sabato, aprile 23, 2022

                      La cultura della pace

                                                                 di Ottorino Pagani





 

In contrapposizione al bombardamento mediatico sui temi della “guerra in Ucraina”, la marcia Perugia - Assisi di domenica prossima ripropone simboli, colori e parole dei movimenti pacifisti europei che si sono affermati dopo la seconda guerra mondiale: la bandiera di Aldo Capitini confezionata per la prima edizione della marcia nel 1961; il simbolo della pace di Gerald Holtom che richiama il disarmo nucleare; la colomba della pace di Picasso disegnata per il primo congresso del “Movimento dei Partigiani della Pace” a Parigi nell’aprile 1949 e le parole del comitato organizzatore della prossima marcia:
Impegniamoci tutti a chiedere a gran voce la pace, dai balconi e per le strade!”. Lappello che Papa Francesco ha rivolto a tutti, nella domenica di Pasqua è stato raccolto da decine di migliaia di persone di ogni fede e orientamento culturale e politico che domenica prossima, 24 aprile, marceranno insieme per la pace da Perugia ad Assisi.
Dopo quasi due mesi di bombe, uccisioni, sofferenze e devastazioni, allarmati per le pesanti conseguenze sociali di questa nuova guerra è tempo di ridare spazio e voce alla pace e per farlo è necessaria la mobilitazione di tutte le donne e uomini di buona volontà.
La Marcia, eccezionalmente convocata in meno di un mese, intende rilanciare il grido di Papa Francesco Fermatevi! La guerra è una follia” e la proposta di intervenire a difesa dellUcraina imboccando la via della pace.
La preoccupazione è rivolta alla drammatica escalation della guerra in Ucraina ma anche alla necessità di un forte intervento della comunità internazionale per fermare la terza guerra mondiale a pezzi che continua in Yemen, Libia, Siria, Palestina, Israele, Sahel, Etiopia, Repubblica Democratica del Congo, Afghanistan, Iraq, Somalia, Sud Sudan, Repubblica Centrafricana,
Alla vigilia della Festa della Liberazione, ci ritroveremo per dare nuovo slancio allimpegno per la pace camminando assieme sulla via della non violenza e del disarmo sui passi di San Francesco, di Aldo Capitini, di Giorgio La Pira, ….” di Emilio Sereni, di Salvatore Quasimodo, di Elio Vittorini, di Renato Guttuso, di Sibilla Aleramo, etc. …
“Per aiutare tutte e tutti, e in particolare le giovani generazioni, ad aprire gli occhi sul pericolo che incombe e a reagire finché si è in tempo. Lescalation della guerra non è inevitabile. Lalternativa esiste ed è un serio negoziato politico. Bisogna solo volerlo. Per questo invitiamo tutti a partecipare alla marcia Perugia-Assisi per dare voce al bisogno di pace degli ucraini, che è anche il nostro e di tutti i popoli martoriati dalle guerre nel mondo. Non ci dobbiamo limitare a chiedere pace. Dobbiamo essere disponibili a farla. Ogni giorno. Tutti i giorni. Prendendoci cura gli uni degli altri e del mondo in cui viviamo. L
arcobaleno, questa volta, lo vogliamo prima della tempesta, non dopo. La pace deve precedere, impedire la guerra, per non essere soltanto un doloroso bilancio di rovine.” (Gianni Rodari).”



























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