La cultura della pace
di Ottorino Pagani
In contrapposizione al
bombardamento mediatico sui temi della “guerra in Ucraina”, la marcia Perugia -
Assisi di domenica prossima ripropone simboli, colori e parole dei movimenti
pacifisti europei che si sono affermati dopo la seconda guerra mondiale: la
bandiera di Aldo Capitini confezionata per la prima edizione della marcia nel 1961;
il simbolo della pace di Gerald Holtom che richiama il disarmo nucleare; la
colomba della pace di Picasso disegnata per il primo congresso del “Movimento
dei Partigiani della Pace” a Parigi nell’aprile 1949 e le parole del comitato
organizzatore della prossima marcia:
“Impegniamoci tutti a chiedere a gran voce la pace, dai balconi e per le strade!”. L’appello che Papa Francesco ha rivolto a tutti, nella domenica di Pasqua è stato raccolto da decine di migliaia di persone di ogni fede e orientamento culturale e politico che domenica prossima, 24 aprile, marceranno insieme per la pace da Perugia ad Assisi.
Dopo quasi due mesi di
bombe, uccisioni, sofferenze e devastazioni, allarmati per le pesanti
conseguenze sociali di questa nuova guerra è tempo di ridare spazio e voce alla
pace e per farlo è necessaria la mobilitazione di tutte le donne e uomini di
buona volontà.
La Marcia, eccezionalmente convocata in meno di un mese, intende rilanciare il grido di Papa Francesco “Fermatevi! La guerra è una follia” e la proposta di intervenire a difesa dell’Ucraina imboccando la via della pace.
La preoccupazione è
rivolta alla drammatica escalation della guerra in Ucraina ma anche alla
necessità di un forte intervento della comunità internazionale per fermare la terza
guerra mondiale a pezzi che continua in Yemen, Libia, Siria, Palestina,
Israele, Sahel, Etiopia, Repubblica Democratica del Congo, Afghanistan, Iraq,
Somalia, Sud Sudan, Repubblica Centrafricana,
Alla vigilia della Festa della Liberazione, ci ritroveremo per dare nuovo slancio all’impegno per la pace camminando assieme sulla via della non violenza e del disarmo sui passi di San Francesco, di Aldo Capitini, di Giorgio La Pira, ….” di Emilio Sereni, di Salvatore Quasimodo, di Elio Vittorini, di Renato Guttuso, di Sibilla Aleramo, etc. …
“Per aiutare tutte e
tutti, e in particolare le giovani generazioni, ad aprire gli occhi sul
pericolo che incombe e a reagire finché si è in tempo. L’escalation della guerra
non è inevitabile. L’alternativa esiste ed è
un serio negoziato politico. Bisogna solo volerlo. Per questo invitiamo tutti a
partecipare alla marcia Perugia-Assisi per dare voce al bisogno di pace degli
ucraini, che è anche il nostro e di tutti i popoli martoriati dalle guerre nel
mondo. Non ci dobbiamo limitare a chiedere pace. Dobbiamo essere disponibili a
farla. Ogni giorno. Tutti i giorni. Prendendoci cura gli uni degli altri e del
mondo in cui viviamo. “L’arcobaleno, questa
volta, lo vogliamo prima della tempesta, non dopo. La pace deve precedere, impedire
la guerra, per non essere soltanto un doloroso bilancio di rovine.” (Gianni
Rodari).”
“Impegniamoci tutti a chiedere a gran voce la pace, dai balconi e per le strade!”. L’appello che Papa Francesco ha rivolto a tutti, nella domenica di Pasqua è stato raccolto da decine di migliaia di persone di ogni fede e orientamento culturale e politico che domenica prossima, 24 aprile, marceranno insieme per la pace da Perugia ad Assisi.
La Marcia, eccezionalmente convocata in meno di un mese, intende rilanciare il grido di Papa Francesco “Fermatevi! La guerra è una follia” e la proposta di intervenire a difesa dell’Ucraina imboccando la via della pace.
Alla vigilia della Festa della Liberazione, ci ritroveremo per dare nuovo slancio all’impegno per la pace camminando assieme sulla via della non violenza e del disarmo sui passi di San Francesco, di Aldo Capitini, di Giorgio La Pira, ….” di Emilio Sereni, di Salvatore Quasimodo, di Elio Vittorini, di Renato Guttuso, di Sibilla Aleramo, etc. …
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