mercoledì, dicembre 21, 2011

Sempre Nomadi


Ciao a tutti, visto che in questo Circolo sono colui che si occupa di musica pop,rock eccomi a raccontarvi del concerto che ho seguito ieri sera a Bergamo, il mio ultimo con Danilo Kakuen Sacco come cantante, infatti il 31 dicembre, o cesserà la sua lunga avventura durata 18 anni con i Nomadi, motivi di salute, due anni fa ha avuto un paio d’infarti ed è stato fermo alcuni mesi e come ha scritto in una lunghissima e commovente lettere sul suo sito (www.danilosacco.com - news - oggi) vi allego solo le ultime righe
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Vorrei ringraziare tutti Voi per l'appoggio, l'amore, l'affetto che ho ricevuto per diciotto lunghi, stupendi, meravigliosi anni.. Sono stati gli anni migliori della mia vita, ricchissimi di episodi, avventure musicali, lotte, gioie, sogni, utopie e follie.....
Giacchè anche di follie si nutre l'intelletto umano..
Parimenti vorrei ringraziare tutti i miei meravigliosi compagni Nomadi, per ciò che abbiamo condiviso e realizzato in anni ed anni di musica.
Sono stati i migliori compagni che un uomo potesse sognare di avere.
Comincia una nuova vita.
Una nuova avventura.
Dovrò riflettere molto.
Passerà un pò di tempo prima che ci rivedremo ma il ricordo che avrò di tutti Voi mi accompagnerà per sempre.
Questa è una promessa.
Questo è un giuramento.
Miei Capitani , io vi saluto.
E mi inchino davanti a tutti voi.
Amici o nemici che siate.
Grazie.
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La consapevolezza di non essere più all’altezza di questo meraviglioso lavoro, la musica. Di non essere sicuro di poter dare sempre il massimo. Pertanto ha deciso di smettere, di riflettere, di stare vicino ai sui e al monastero, Danilo è buddista, per cui come diceva sempre alla fine dei concerti: lunga vita e prosperità a tutti. Ecco lunga vita e prosperità a te.
Ma tornando al concerto, è stato memorabile, perché iniziato con una bellissima Stagioni suonata alle tastiere da Beppe Carletti e cantata magistralmente da Danilo, al termine della quale c’è stato un gesto bellissimo l’ultimo saluto tra due amici. Poi è continuato con tante canzoni nuove e vecchie riarrangiate tra cui bellissima e attualissima Salutami le stelle che vi allego:
Salutami le stelle
(Carletti - Veroli - Milanesi - Daolio)
Gente come noi 1991
Tu non ci crederai ma dove vivo non respiro:
il posto è inumano, non stringo mai una mano.
Posso vedere quanto è diffidente
ogni giorno il sorriso di questa gente,
posso sentire la violenza di ogni sera
nelle parole di gente che non c’era.
Salutami le stelle della tua città,
le sole che io porto nel mio cuore.
Salutami le piazze della tua città,
riempile d’amore...
Tu non ci crederai ma dove vivo non respiro:
il posto è inumano, non stringo mai una mano.
Posso pensare quanto è indifferente
nei gesti questa folla che mente,
posso toccare la natura più vera
nello sguardo di gente che non spera.
Salutami le stelle della tua città,
piantaci bandiere d’allegria.
Salutami le piazze della tua città,
piene di fantasia...
Salutami le stelle della tua città,
le sole che io porto nel mio cuore.
Salutami le piazze della tua città,
riempile d’amore...
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Leggere il testo, fa pensare a quanto è successo a Firenze o a Lampedusa o in qualsiasi altra città, dopo l’odio o l’intolleranza per il diverso, per il nero, per chiunque non sia come noi. Se pensiamo a come si trovano fuori dalla loro terra, a come si trovavano i nostri antenati quando emigravano, non ci vuole molto per sentirsi tutti fratelli.
Tornando al concerto di ieri sera, è stato come al solito bellissimo pieno di partecipazione, è bello vederli sul palco e divertirsi come ragazzini macinando ogni giorno chilometri e chilometri perché ancora oggi, quando ne fanno pochi sono sempre 150 concerti all’anno perche da sempre il loro motto è che non devono essere i fans ad attraversare l’Italia per andare ad un loro concerto ma sono loro che girano tutta l’Italia per portare la loro musica a tutti. Il loro tour inizia, come sempre a Novellara alla due giorni in ricordo di Augusto e finisce a fine settembre per riprendere col tour teatrale da novembre a fine anno . e questo più o meno da 48 anni, nel 2012 saranno 49 e come sempre prima di Io vagabondo, la canzone finale il rito della lettura di tutti gli striscioni e dei biglietti portati insieme ai vari regali sul palco, e come sempre ….. SEMPRE NOMADI.
Un consiglio: per chi non avesse mai assistito ad un loro concerto, ci vada è un evento sempre particolare

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