, delle istituzioni, della natura e del mondo animale.”

Eppure, oggi, quella parola risuona fuori posto.

Nel linguaggio dei leader politici, nei titoli dei media, nei post sui social.

Il rispetto si sgretola sotto il peso di un lessico bellico che trasforma le persone in “bersagli”, le città in “obiettivi”, le vite in “danni collaterali”.

Le dichiarazioni ufficiali ricorrono a metafore chirurgiche, come “operazioni di precisione”, per sterilizzare la violenza. Nel frattempo, la retorica dello “scontro di civiltà” si fa strada nei notiziari, mentre il dolore reale diventa invisibile.

Rispettare non è mai un’azione neutra. È una posizione.
È scegliere la complessità, quando sarebbe più facile semplificare.
È ascoltare, quando sarebbe più comodo accusare.
È ammettere di non sapere, quando l’istinto è quello di urlare.

Questo weekend ci siamo svegliati in un mondo ancora più confuso, con nuovi fronti di guerra. Uno di questi, meno visibile, è quello digitale.

In Israele, le autorità hanno intensificato il controllo sulle comunicazioni interne. Mercoledì scorso, il censore militare ha annunciato che ogni contenuto riferito ad attacchi, spostamenti militari o luoghi colpiti — anche su app private — dovrà essere approvato preventivamente. Chi non rispetta le regole, potrà incorrere in sanzioni penali. Scenario ancora più complesso si verifica nella Striscia di Gaza, dove la rete diventa uno strumento di controllo, in quanto l’azione sistemica di interruzione delle comunicazioni a seguito di bombardamenti e blocchi imposti da come risultato l’isolamento comunicativo che ostacola i soccorsi, impedisce la comunicazione e silenzia le persone.

Il messaggio è chiaro: controllare la narrazione è una priorità strategica.

Anche l’Iran ha rafforzato la stretta: accesso a internet limitato, social e app bloccati. Fino a poco tempo fa, milioni di cittadini aggiravano le restrizioni con l’uso di VPN. Oggi, anche questi strumenti sono in gran parte inutilizzabili. Le autorità giustificano la scelta come risposta agli attacchi informatici israeliani.

Il risultato? Un’informazione militarizzataLe piattaforme digitali, da spazi di racconto e denuncia, diventano luoghi di sorveglianza e silenziamento.

Nel frattempo, nel resto del mondo, invece, il pericolo non è solo la censura, ma soprattutto la disinformazione. 

Con l’avvento dell’intelligenza artificiale, inquinare la conversazione pubblica è sempre più facile. Un esempio recentissimo sono due contenuti diventati virali sulle piattaforme social: uno che annuncia, con tanto di immagini, l’attacco dell’Iran alla Tour Eiffel in Francia e un altro, più sofisticato, che mostra un’enorme esplosione che, secondo alcune narrazioni, sarebbe stata ripresa proprio in Iran. In realtà, si tratta di un vecchio video che riguarda un altro Paese, la Siria.

Insomma, è evidente che la gestione del conflitto passa anche dal racconto che se ne fa. E chi controlla le parole, controlla anche — almeno in parte — la percezione degli eventi.

Su comunicazione e social media vogliamo segnalarti l’ultimo interessante numero di “Fuori dal PED”, la newsletter di Valentina Tonutti che analizza come la comunicazione tra Stati, soprattutto in contesti di guerra, abbia adottato il linguaggio dei social e del content marketing, trasformando anche gli eventi drammatici in contenuti virali. A partire da un tweet provocatorio tra Iran e Israele del 2018, l’autore riflette sull’uso sempre più spregiudicato di meme, gif e emoji nella comunicazione istituzionale, con esempi di Israele e Ucraina.


Parco Borghetto: Discorso inaugurazione targa Luogo del Cuore FAI

Festa del Parco Borghetto - 22 Giugno 2025
Discorso di inaugurazione del Targa di Luogo del Cuore FAI per il Parco Borghetto

YouTube: https://youtu.be/8uTFz2mzniU
 




"Lezioni di lettura" in podcast

Il libro, per funzionare, ha bisogno di tempo ininterrotto. 
Purtroppo esistono gli smartphone, ma anche gli audiolibri: un antidoto allo smartphone dentro alla smartphone.

"Lezioni di lettura" è una serie di approfondimenti sulla scrittura di grandi scrittrici e scrittori. Per me, è la trasposizione nel mondo degli audiolibri e dei podcast di una cosa che ho sempre fatto: l’analisi dei testi.

di Francesco Pacifico: “Lezioni di lettura”, un podcast mensile, che dura un anno.

La prima "Lezione di lettura"
In questa prima lezione Francesco Pacifico racconta le prime pagine de
“L’arte della gioia” di Goliarda Sapienza, lette da Donatella Finocchiaro.
Un lungo e travolgente inizio che andrebbe letto tutto d’un fiato, senza interruzioni.
🎧 La prima lezione del podcast “Lezioni di lettura” è disponibile su Spotify e su tutte le piattaforme di ascolto.

domenica, giugno 22, 2025

Mostra: INEQUALITIES alla Triennale di Milano


 24ª Esposizione Internazionale | Triennale Milano  fino al 9 Novembre 2025

Dal 1923 la Triennale di Milano organizza ogni tre anni le Esposizioni Internazionali, invitando designer, architetti e artisti da tutto il mondo a confrontarsi con un tema chiave della contemporaneità.
Dopo aver affrontato i temi della sostenibilità con Broken Nature (2019) e i misteri dell’universo con Unknown Unknowns (2022), la 24ª Esposizione Internazionale chiude questa trilogia focalizzando la riflessione sulla dimensione umana e affrontando un tema urgente e politico come quello delle crescenti disuguaglianze che caratterizzano le città e il mondo contemporaneo
Inequalities è un progetto collettivo che, attraverso mostre, installazioni, progetti speciali ed eventi si interroga sulle sfide globali legate alle differenze presenti in vari ambiti dell’esistenza: da quello economico a quello etnico, dalla provenienza geografica al genere.
La 24ª Esposizione Internazionale comprende inoltre una sezione dedicata alle partecipazioni internazionali, sollecitate sotto l’egida del BIE – Bureau International des Expositions.

Mostra: Cities
Da secoli, le città rappresentano spazi di possibilità, dove le distanze si accorciano e gli squilibri si riducono grazie al dialogo e all’interazione tra le diversità. Oggi, però, sono anche i contesti in cui le disuguaglianze crescono più rapidamente e in modo sempre più evidente. 
Cosa possono fare l’urbanistica e l’architettura per ristabilire un equilibrio tra abitanti, città e opportunità? 
La mostra si configura come un atlante di luoghi, temi e progetti provenienti dalle terre abitate dell’intero pianeta, raccolti in una geografia immaginaria. L’obiettivo è quello di proporre un’idea di sviluppo diversa da quella tradizionale, tipica delle analisi economiche e geopolitiche delle disuguaglianze, e suggerire inaspettati percorsi di crescita. All’interno di un paesaggio urbano astratto, frammentato e globalizzato, trentacinque installazioni site specific realizzate da altrettanti autori di oltre trenta diverse nazionalità costruiscono una riflessione corale sulla nuova dialettica tra ricchezza e povertà, società e comunità, ecologie e città, e sulle sorprendenti forme in cui queste possono manifestarsi oggi nei territori abitati dalla nostra specie.

Mostra: Lo spazio delle Disuguaglianze 

Ambiente, mobilità e cittadinanze

A introduzione dei padiglioni, il contributo del Dipartimento di Architettura e Studi Urbani e di CRAFT, Politecnico di Milano struttura tre affondi tematici per creare una narrazione e lettura collettiva attraverso una prospettiva territoriale: 
  • il differente impatto di fenomeni climatici estremi e di esposizione prolungata a condizioni dannose per la salute; 
  • le diverse opportunità di accesso alle risorse e le limitazioni alla mobilità; 
  • la mancanza di un pieno diritto di cittadinanza dovuto a processi di esclusione da case e servizi. 
Questi temi vengono affrontati a due diverse scale – quella globale e quella dell’area metropolitana di Milano – e con due diversi tipi di materiali. 
Da un lato, tre cortometraggi fanno il punto sulle questioni ambientali, di mobilità/migrazioni e di accesso a casa e servizi alla scala globale, animando creativamente immagini, suoni e parole di esperti internazionali intervistati per l’occasione. 
Dall’altro, un plastico dell’area milanese accompagnato dalla proiezione di dati mostra come le medesime questioni si declinano in questo contesto.

Mostra: Atlante del mondo che cambia
Le mappe consentono di esplorare i grandi temi del nostro tempo: le disuguaglianze, le differenze di genere, i flussi dei migranti e le trasformazioni climatiche, fenomeni che pongono nuove tipologie di rischi e ci spingono a mettere in discussione ciò che crediamo di sapere, obbligandoci a studiare.

Mostra: Verso un futuro più equo
Una mostra tematica curata dalla Norman Foster Foundation affronta la crisi abitativa in contesti emergenziali.